Month: Maggio 2018

May Monthly Recap ’18

May Monthly recap ’18

Buongiorno a tutte e a tutti, finalmente era arrivato il sole e un po’ di caldo e invece il nostro sogno della primavera a maggio è finito molto velocemente, così com’era arrivato! Ma cosa c’è di meglio di un po’ di pioggia per leggere al calduccio in casa e al coperto?!

Vi devo tra l’altro chiedere scusa: a causa di un piccolo secondo lavoro sto unpochino trascurando voi e la mia piccola creazione de La Biblioteca dei Desideri. Ma non vi preoccupate: la cosa è momentanea e tornerò a sorprendervi con le mie recensioni.

Tra l’altro vi anticipo già che oltre al gioco partito qualche giorno fa, sto pensando di organizzare altri nuovissimi e particolari giochi per coinvolgervi tutti nelle letture sempre di più.

Che cosa siete riusciti a leggere voi questo mese? e come li avete trovati? Spero per voi che siano state letture piacevoli ed entusiasmanti. Le mie, se non siete riusciti a seguirle in questo mese, ve le riassumo tutte qui!

Buone letture a tutte voi e ci rivediamo al prossimo mese con il prossimo Monthly Recap di Giugno.

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Indovina il libro

Indovina il libro!

Buongiorno a tutti miei cari lettori e mie care lettrici,

qua a Torino era spuntato il sole, ma non esaltiamoci troppo visto che tra poco è prevista di nuovo una settimana di pioggia. Ma si sa, un vero lettore non si fa scoraggiare dal tempo e continua a leggere che ci sia il sole o che ci sia pioggia.

Che lettura avete scelto per il mese di giugno? Io ancora non ho scelto e la mia lista, in effetti, si sta allungando sempre di più. Ora sono alle prese con due libri: uno di narrativa ambientato in brasile e un giallo invece che avevo nello scaffale ormai da anni.

Per oggi invece volevo proporvi un piccolo gioco, preso in prestito da un altro blog Niente di personale!

Il gioco si svolgerà in questa maniera: per i prossimi 4 lunedì posterò degli indizi che riguardano un libro in particolare. Ovviamente il vostro compito sarà quello di cercare di indovinare di che libro si tratti.

Le regole poi sono molto semplici; per rimanere attivi nella lista dei possibili vincitori dovrete:

  1. Dovrete commentare questo e tutti gli altri post della rubrica;

  2. Mettere mi piace alla pagina facebook;

  3. Condividerlo sulle vostre pagine faceboook e taggare almeno una persona;

Potrete condividere con tutte noi il titolo che secondo voi è citato dagli indizi o decidere di tenerlo per voi fino alla fine del gioco; potrete inoltre cambiare idea ad ogni indizio ma sappiate che verrà ritenuto valido solo l’ultimo titolo che avrete postato.

Alla fine delle quattro settimane saprete chi è il vincitore/vincitrice di questo gioco, che ovviamente riceverà il libro in regalo. Se il libro dovesse già essere stato acquistato la vincitrice potrà sceglierne uno dello stesso autore come regalo alternativo.

Allora cosa ve ne pare dell’idea? Se volete partecipare non vi resta che commentare e seguire le istruzioni riportare qui sopra.

Ci risentiamo al prossimo articolo di Indovina il Libro!

La festa dei limoni

La festa dei limoni – Marco Braico

Gabriele Longo è un professore di matematica in un liceo e la sua vita è tranquilla e quasi abitudinaria insieme a sua moglie Stefania e a suo figlio Roberto. Lavoro, famiglia e qualche giornata di relax a Mentone e come sempre gli acciacchi che arrivano con l’età. Eppure quel piccolo dolorino al fianco sembrava essere più fastidioso del solito. Appena possibile avrebbe fatto un controllo. Tra compiti di matematica da correggere e un bambino alla quale insegnare il senso della vita, la visita viene fatta ma il responso non è quello che ci si poteva aspettare: nessun accertamento da fare e nessuna guarigione con qualche pillola da prendere. La causa di quel semplice e fastidioso dolorino è una leucemia.

E’ da qui che la sua vita cambierà radicalmente e l’abitudinaria vita da professore sposato cambia notevolmente, diventando il centro delle attenzioni di tutte quelle persone buone che lo hanno sempre circondato. Vivere in ospedale è una cosa difficile, tanto per le cure che inizialmente sembrano ucciderti più della malattia, tanto per le persone che hai accanto che sembrano sparire giorno per giorno. Ma Gabriele è uno tosto e la malattia se la mangia a colazione ed è l’anima della festa in un ospedale che non conosce più il significato della parola speranza.

Ma la forza di sua moglie, dei suoi amici, dei suoi amati studenti e soprattutto di suo figlio sono ciò che gli da forza ogni giorno fino al giorno in cui tutto cambierà di nuovo!

“La vestizione del malato è un’operazione buffa e chissà, per quale motivo, frettolosa. Si deve fare tutto subito, anche perché ci si sente osservati dai compagni di stanza, esperti del ruolo, che non perdono l’occasione per darti suggerimenti sul layout dell’abitacolo e, se ci sta, ci buttano già un embrione di racconto della loro malattia di cui in fondo sono molto orgogliosi, soprattutto se è più grave della tua. «…Eh, la mia è quella mieloide, la peggiore!» mi dice il compagno di destra. Vuole screditare la mia Leucemia linfoide acuta, detta LLA, di cui sono proprietario e a questo punto pure acerrimo difensore. E’ peggio la mia, e che cavolo! Mi vesto velocemente e ricevo altrettanto velocemente il pigiama dispiegato con amore e garbo da Stefania.”

Commento:

Quando ho iniziato a leggere questo libro avevo tanta paura: conosco l’autore ed entrare così nei dettagli di una vita privata è sempre strano. Tutto è reso ancora più difficile dal fatto che la sua, in questo caso, non sia stata una vita semplice, normale e tranquilla. Ma è stata davvero una sorpresa leggere di questo personaggio particolare che riusciva a far ridere tutto l’ospedale nonostante quello che gli stava succedendo.

Mi ha fatto vivere emozioni contrastanti: ero angosciata perché queste cose brutte capitano sempre alle persone migliori e allo stesso tempo ridevo a crepapelle tutto il tempo. Come si può ridere della malattia?

E’ questa la cura identificata da Marco; proprio ridere della malattia e cercare di far ridere tutti, prendere forse anche un po’ in modo esagerato, sotto gamba la malattia lo ha fatto sopravvivere in un luogo cupo e annientato dalla malattia. Il reparto oncologico.

L’insegnamento di questo libro è enorme e forse farebbe bene leggerlo per capire cosa vuol dire avere paura e vincere sulla paura e su tutto, perché si Gabriele non ha vinto solo sulla malattia ma ha vinto sulla VITA!

L’ambientazione del liceo, poi, mi ha fatto immedesimare molto in quello che avveniva nella mia scuola a quell’età e, anche se nessuno di noi fortunatamente, ha dovuto vivere un’esperienza del genere, il legame che si crea per i 5 anni di liceo con i professori è forte tanto da pensare di poter essere noi a sostenere lui nel bisogno e non sempre e solo viceversa.

Un libro bellissimo che meriterebbe di essere letto più e più volte da ognuno di noi.

Cosa state aspettando? Andate subito a comprarlo (anche perché parte del suo ricavato viene donato in beneficenza proprio negli ospedali) e leggetelo seduta stante!

Buona lettura a tutte/i voi!

 

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Victoria

Victoria – Daisy Goodwin

Vittoria è ancora adolescente, non ha ancora compiuto 18 anni, ma sa già quale sarà il suo destino. Sua madre e il suo fedele amico e consigliere Conroy non hanno smesso un giorno della sua vita di ricordarglielo e di proteggerla in modo maniacale per l’arrivo di quel giorno. Vittoria diventerà la futura regina d’Inghilterra alla morte di suo zio, ma dei suoi anni non è riuscita a viverne nemmeno uno, sempre rinchiusa nel castello e seguita ad occhio dalla madre.

Ecco perché Vittoria spera di diventare regina solo al compimento del suo diciottesimo compleanno, in modo da poter decidere di governare da sola senza la supervisione di sua madre. Alla morte sopraggiunta dello zio, Vittoria ha già 18 anni; ora l’Inghilterra è nelle sue mani. Finalmente al potere si vede nuovamente una donna giovane che si spera riesca a governare in maniera efficiente il suo popolo, cosa che non erano riusciti a fare i suoi predecessori. Vittoria decide che non sarà sua madre e men che meno Conroy ad aiutarla nelle sue scelte come regina, ma ad aiutarla sarà il suo fedele amico, e forse anche qualcosa di più, Lord Melbourne, che dal primo giorno è sempre stato il solo a consigliare Vittoria ma mai ad imporle nulla, come al contrario era stato fatto per tutta la sua vita.

Da quel giorno le cose cambieranno radicalmente nella sua vita. E il popolo imparerà a volerle bene, anche se la sua giovane età faranno sì che qualche scivolone sia comunque presente nelle decisioni di Vittoria. Ma essere la regina d’Inghilterra significa più di quello che la regina poteva aspettarsi: per esempio non potrà mai scegliere pienamente con chi sposarsi. Di certo non potrà sposare il suo vero amore. A questo punto perché farlo? La regina Elisabetta ha governato tutta la vita senza mai sposarsi e così farà anche Vittoria. O forse no?!

“Vittoria aspettava Melbourne nel suo salottino privato. Aprì una delle valigette e cercò di concentrarsi sui documenti relativi alla nomina del Decano della Cattedrale di Lincoln, ma non riusciva a tenere salda l’attenzione. Chiuse il coperchio della valigetta rossa ed esaminò la sua immagine riflessa nello specchio che sovrastava il caminetto. Indossava l’abito rosa che una volta Melbourne aveva definito “grazioso”, ma osservandosi ebbe l’impressione che quel colore le rendesse il colorito giallognolo. C’era tempo per cambiarsi? Guardò l’orologio di Boulle sulla consolle di malachite: erano quasi le undici. Se fosse andata a cambiarsi d’abito sarebbe arrivata in ritardo, e non voleva che Melbourne la aspettasse. Si pizzicò le guance e si morse le labbra, cercando di far affluire un po’ di colore al viso, ma era ancora pallida.”

Commento:

Vorrei fare subito una premessa dicendo che i romanzi storici non mi sono mai interessati particolarmente come genere, da poco sto iniziando ad avvicinarmici ed è per questo che nel caso opto ancora per una tipologia di storico abbastanza romanzato. Questo in particolare è stato molto bello: all’età di Vittoria 16/18 anni si sogna spesso come poteva essere la vita negli anni di re e regina e di come poteva essere bello fare la vita da regina piuttosto che da principessa (almeno io ogni tanto lo sognavo!). E’ bello potersi raffrontare con la realtà non del tutto rosa e fiori del ruolo di una vera regina.

Mi è piaciuto particolarmente come libro, l’unica nota piccola dolente, sono quelle parti molto narrative che fanno si che tratti del libro siano molto lenti e quasi noiosi. Verrebbe di saltarli a piè pari ma tranquilli sono solo piccoli attimi.

Invece mi piacerebbe sapere, dalle persone che hanno letto il libro, come hanno trovato la parte della storia d’amore tra Victoria e il cugino Alessandro: fin da subito si capiva che tra i due correva un filo che li legava, forse impercettibile ancora ai loro occhi, ma noi l’avevamo capito. Probabilmente riassumere tutto e non far diventare un libro un poema da 1500 pagine ha fatto si che il loro innamoramento durasse qualche pagina in meno. Però il finale è da urlo, ve lo assicuro!

Quindi lettori e lettrici fatemi sapere la vostra opinione in modo da confrontarci.

Buona lettura a tutte/i voi!

 

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Le assaggiatrici

Le assaggiatrici – Rosella Postorino

Durante la Seconda Guerra Mondiale la vita in Germania, come in tutta l’Europa, sta ormai valicando un limite mai raggiunto: il cibo scarseggia e le persone cercano di arrangiarsi con il poco che hanno e l’umore è molto basso dato che gli uomini, partiti per il fronte, sembrano non tornare mai a casa. Ma dieci donne vengono scelte per un compito importante. Queste dieci donne diventeranno le assaggiatrici ufficiali di Hitler. Coloro alla quale verrà sottoposto il cibo prima che arrivi alla tavola del Fürher. Dieci vite diverse che si incontrano nel momento del terrore: un solo boccone potrebbe ucciderle, ma la fame è tanta e l’ingordigia ancora di più davanti a tutto quel cibo per un solo uomo.

Rosa Sauer, dopo aver perso entrambi i genitori a causa delle bombe, decide di trasferirsi a casa dei suoceri, almeno finchè suo marito Gregor sarà sul fronte a combattere. E’ in quella casa che viene scelta come assaggiatrice di Hitler ed è nel quartier generale nascosto nella foresta che incontra e conosce le sue compagne con la quale si stringeranno amicizie, alleanze o rivalità. Ma alla fine il loro destino è lo stesso: vivere o morire per Hitler.

Dopo la supposta scomparsa di suo marito, Rosa è sempre più pessimista sul finale della guerra e sulla fine che faranno tutti loro. Solo una cosa tiene ancora attiva la sua mente. Lui riesce a fare breccia nel suo cuore; anche se così diversi e con vite diverse, anche se sanno entrambi che mai ci sarà un seguito per loro, i loro incontri risvegliano lo spirito di Rosa, ma lui chi è? Lui è il nemico!

La vita di queste dieci donne cambierà radicalmente fino al giorno della resa della Germania.

“Ero vedova. No, non lo ero. Gregor non era morto: solo,non sapevano dove fosse, e se sarebbe mai tornato. Quanti dispersi erano tornati dalla Russia? Non avevo nemmeno una croce su cui lasciare fiori freschi ogni settimana. Avevo la foto di quand’era bambino, gli occhi strizzati dal sole, non sorrideva. Me lo immaginavo steso su un fianco in mezzo alla neve, il braccio allungato e il mio polso lontano, assente: la mano stringeva l’aria; me lo immaginavo addormentato, non aveva resistito alla stanchezza, i commilitoni non avevano voluto aspettarlo, neanche il cacasotto, che irriconoscenza, e lui si era assiderato. Quando fosse arrivato il caldo, la lastra di ghiaccio che una volta era mio marito si sarebbe sciolta, e forse una fanciulla con le gote rosse da matrioska l’avrebbe risvegliato baciandolo.”

Commento:

Ho pensato tanto a cosa avrei dovuto scrivere come commento. Il libro è molto bello ma è davvero tanto complicato, ci sarebbero tante cose da dire per commentarlo nel migliore dei modi.

Per iniziare la sua scrittura è molto particolare: riesce a spaziare da scene del momento a scene del passato facendo capire come può essere confusa una mentalità che ha subito così tanti dolori e che comunque va avanti, perché altro non può fare.

Rosa Sauer è di sicuro una ragazza dal carattere forte e vigoroso, che si è rialzata ogni volta che la vita l’ha fatta cadere, ma dopo un po’ la mente ne subisce le conseguenze e in questo libro si vede la costante pressione del dover fare per forza quello che le viene detto di fare da chiunque.

Per sopravvivere in quei tempi era così: Rosa ubbidisce alle SS, a Ziegler, alle sue compagne e addirittura a quello che le chiede la baronessa. Ma in un solo momento lei ha la meglio sul suo assenso costante: quando è il suo corpo a comandare e quindi nel rapporto tra lei e Ziegler la notte, nel fienile.

E’ un libro strano, non si riesce ad immedesimarsi nella protagonista, ma mentre leggevo il libro mi sembrava di essere seduta davanti a Rosa Sauer, ormai anziana e si ascoltare tutti i suoi racconti. Un po’ come fanno e facevano con me i miei nonni. Solo che le sue esperienze sono al di là di ogni immaginazione.

E’ un misto tra sogno e realtà, tra racconto e storia.

L’autrice ha saputo riportare davvero una storia inimmaginabile che ha cambiato davvero l’immagine della guerra, poiché non avevo mai letto un libro sulla Seconda Guerra Mondiale che parlasse e che raccontasse la guerra dal punto di vista di un qualsiasi cittadino tedesco (nel caso di Rosa un po’ più particolare dato il lavoro strano affidatale).

Un libro indimenticabile, da leggere assolutamente. Ma consiglio personale, leggetelo prendendovi tutto il tempo che serve.

Buona lettura a tutte/i voi!

 

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Salone Internazionale del Libro

Buon giorno a tutti carissimi lettori,

come state? E soprattutto cosa state leggendo di bello?

Vi scrivo oggi per informarvi che questo blog avrà un piccolo stop che durerà una settimana circa. Vi starete chiedendo sicuramente come mai: beh, questa settimana a Torino ci sarà il Salone Internazionale del Libro e noi blogger avramo un sacco di cose da fare, preparare ed organizzare.

Anche se ho provato a prepararmi tutto per tempo non è stato possibile trovare il tempo per tutto, quindi con molto dispiacere vi informo che sparirò per una settimana. Ma vi prometto, e vi assicuro, che quando tornerò avrete la possibilità di scoprire tantissime novità e giochi a cui partecipre.

Per ora ragazzi, continuate a leggere e a parlare di libri.

A prestissimo lettori!!

Il bacio eterno

Il bacio eterno (#6) – Lara Adrian

Andreas Reichen ha perso tutto e ora sta perdendo anche se stesso nella disperata ricerca di vendetta. Il suo unico obiettivo è quello di sterminare tutte le persone che sono state coinvolte nello sterminio della sua famiglia. Questo, però, per Reichen vuol dire perdere se stesso del tutto: ogni volta che il fuoco distruttore si sprigiona dal suo corpo, per lui segna un passo in più verso il punto di non ritorno. In quel momento il fuoco si impossessa di lui e prende il sopravvento sulla sua mente: rabbia, morte e sete di sangue e tutto ciò alla quale riesce a pensare.

Ma c’è una sola cosa, o in questa caso una sola persona, che può fermare tutto questo ed il suo decorso: Claire Roth. Sfortunatamente lei è anche la moglie e compagna della stirpe del mandante del disastro che ha ucciso la famiglia di Andreas.

Al primo loro tragico incontro il filo sottile che li ha sempre legati, torna a farsi più spesso e ogni momento passato insieme va a riconfermare l’amore che c’è stato, c’è e ci sarà sempre tra di loro. Ma come farà? Lei comunque ha già un legame che la stringe ad un’altra persona e lui si farà invadere dall’incendio della vendetta che lo pervade.

Nel frattempo i progressi dell’Ordine stanno andando a buon fine e l’aiuto di Andreas con le nuove informazioni su Dragos e sui suoi piani permettono a Lucas e alla sua squadra di individuare il luogo e i piani originari di Dragos.

Come faranno a fermarlo? E Andreas riuscirà a lasciare andare Claire al suo destino o lo cambierà radicalmente?

“I passi di Claire rieccheggiavano sordi sui pavimenti spogli della casa di sua nonna. Era da molto che non veniva nella sua vecchia casa vittoriana sulla riva tempestosa della Narragansett Bay, ma era rimasta uguale. Aveva sempre lo stesso odore, un misto di legno vecchio, lucido per mobili e frizzante aria salmastra. Certo, molto era cambiato dall’ultima volta che era stata qui, prima che, ragazza, si trasferisse in Germania per studiare. Sua nonna era morta nel frattempo e adesso la proprietà era intestata a Claire,unica erede e ultima discendente in linea materna.”

Commento:

E dopo questo libro posso dire di aver finalmente aggiunto un altro capitolo a questa saga particolare e alla cui lettura mi sono appassionata molto. La saga, come potrete leggere dalle precedenti recensioni, è un misto di fantasy, che parla della vita di vampiri alieni, e un misto anche di sensualità. Diciamo che non sono fatti proprio per essere letti da ragazzini e diciamo anche che questa saga non ha assolutamente nulla da invidiare a quei romanzetti chiamati “50 sfumature di…”.

Qui dentro si può vedere passione, una trama ben studiata e congeniata e soprattutto delle descrizioni che fanno si che lettrici come noi possano viaggiare da Boston all’Europa (come nel caso di questo racconto) senza fare nessuna fatica.

La scrittura, poi, risulta molto semplice e scorrevole e il libro si fa divorare molto velocemente.

Per quanto riguarda il racconto, devo dire, che forse questo capitolo è quello che mi ha colpito di più. La storia, a differenza delle precedenti, ha dei risvolti in più: per esempio il fatto che Claire abbia già un legame che però non la soddisfa appieno, la rende di sicuro molto più umana comprensibile alla nostra mente, visto che è una storia già vista e rivista, ma non per questo banale. In più scoprirà che la persone che le è accanto non è quella che lei pensava di avere, ma è cattiva e fredda. Anche questa situazione quante volta l’abbiamo letta e vissuta.

Se avete già iniziato la saga, continuatela pure con questo capitolo, che è assolutamente consigliato (anche se non per tutte le età).

Buona lettura a tutte/i voi!

 

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April Monthly Recap ’18

April Monthly Recap ’18

Buongiorno care e fedeli lettrici, in questo giorno di festa cosa c’è di meglio di un piccolo recap di Aprile?!

Adesso che è arrivata la primavera e sono spuntati i fiori nei parchi, si può tranquillamente andare a leggere ben sdraiate su coperte sui prati, o su panchine all’ombra, ma comunque e sempre respirando aria buona e, si spera, pulita!

Maggio si presenta un mese molto lungo ed indaffarato, ma nulla mi allontanerà dai libri, anzi. Tra poco qui a Torino arriverà il Salone Internazionale, sparirò quella settimana, ma tornerò con tante novità e tanti nuovi libri da leggere, recensire e consigliarvi!

E ora passiamo alla rubrica. Cosa avete letto voi questo mese? Vi sono piaciute le vostre lettura? Volete consigliarmene qualcuna?

Fatemelo sapere scrivendo nei commenti o messaggi privati.

E ora via al Monthly Recap!!!

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