Month: Febbraio 2018

Il bacio del risveglio

Il bacio del risveglio (#4) – Lara Adrian

Appena uscito da una storia che lo ha sconvolto, Rio è segnato sia dentro che fuori, il tradimento della sua compagna della stirpe che li ha attirati in un agguato e vicino ad un esplosione che ha sfigurato Rio e ucciso un loro fratello lo ha portato a non volersi fidare più di nessuno e a sottoporre se stesso a un riabilitazione lunga ed estenuante. Rio pensa di non poter continuare a vivere come un ostacolo per l’ordine e decide di farsi esplodere insieme alla camera di ibernazione trovata a Praga.

E’ lì che incontrerà la stupenda Dylan che lo salverà da quel lungo tunnel buio; lei giornalista a Manhattan con un piccolo segreto, ogni tanto dei fantasmi di donne le appaiono per metterla in guardia o avvertirla di quello che le accadrà.

Si incontreranno e da quel momento qualcosa li terrà legati fino a farli innamorare.
Nel frattempo l’ordine scopre quali sono i piani dei cattivi: dopo aver risvegliato l’antico il piano sarà quello di generare una nuova stirpe del male. Ci riusciranno?

“Dylan evitò il punto poco più avanti dove l’immagine della donna morta tremolava. Invece tagliò il sentiero battuto e si avviò per il pendio ricoperto da fitti boschi. Camminò per qualche minuto, godendo semplicemente della tranquillità del posto. C’era un che di antico e selvaggiamente misterioso in quei picchi sporgenti di arenaria e di basalto. Dylan si soffermò a scattare delle foto, sperando di riuscire a catturare parte di quella bellezza perché anche sua madre ne potesse godere. Sentimi. Sulle prime Dylan non vide la donna, ma sentì solo il suono disturbato della sua voce spettrale. Poi, però, un lampo bianco catturò la sua attenzione. Era più in alto lungo il pendio, su un rilievo di roccia a metà di una delle ripide balze. ”

Commento:

La nascita di questo amore sembra diverso dagli altri che siamo abituate a leggere in questa saga: la differenza sta appunto nel nascere nella tenerezza e nell’insicurezza di Rio piuttosto che nella sola e pura passione alla quale la Adrian ci aveva abituato.

Ragazze se volete passare un week end a leggere e a rilassarvi questo è il libro giusto: le storie di questa saga sono davvero originali e piene di passione, trovo inoltre che l’idea di dedicare ad ognuno dei membri della stirpe un libro sia davvero fantastico: il tuo Io interiore sa cosa si dovrà aspettare, ma la curiosità di vedere di chi si tratterà nel prossimo libro e cosa succederà nella storia fa si che ognuna/o di noi non riesca a smettere di leggere questa splendida saga. In più la sua scrittura così semplice e schietta, che arriva direttamente alla testa vi terrà legate alle pagine dal primo all’ultimo capitolo, soprattutto per chi ama il genere fantasy e le storie di vampiri (cioè io).

La domanda dopo aver letto questo libro sorge spontanea: chi sarà il prossimo ad innamorarsi?

Buona lettura a tutti/e voi!

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Il diario di Bridget Jones

Il diario di Bridget Jones – Helen Fielding

Bridget Jones è una ragazza che ormai ha superato i trent’anni: vive da sola, ha un lavoro che non la soddisfa a pieno, tanti amici che le stanno attorno ma ancora nessuna relazione fissa. Per una donna il tempismo diventa tutto superata una certa età soprattutto se si vuole mettere su famiglia e la pressione aumenta ogni anno.

Bridget decide di darsi degli obiettivi per l’anno nuovo: perdere peso, smettere di fumare e di bere alcolici e trovare un fidanzato. Riesce finalmente a mettere le mani sul suo capo, bello da mozzare il fiato e incredibilmente sexy, ma soprattutto uno stronzo incallito e sciupa femmine. Dopo mesi di relazione trovarlo a letto con un’avvocatessa di New York le farà aprire gli occhi.

Cambierà lavoro e andrà a lavorare per una trasmissione in TV, ma riuscirà entro l’anno a raggiungere i suoi obiettivi e soprattutto a trovare un uomo dolce e sexy per lei?

“Ore 10. Bene. Scriverò una risposta all’invito di Mark Darcy e gli dirò chiaro e tondo che sarò impossibilitata ad andare. Non ho motivo di accettare. Non sono né un’amica intima né una parente, e mi perderei sia “Appuntamento al buio” si “I casi della vita”. Però, insomma. E’ uno di quegli assurdi inviti scritti in terza persona, come se tutti fossero così chic che ammettere direttamente in prima persona di aver organizzato una festa e chiedersi se ti piacerebbe venire fosse un po’ come chiamare cesso la toilette delle signore.”

Commento:

Bellissimo libro che fa entrare tutti nella testa di una donna per qualche breve capitolo, la scrittura è molto scorrevole e facile alla comprensione e infatti il libro lo si riesce a leggere in breve tempo, ma soprattutto la similitudine che c’è con una possibile storia vera fa si che si legga il libro molto volentieri e già da subito la curiosità aumenta parola dopo parola. In più aggiungiamoci la sfiga che perseguita questa ragazza e le varie brutte figure che la sua poca femminilità la costringe ad affrontare in modo quasi quotidiano.

Diciamo che non è molto dissimile dalla vita di ognuna di noi e ci fa capire che la sfiga ci perseguita tutte.

Mood del libro: Mai una gioia! Per questo ci viene molto semplice immedesimarci nella protagonista: è essenzialmente ciò che una donna vive tutti i giorni nel suo quotidiano, ma che tenta di nascondere in ogni modo per cercare di dare un immagine perfetta di lei. Ma alla fine, quante di noi ci riescono?
Assolutamente consigliato, magari sulla spiaggia con un cocktail in mano, proprio in stile Bridget Jones.

Buona lettura a tutte/i voi!

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I Medici. Una regina al potere

I Medici. Una regina al potere – Matteo Strukul

Caterina De Medici è una donna italiana di nascita ma divenuta moglie del secondo figlio, Enrico, del re di Francia. Alla morte del primogenito, Enrico e Caterina diventano rispettivamente Delfino e Delfina di Francia. La vera storia di Caterina parte da quel momento, quando tutta la sua vita, le sue gioie e i suoi dolori e la sua forza nel reagire sempre, vengono messe sotto la luce dei riflettori di tutta Francia.

Dovrà sopportare i tradimenti di Enrico, la sua presunta sterilità, tradita dal fatto che poi avrà dieci figli, umiliazioni continue e la solitudine più profonda.

Ma, per quanto il suo cuore si spezzi, il suo corpo la sostiene fino a quando Enrico morirà e si troverà lei al potere della Francia durante una guerra di religione e da lì fino agli ultimi suoi giorni. La sua grandezza fa si che la si ricordi ancora ad oggi come una grande donna che da sola ha governato la Francia.

“La guerra continuava, ma quell’estate bollente pareva essere il nemico più infido e crudele per le truppe imperiali guidate da Antonio de Leyva e Ferrante Gonzaga: gli uomini perivano in gran numero e la mancanza di vittorie si faceva sentire, tanto che i francesi confidavano in un prossimo ripiegamento da parte degli invasori. Fu dunque con preoccupazione e amarezza che Caterina si ritrovò convocata dal re in persona. Quel mattino, ancora prostrata per la morte di Francesco, aveva indossato un abito bianco in segno di lutto, come da costume francese. La sua pelle, naturalmente pallida, e i capelli color castano chiaro la rendevano il ritratto stesso della melanconia e della costernazione. Entrò nella sala con tutta l’umiltà e la modestia della quale era capace, poiché sapeva che quanto era accaduto a Francesco la rendeva da un lato più forte, ma dall’altro la faceva più debole perché sospetta. Era lei, dopotutto, la prima a beneficiare di quella morte che la rendeva delfina di Francia.”

Commento:

Strano libro, devo ammetterlo; non mi era mai capitato di leggere un libro storico che raccontasse la vita di una persona sola e di tutti gli avvenimenti e devo dire che il compito è davvero molto arduo. Questo in particolare racconta la vita di una grande donna che di sicuro non è facile da racchiudere in qualche capitolo. Ma l’autore è riuscito in pieno nel suo intento: ha reso giustizia a Caterina, rendendo tutto il suo pragmatismo che c’è dietro ad un personaggio controverso come il suo: il dolore e il coraggio, l’amore e la vendetta.
Il linguaggio poi è molto semplice e infatti il libro risulta molto scorrevole e le descrizioni non sono lunghe ed articolate ma concise perché il risultato sia quello di rendere un libro, che poteva risultare difficile alla lettura dato il suo contenuto, leggero e fresco.

La storia poi non è mica semplice: è piena di avvenimenti diversi che bisogna far quadrare in un libro che non abbia 1000 pagine; bisogna raccontare tutto ma in modo breve e conciso ma mettendo comunque all’interno passione e soprattutto pathos.

Strukul ci è riuscito in pieno. E ora fatemi sapere il vostro parere.

Buona lettura a tutte/i voi!

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Il profumo del pane alla lavanda

Il profumo del pane alla lavanda – Sarah Addison Allen

Quando un bimbo nasce nel paesino di Bascom sa già quale sarà il suo essere e quale dovrà essere il suo futuro. Ogni famiglia ha già segnato un destino che dovrà seguire. Sydney e Claire Waverley sono due facce della stessa mela; la prima, sorella scapestrata e ribelle, la seconda più saggia e riflessiva, ma in comune portano lo stesso cognome, la stessa stranezza e lo stesso destino, che per loro vuol dire portare dentro i segreti che derivano dal loro giardino.

Esso infatti produce fiori e frutti alquanto particolari, capaci di far provare delle emozioni diverse a seconda dell’ingrediente che si usa e di quelli che si mescolano. Il libro racconta come le storie separate delle due sorelle torneranno ad incrociarsi con il ritorno della sorella più piccola, Sydney, e di sua figlia Bay. Non sapendo però che Sydney porterà con se non solo se stessa, ma anche tutto ciò che aveva lasciato a Boston e che intendeva dimenticare. E cosa ne sarà del rapporto un po’ contorto tra le due sorelle? Forse il ritorno della sorella Sydney aiuterà tutte e due a capire le motivazioni del comportamento dell’altra.

“Claire teneva casa Waverley in buono stato: era una delle dimore più antiche della zona, i turisti amavano andarla a visitare, e questa era una buona cosa per la città. E, ancora più importante, Claire c’era quando qualcuno cercava una soluzione a un problema che poteva essere risolto solo grazie ai fiori che crescevano intorno al melo. Claire era la prima da tre generazioni che condivideva quel dono. Per questo gli piaceva. Evanelle raggiunse Claire e insieme se ne andarono. Fred strinse il sacchetto con la bottiglia e tornò in ufficio. Si tolse la giacca e sedette di nuovo alla scrivania fissando la piccola foto incorniciata di un bell’uomo in smoking. Era stata scattata qualche anno prima, alla festa per i suoi cinquant’anni. Fred e il suo compagno, James, stavano insieme da oltre trent’anni, e se la gente conosceva la vera natura di quella relazione che ormai andava avanti da così tanto, a nessuno importava più. Ultimamente però lui e James si erano allontanati, e piccoli semi di ansia avevano iniziato a mettere radici.”

Commento:

Il libro è davvero bello: la storia è singolare, mai scontata, e la trama non è di quelle già trite e ritrite nei libri più comuni, risulta molto scorrevole fin da subito e si fa mangiare già dalle prime pagine. Non è la classica storia d’amore di un uomo e una donna che sia amano ma non possono stare insieme per colpa di un apocalisse che distruggerà il mondo intero. Le descrizioni sono talmente dettagliate e accurate che è davvero semplice pensare di essere nel giardino di casa Waverley a Bascom, mente si cerca di evitare una mela lanciata dal melo dispettoso.

I personaggi poi vengono descritti nei minimi dettagli, i loro caratteri molto diversi e particolari e i loro ruoli all’interno delle vicende.
Stra-mega-consigliato questo libro, soprattutto se vi piacciono le storie d’amore con un briciolo di magia e fantasia all’interno.

P.S. Voglio anch’io un albero di mele in giardino che mi protegga lanciando mele a chi non ho voglia di vedere.

Secondo me non vi resta altro da fare che leggerlo.

Buona lettura a tutte/i voi!

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Dieci piccoli indiani

Dieci piccoli indiani – Agatha Christie

Dieci persone vengono riunite con un tranello in una piccola isola deserta. Dieci persone che apparentemente niente sembra accomunare.

Edward Armstrong, dottore che durante un operazione di routine per appendicite, operando da ubriaco, uccise la sua paziente.  Emily Brent, una signora anziana molto legata alla sua cristianità, che buttò fuori casa la sua governante che era rimasta incinta fuori dal matrimonio e quello stesso giorno lei si tolse la vita.

Williame Blome, lavorava in polizia quando si fece corrompere per accusare James Landore e farlo condannare a morte. Vera Claythorne, una giovane donna istitutrice per una famiglia che lascio annegare il piccolo erede per evitare che una verità venisse scoperta.

Philip Lombard, che senza scrupoli sacrificò la vita di dieci africani per salvare la propria. John Macarthur, generale che mandò verso morte certa il sergente e amante di sua moglie Richmond dopo aver saputo della tresca. Anthony Marston, giovane rampollo con la sua mania delle auto veloci e proprio a causa della velocità uccise due bambini che stavano attraversando la strada.

Thomas e Ethel Rogers, governanti presso una signora anziana e gravemente malata che durante un attacco fecero in modo di non prestarle più soccorso per la sua eredità. E come ultimo Lawrence Wargrave, giudice che convinse la giuria della colpevolezza di un uomo che alla fine fu condannato.

Nessun legame tra di loro ma tutti legati da una lettera mandata da U.N.Owen (lo sconosciuto), un uomo ossessionato dalla giustizia, e dallo stesso futuro che quella isola riserva per loro.

“Dieci poveri negretti se ne andarono a mangiare: uno fece indigestione, solo nove ne restar. Nove poveri negretti fino a notte vegliar: uno cadde addormentato, solo otto ne restar. Otto poveri negretti se ne vanno a passeggiar: uno, ahimè, è rimasto indietro, solo sette ne restar. Sette poveri negretti legna andarono a spaccar: un di lor s’infranse a mezzo, e sei piccoli ne restar. I sei poveri negretti giocan con un alvear: da una vespa uno fu punto, solo cinque ne restar. Cinque poveri negretti un giudizio han da sbrigar: un lo ferma il tribunale, solo quattro ne restar. Quattro poveri negretti salpan verso l’alto mar: uno un granchio se lo prende, e tre soli ne restar. I tre poveri negretti allo zoo vollero andar: uno l’orso ne abbrancò, e due soli ne restar. I due poveri negretti stanno al sole per un po’: uno si fuse come cera e uno solo ne restò. Solo, il povero negretto in un bosco se ne andò: a un pino si impiccò, e nessuno ne restò. ”

Commento:

Non mi era mai capitato di leggere un libro di Agatha Christie, pur conoscendo io a menadito i telefilm dei suoi personaggi e quindi la base di ciò che potevano essere i suoi scritti. Devo dire che sono rimasta scioccata dall’idea geniale di questo libro!

Se pensate che questo libro è stato scritto nel 1939, non potete che pensare che la mente di questa donna sia davvero qualcosa di assolutamente geniale. Non solo ha dovuto trovare molteplici modi possibili per assassinare qualcuno, ma li ha dovuti anche far collegare in qualche modo da un punto in comune e li ha dovuti far collimare con la vecchia filastrocca.

Straordinario! In aggiunta, posso dire che fino all’ultimo momento non avevo capito chi potesse essere l’assassinio e il modo in cui avesse potuto organizzare tutto ciò.

Un libro che davvero farete fatica a non leggere tutto in una sola notte, ve lo assicuro. Tutto ciò contornato da una notevole dose di empatia per quelle che erano le storie che circondavano i dieci poveri negretti. Ops! Scusate i dieci poveri ospiti dell’isola.

Se vi piacciono i gialli, questo fa proprio al caso vostro. Ora sono proprio curiosa di leggere altri suoi testi (anche se ho scoperto essere abbastanza vecchi da risultare quasi introvabili). E poi lo sappiamo che la parte cattiva che si nasconde in ognuno di noi ha sempre desiderato poter fare un po’ di giustizia nel mondo, quando la giustizia viene a mancare, quindi un po’ lo capiamo anche noi.

Dopo tutta questa prosopopea, vi auguro…

Buona lettura a tutte/i voi!

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Hunger Games. La ragazza di fuoco

Hunger Games. La ragazza di fuoco – Suzanne Collins

Katniss e Peeta hanno vinto i 74° Hunger Games e si trasferiscono con le loro famiglie nel nuovo villaggio dei vincitori nel Distretto 12, ma qualcosa di strano è successo durante i giochi.

Katniss e Peeta hanno deciso di ribellarsi e invece di cercare di uccidersi a vicenda hanno deciso che sarebbero morti entrambi. Questa piccola vittoria ha portato speranza nei distretti che ora sperano di potersi ribellare anch’essi e scamparla. Ovviamente Snow è molto contrariato e minaccia la famiglia di Katniss se lei non riuscirà a far credere alla popolazione che il suo gesto non era di ribellione ma un gesto di puro amore nei confronti del suo compagno Peeta.

In più, Snow decide di indire un’edizione speciale per i 75° Hunger Games; in quest’anno molto particolare e movimentato per i distretti Snow prepara un’altra piccola punizione per tutti: gli Hunger Games vedranno protagonisti i vincitori di tutte le edizioni passate di nuovo raccolti per combattere tra di loro. Snow così pensa di vedere soffrire e cadere la figura ribelle che si è creata intorno a Katniss. Il finale però sarà inaspettato per tutti, anche per Snow però?

“Ciò che accade poi non è per caso. È troppo ben eseguito per essere spontaneo, si verifica in totale simultaneità. Ogni singolo spettatore si preme sulle labbra le tre dita di mezzo della mano sinistra e le tende verso di me. È qualcosa che si fa nel Distretto 12, è l’ultimo saluto che io ho rivolto a Rue nell’arena. Se non avessi parlato con il presidente Snow, questo gesto potrebbe farmi venire le lacrime agli occhi. Ma col suo ordine di calmare i distretti che ancora mi echeggia nelle orecchie, è una cosa che mi riempie di paura. Cosa penserà di questo saluto collettivo alla ragazza che ha sfidato Capitol City? Il significato di ciò che ho fatto mi appare improvvisamente evidente. Non è stato intenzionale – volevo solo esprimere la mia gratitudine – ma ho provocato qualcosa di pericoloso. Un atto di dissenso da parte della gente del Distretto 11. E’ proprio il genere di cose che in teoria dovrei arginare!”

Commento:

Come nel primo capitolo il tema principale di quest’opera è la lotta: nel primo, però, molto più incentrata nella lotta per la sopravvivenza, in questa seconda edizione viene fuori finalmente il tema della lotta contro il potere malvagio.

Katniss, ormai dal primo libro, è diventata la nostra eroina: il carattere forte di donna che tutte noi vorremo avere e che scegliamo di seguire per ottenere il rispetto che ci è stato tolto tanti anni fa. Si tratta di un libo di fantascienza, ma mai come in questa storia riusciamo veramente ad immedesimarci nei personaggi ma soprattutto nella situazione che vivono, per quanto surreale.

Forse quello che accomuna tutti noi lettori e non è la paura che un qualcosa del genere possa succedere davvero. Per quanto in maniera drammatica ma a voi non ricorda proprio nulla? A me fa pensare tanto ai campi di concentramento, dove minoranze etniche dovevano lavorare per sopravvivere in campi dove a stento venivano nutriti e senza ragione ammazzati.

Su ragazzi, cosa state aspettando, correte subito a leggere il terzo capitolo per scoprire come andrà a finire questa lotta contro il potere!

Buona lettura a tutte/i voi!

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Tutto ciò che sappiamo di noi due

Tutto ciò che sappiamo di noi due – Colleen Hoover

Ed eccoci qui al secondo capitolo di questa serie: i protagonisti sono sempre Will, un ragazzo dolce e premuroso, sempre gentile con il mondo, di appena vent’anni che ha perso i genitori 3 anni prima e da solo si è trovato ad occuparsi del fratellino più piccolo.

Layke, ragazza di appena diciotto anni che dopo aver perso il padre a causa di un infarto si ritrova da sola a causa di un brutto tumore che le porta via la madre solo qualche anno dopo.

I due si innamorarono nel primo libro, dopo che lei si era trasferita in città dal Texas. Il secondo libro ha come storia principale un litigio tra i due dovuto ad una bugia detta (fatemi commentare da pura donna con un ovviamente) da Will, o si potrebbe anche chiamare una verità non detta, che nasconde a Layke il fatto di aver incontrato la sua ex storica ai corsi del collage.

Purtroppo come tutte le storie che si rispettino all’età di quindici anni, questa ex è assolutamente convinta di essere rimasta nel cuore e nella testa di Will, tanto da non rassegnarsi ai suoi NO continui e tanto da pensare di poterlo riconquistare.

“La sfioro con il ginocchio sotto il tavolo. Sa benissimo che odio quando mi chiama così. Non saprei spiegare il motivo; forse perché quando ero davvero il suo insegnante, per me era una tortura. Dopo la nostra prima uscita insieme, la sintonia tra noi è cresciuta a una velocità spaventosa. Con lei potevo essere semplicemente me stesso e stavo bene. Non mi era mai capitato con nessuno, prima. Ricordo che, dopo quella sera, passai l’intero week end a pensare a Lake. E quando il lunedì mattina, a scuola, girai l’angolo del corridoio e la vidi davanti alla porta della mia aula, mi sentii come se qualcosa mi avesse squarciato il petto”

Commento:

Per quanto la scrittura di entrambi i libri ovviamente sia la stessa, e che quindi il libro risulti scorrevole e leggibile come era avvenuto con il libro, devo ammettere che il secondo è stata un po’ una delusione e si è verificato in pieno per il genere Young Adult che lo rappresenta.

A differenza del primo, dove infatti i ragazzi si trovano a trattare degli argomenti che li rende molto più adulti, il secondo li riporta nella loro adolescenza mancata; mi sembra surreale dare un ruolo centrale in una storia ad una litigata che mette in crisi il pensiero di lei sui sentimenti di lui.

Mi sembra davvero un argomento molto infantile e per questo ne sono rimasta molto delusa, forse anche a causa della mia età. Diciamo che forse se avessi una figlia in età adolescenziale, preferirei che leggesse un libro come questo ad un “Moccia”, certo però con la consapevolezza che è soltanto un libro e non dovrebbe rappresentare la realtà ma uno svago della nostra mente.

Mi spiace ma, come ho ribadito più volte, lo consiglio solo se avete sui quindici anni, se no secondo me non ne vale la pena.

Di sicuro, e di questo me ne dispiaccio, ma non credo che riuscirò a leggere il terzo libro.

Buona lettura tutte/i voi!

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Negli occhi di chi guarda

Negli occhi di chi guarda – Marco Malvaldi

Se vi chiamate Pierluigi Pazzi e di mestiere siete professore e ricercatore di epigenetica sapete benissimo che la vostra vita non è stata il massimo tra avventure e vita sociale. Fino a che non ti chiama quella ragazza che ti piace tanto e che ti piace da troppo tempo e ti chiede il favore di raggiungerla a Poggio alle Ghiande per un piccolo favore che vuole fare al suo capo e al suo fratello gemello.

Ti lasci ovviamente convincere e in pochissimo tempo sei già lì sul posto e Margherita è sempre bellissima come te la ricordavi. Ma quel piccolo favore prenderà svolte che nemmeno ti aspettavi. In questa piccola residenza, dove abitano i soli sette paesani che ormai hanno formato una famiglia. I proprietari Zeno e Alfredo Cavalcanti hanno deciso di vendere la tenuta ad una compagnia straniera e la cena annuale è sembrata un giusto momento per mettere tutti al corrente della cosa.

Ma non tutti sono d’accordo con la decisione: Raimondo per esempio, fattore del podere, che verrà trovato morto qualche giorno dopo in mezzo al bosco completamente carbonizzato. Ma non sarà l’unico: anche l’architetto Giorgetti verrà trovato morto. Cosa sta succedendo in questa tenuta? Chi sta nascondendo qualcosa?

“I fratelli Cavalcanti, Zeno didietro e Alfredo davanti, hanno finalmente rotto gli indugi e ci hanno comunicato la loro decisione di vendere la tenuta. Per inciso, la comunicazione non è stata esattamente una roba asettica da consiglio di amministrazione, quelle riunioni dove arriva l’amministratore dileguato e ti dice via Scàip che la policy dell’azienda impone un reasset delle competences e quindi, dopo aver analizzato la situazione, ci tocca analizzare un buon trenta per cento dei dipendenti, nel senso che glielo buttiamo nel culo e si licenziano, il consiglio a larga maggioranza approva e via, aperitivo, troie&coca.”

Commento:

Avete mai pensato che, in un qualsiasi problema che vi si ponga davanti, la soluzione può essere quella più semplice, la prima alla quale avevate pensato, perché è scontata? In questo libro mi è capitata la stessa cosa.

Ma non fraintendete, è stata una bella lettura, piacevole e leggera. La soluzione poi, sì, era la più scontata, ma fino all’ultimo il dubbio o il sospetto che in realtà potesse non essere così c’è sempre stato, e in questo è stato bravo l’autore a far si che il dubbio rimanesse sempre nelle nostre teste.

Era sempre lì, a portata di mano, ma vi posso assicurare che tutto il resto dei dettagli non li avrei mai capiti. In più, una cosa assolutamente insolita e molto piacevole del libro, è stata quella di raccontare il tutto (e si parla di un giallo quindi qualcuno muore) con un accento particolare satirico che ha reso il racconto particolare ma molto divertente. L’ho letto davvero in poco tempo e le pagine scorrevano senza nemmeno che me ne accorgessi. Se non l’aveste ancora capito il libro mi è piaciuto e in particolare è stato bello conoscere tutti questi personaggi molto particolari e molto diversi che nella loro vita sono riusciti ad amalgamarsi così bene da creare un insolita ma accogliente famiglia.

Piccolo appunto: a mio parere avrei reso un po’ più evidente la risoluzione del caso che mi è sembrato rimanere nell’ombra. Cos’altro dire ragazzi, leggetelo e fatemi sapere se a voi è piaciuto tanto quanto a me.

Buona lettura a tutte/i voi!

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January Monthly Recap ’18

January Monthly Recap ’18

Bentornati miei cari lettori,

è passato un bel mesetto e magari le cose sono cambiate abbastanza. Per quanto mi riguarda un pochino si: nel lavoro e nella vita personale sono riuscita a trovare un equilibrio e mi sento molto rilassata.

E anche se il tempo sembra diminuire sempre di piu, non vi dovete preoccupare lettrici e lettori, il tempo per leggere lo si trova sempre!

In questo mese non mi sono resa molto conto di quanti libri io abbia letto ma mi sono sembrati tantissimi, a causa proprio del tempo limitato.

Ricordatevi che nel caso voleste consigliarmi dei libri da leggere potete scrivere sotto gli articoli (come in questo caso) o scrivere alla mia email. Leggerò molto volentieri i libri che mi consiglierete e vi farò sapere cosa ne penso.

E a voi? Cosa siete riusciti a leggere in questo mese molto intenso e pieno? E le letture vi sono piaciute tutte?

Come sempre, fatemi sapere cosa ne pensate al riguardo. Li avete già letti? E se si, come li avete trovati?

Io ora vi mostro le mie!

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