Month: Novembre 2017

Il nome della rosa

Il nome della rosa – Umberto Eco

Verso la fine del Medioevo, Guglielmo, ex inquisitore, viene chiamato da un abate di un monastero nel nord Italia per scoprire la causa e l’artefice di un assassinio. Insieme ad un giovane frate, Adso, affidatogli all’inizio del suo viaggio per comprendere e intraprendere quella che sarà la sua vita da religioso, si reca in questo monastero benedettino dell’Italia settentrionale e in sette giorni riuscirà a scoprire la natura del primo omicidio e di tutti quelli che purtroppo seguiteranno ad esso.

Molto di più si cela dietro a queste spesse mura e l’Abate, ignaro di quello che accade all’interno, cerca di nascondere e proteggerne i suoi abitanti. Ma forse è protio all’interno che scorre il fiume del pericolo. Forse gli omicidi non sono l’unica cosa che accade nel monastero?! Forse altri eventi stanno macchiando il buon nome del monastero e di chi ne è a capo, l’abate Abbone?!

“Accanto al salterio v’era, evidentemente terminato da poco, uno squisito libro d’ore, dalle dimensioni incredibilmente piccole, sì che avresti potuto tenerlo nel palmo della mano. Esigua la scrittura, le miniature marginali erano a malapena visibili a prima vista e chiedevano che l’occhio le esaminasse da vicino per apparire in tutta la loro bellezza (e ti chiedevi con quale strumento sovrumano il miniatore le avesse tracciate per ottenere effetti di tanta vivacità in uno spazio così ridotto).”

Commento:

Ragazzi non avete idea di quanto sia stato difficile portare a termine questo libro, ma era un mio obiettivo e quindi ce l’ho fatta!

Il problema non è nemmeno il racconto in se ma tutto ciò che gli gira attorno: la scrittura (con anche parti in latino) diciamo che non è delle più semplici, alcune frasi ho dovuto rileggerle più volte perché troppo lunghe e spariva così il soggetto in questione; il racconto viene spesso interrotto da spiegazioni e precisazioni su quello che è il mondo della cristianità all’epoca, poiché molti si sono divisi dal ramo classico sulla base de pensiero “Dio era povero, dobbiamo esserlo anche noi” e quindi vengono fornite spiegazioni su ogni fazione nata; infine, il libro è ricchissimo di descrizioni, pagine e pagine vengono spese solo per descrivere nei minimi dettagli molte cose, che a volte sono inutili (come nel caso della biblioteca) poiché tanto senza una mappa non ci avrei capito una mazza lo stesso. Il libro nel complesso però è proprio bello e mostra una cultura sull’argomento che fa paura. Bravo Guglielmo che alla fine svela il mistero: personaggio un po’ particolare che si differenzia dagli altri poiché riesce a trovare un equilibrio per quello che è il suo credo e il suo sapere, per la prima volta nella storia si trova un personaggio che fa viaggiare di pari passo la Chiesa e la Scienza!

In più il suo intuito è spettacolare: è come se avesse un albero in testa, dove ogni ramo diventa un’ipotesi che spiega quel fatto, ogni particolare in più trovato va a far cadere quelle che sono le ipotesi sbagliate e a far ingrandire le ipotesi giuste fino ad arrivare ad un’unica soluzione, il tronco!

Buona lettura a tutte/i voi!

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Esco a fare due passi

Esco a fare due passi – Fabio Volo

Nico ha 28 anni e si ritrova davanti ad una decisione per molti semplici ma che per lui sembra un bivio che cambierà per sempre la sua vita.

Come sempre nella sua vita, davanti alle decisioni importanti, lui ha deciso di girargli intorno e ignorarle e continuare a vivere nella sua apatia perenne, ma questa volta è diverso e per capire davvero cosa fare scrive una lettera a se stesso psicoanalizzando la sua vita fino a quel momento. Gli amori che ha conosciuto ed ha lasciato andare così come le ore della sua intera vita passate lavorando alla radio e a casa a farsi canne su canne.

Lui si definisce Immaturo, io lo credo molto più insicuro di se stesso, tanto da non sapere mai quale decisione prendere per paura di sbagliare. O magari senza la voglia di prenderle perché convinto che sarà il tempo a prenderle per te e tu così potrai liberarti dalla responsabilità di aver fatto una scelta magari sbagliata e di doverne superare le conseguenze.

“Speravo che crescendo sarebbe stato tutto più chiaro. Speravo di capire le cose che voglio, i miei obbiettivi, i miei gusti, i miei desideri, e invece no, qui è sempre tutto da capo. A volte vorrei già essere più grande. Avere quell’età in cui ciò che volevo fare purtroppo non l’ho fatto, ma ormai è tardi, e così lo metto via e non ci penso più. Mi accontento, mi standardizzo, insomma mi sistemo. Ma quali cacchio sono le cose che voglio fare? Per esempio, parlando di lavoro, ti ricordi di Paolo? Lui alle medie diceva che avrebbe fatto l’architetto, e architetto è diventato: ha scelto la sua strada e l’ha percorsa. Via degli architetti. Io invece la mia strada non l’ho ancora decisa, o meglio non l’ho ancora capita.”

Commento:

Questa si chiama Ignavia!
Detto sinceramente da Volo mi sarei aspettata molto di più, forse perché tutti mi avevano raccontato la storia di un grande scrittore e le mie aspettative erano molto alte, ma devo dire che questo libro non mi ha entusiasmato più di tanto e me ne dispiaccio. Magari sarà solo il primo libro. Mi sembra così vuoto e privo di significato, o magari sono solo io che non riesco a trovare un senso a questo racconto. Ho già deciso però che gli darò un’altra possibilità appena ce ne sarà l’occasione.

Come potete vedere anche la trama rimane molto breve, perché cosa c’è da raccontare di un ragazzo qualunque che racconta nelle pagine di un libro la sua vita sempre uguale e che non ha voglia di cambiare non si sa se per colpa della pigrizia piuttosto che della non voglia di vivere una vita piena?! Non riesco ad immedesimarmi in lui e forse è questo il vero motivo del fatto che il libro non mi è assolutamente piaciuto. Bisogna prendersi le responsabilità delle proprie azioni e agire!

Come piccolo consiglio, magari questo libro saltatelo; spero invece che gli altri mi stupiscano in meglio.

Buona lettura a tutte/i voi!

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WWW Wednesday

WWW Wednesday #1

Benvenuti a tutti, miei cari lettori, al primo appuntamento del nostro WWW Wednesday, dove ci racconteremo insieme quali libri stiamo leggendo, quali abbiamo appena finito di leggere e quali libri leggeremo nel breve tempo.

Spero che questa rubrica possa coinvolgervi abbastanza da poter condividere tutti insieme una piccola parte di noi, la nostra passione per la lettura.

Partiamo con le 3 domande che caratterizeranno la rubrica.

1. Cosa hai appena finito di leggere?

Gli ultimi due libri che ho letto sono esattamente Ogni giorno come fossi bambina e Le case degli altri. Devo ammettere che il primo dei due ha una storia davvero incredibile e toccante e il finale è proprio una lettura leggera e piacevole; il seconodo invece rimane più elaborato dal punto di vista della storia e più intricato, ma allo stesso tempo più afascinante. Non so, sarà perchè mi piace molto il genere.

2. Cosa leggi attualmente?

Attualmente sto leggendo questi due libri: entrambi nel loro genere sono considerati dei capolavori, per quanto uno sia più conosciuto dell’altro. Sono sincera però quando dico che il secondo non mi sta entusiasmando più di tanto, La scrittura non è semplice da seguire e le descrizioni lasciano un po’ a desiderare. Bisognausare tantissimo la nostra immaginazione. Di Shining che dire: è esattamente la scrittura  enigmatica e pragmatica di Stephen king.

3. Cosa leggerai prossimamente?

Mi piacerebbe prossimamente leggere questi due libri. Adoro Dan Brown e non vedo l’ora di finirli tutti, anche se poi finiti dovrò aspettare un bel po’ per riuscire a leggere il suo prossimo capolavoro. Invece mi piacerebbe tantissimo iniziare la saga egiziana di Jacq, della quale mi hanno parlato super bene e per la quale sono diventata super curiosa. E voi che ne pensate? siete già riuscite/i a leggerli? Rispondete si, ma senza spoiler ;)!

Alla prossima avventura e nel frattempo…

Buona lettura a tutte/i voi!

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Il bacio di mezzanotte

Il bacio di Mezzanotte (#1) – Lara Adrian

Gabrielle Maxwell lo conobbe in una notte qualunque; era lì, di fronte alla porta di casa sua, sui gradini del suo appartamento che fingeva di essere un poliziotto venuto ad aiutarla a fare luce sull’omicidio straziante di cui era stata testimone la notte successiva e alla quale nessuno voleva credere.

Eppure lei lo aveva visto con i suoi occhi: aveva visto quei ragazzi, che riteneva drogati, fare a pezzi con le loro stesse mani il corpo di un altro uomo, in un piccolo vicolo nascosto dietro casa sua. Lucan, Gen Uno della Stirpe, guerriero e guida per i suoi leali amici che insieme a lui cercavano di liberare il mondo da quelli che, bramosi di sangue, non rispettavano il codice d’onore creato dalla sua generazione: quelli che loro solevano chiamare i Ribelli.

Ma proprio lui, comandante forte e coraggioso, ora si faceva trascinare da qualcosa che nemmeno lui sapeva spiegare il cui centro abitava proprio in quella casa. Appena l’aveva vista una passione travolgente lo aveva obbligato a seguirla e a cercarla ancora in tutta Boston.

Tolse la catenella, aprì la porta e lo fece entrare, osservandolo mentre le sue ampie spalle riempivano la soglia. La sua presenza pareva occupare l’intero ingresso. Era un omone, alto e dalla corporatura robusta sotto le pieghe del soprabito nero, i vestiti scuri e i serici capelli corvini riflettevano la debole luce del lampadario sopra la sua testa. Aveva un portamento sicuro di se, quasi regale, e la sua espressione era gravemente seria, come se fosse più adatto a comandare un battaglione di cavalieri in armatura piuttosto che trascinarsi fino a Beacon Hill per confortare una signora che soffriva di allucinazioni.”

Commento:

Ed ecco arrivare lui, l’oscuro e possente Lucan, una specie di cavaliere oscuro, capace di far innamorare tutte le ragazze al solo suo passaggio. Capelli lunghi, occhi seducenti e sguardo tenebroso, spalle e fisico da sogno capaci di proteggere qualunque donzella in pericolo, e di chi si va ad innamorare?!

Tranquille fanciulle non di me, ma non siate troppo gioiose perché alla fine di questo libro non sarà diventato nemmeno vostro, ma almeno sarà stato in grado di farci sognare un po’. Devo ammettere che è stato proprio un bel fantasy, non come i libri che ci propinavamo ormai con la classica storia d’amore impossibile tra il vampiro immortale e la ragazza esile e sfigata che nessuno si cagava prima di allora. Almeno qui ci hanno messo un po’ di realismo, il sesso! Per quanto la storia che gira attorno ai membri della stirpe sia di pura fantascienza, il libro risulta davvero originale, per questo non si fa fatica a leggerlo e ad entrare nel vivo della storia. Sembra una bella saga, leggera e di quelle che ti fanno sognare un po’.

Quindi cosa state aspettando?!

Buona lettura a tutte/ voi!

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Harry Potter e la pietra filosofale

Harry Potter e la pietra filosofale – J.K.Rowling

Nello sgabuzzino di una grande casa di Londra abita Harry Potter, un nome comune per qualsiasi londinese ma molto famoso per coloro che conosco Hogwarts, il mondo della magia e non fanno parte della schiera dei Babbani. Il bambino che è sopravvissuto: questa è l’affermazione con la quale viene riconosciuto quel piccolo miracolo. Ma lui non sa nulla; gli zii Vernon e Petunia Darcy hanno giurato, il giorno in cui hanno accettato di prendersi cura del piccolo, che mai la magia sarebbe entrata in casa loro. Ma il giorno dell’undicesimo compleanno di Harry la lettera arrivò lo stesso, e tutti i tentativi degli zii non basteranno a tenere lontano Harry dal mondo che lo attende: quello di frequentare la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.

Hagrid, un mezzo gigante, è colui che introduce Harry al mondo magico che lo aspetta: presentandogli Diagon Alley, la Gringot e tutto il mondo che lo aspetterà e raccontadogli anche la storia che lo ha reso famoso ancora prima che lui potesse imparare una parola e che ha visto morire i suoi genitori. Purtroppo la sua avventura al primo anno non sarà rosa e fiori: Harry e i suoi amici Hermione e Ron si troveranno a fare i conti con il passato da sconfiggere.

In Privet Drive non s’era mai visto niente di simile. Era alto, magro e molto vecchio, a giudicare dall’argento dei capelli e della barba, talmente lunghi che li teneva infilati nella cintura. Indossava abiti lunghi, un mantello color porpora che strusciava per terra e stivali dai tacchi alti con le fibbie. Dietro gli occhiali a mezzaluna aveva occhi di un azzurro chiaro, luminosi e scintillanti, e il naso era molto lungo e ricurvo, come se fosse stato rotto almeno due volte. L’uomo si chiamava Albus Silente. Albus Silente non sembrava rendersi conto di essere appena arrivato in una strada dove tutto, dal suo nome ai suoi stivali, risultava sgradito. Si dava un gran da fare a rovistare sotto il mantello, in cerca di qualcosa. Sembrò invece rendersi conto di essere osservato, perché all’improvviso guardò il gatto, che lo stava ancora fissando dall’estremità opposta della strada.”

Commento:

Ormai è nota a tutti la storia di Harry Potter e questo in particolare “Harry Potter e la pietra filosofale” è il primo di una lunga e stupenda serie; una raccolta di avventure che è entrata nei cuori di tutti, grandi e piccini. La Rowling è nata dando vita ad un mondo sognato dai più piccini e diventato realtà. Harry Potter, infatti, rappresenta tutti quei bimbi (che tutti siamo stati) un po’ sfigatelli e tormentati dai bulli che arrivano ad ottenere il loro momento di gloria (forse nella realtà questo è mancato). Diciamo che con questa saga abbiamo iniziato a sognare tutti di ricevere la nostra lettera, perché, diciamocelo, ce lo meritiamo di essere ammessi anche noi alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts (anche se in effetti adesso abbiamo superato già da un po’ gli undici anni che ci vogliono per entrare).

La scrittura semplice e le perfette descrizioni della scrittrice, poi, ci hanno fatto visualizzare quel magico mondo ancora prima che ne uscissero i film: l’enorme castello tanto grande da perdercisi dentro, i grandi corridoi e le piccole scale a cui piace muoversi. Penso che sia difficile in questo racconto dire a quale personaggio ci siamo legati di più; tutti i buoni hanno suscitato qualche sentimento buono in noi tanto da farci attaccare al loro modo di essere.

Adoro Albus nella sua bontà e grande intelligenza, ma adoro anche la McGranit nella suo cinismo verso le persone che nasconde invece una grande dolcezza celata dietro un enorme carattere. Per non parlare di Hagrid e della famiglia di Ron, insomma tutti i buoni sono in qualche modo entrati nel nostro cuore, non c’è stato nulla da fare!

Fatelo leggere ai vostri figli. Ne rimarranno incantati e ameranno la lettura.

Buona lettura a tutte/i voi!

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ToBeRead Novembre ’17

ToBeRead Novembre ’17

Buongiorno a tutti voi, miei cari lettori, è iniziato questo primo Novembre insieme, e con lui è arrivato questo ostinato freddo (o almeno così dovrebbe essere, perchè in effetti si sta ancora bene). Ma noi, da buoni lettori, ci vediamo già con la coperta addosso, una tazza con una tisana fumante all’interno pronta per essere bevuta e un nostro buon libro!

Ma che libro potremmo leggere questo mese?

Innanzitutto partiamo dal presupposto che se voleste partecipare ad una lettura collettiva potete unirvi anche voi al Gruppo Di Lettura – Una blogger per amica

Qui invece vi metto le copertine dei libri che penso di leggere questo mese o che spero di riuscire a leggere. Tranquilli saranno pochi per non essere troppo spavalda all’inizio!

Fatemi sapere quali saranno le vostre letture e cosa ne pensate delle mie per Novembre e nel frattempo

Buone letture a tutte/i voi!

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