Month: Novembre 2018

La città di Sabbia – cap. 40-46

Lettura di Gruppo – La città di Sabbia cap. 40-46

Karou è intrappolata in un enorme castello di sabbia di cui lei è la regina, o forse no? Le chimere hanno bisogno di lei perchè è l’unica a cui Sulphurus abbia insegnato a resuscitare le anime e a creare nuovi corpi. Ma questo le costa fatica, sonno e immenso dolore che solo a volte viene condiviso da Thiago e dalla sua nuova praticante, aiutante e più spesso ingombro Ten.

Ma quasi nessuna chimera vuole credere che qualcosa in lei sia cambiato e la ritengono ancora una traditrice, l’amante di un angelo. Ma per lei le cose sono cambiate. Vorrebbe parlare con qualcuno ma Thiago le tiene tutti lontano. Anche Ziri, l’ultimo ancora in vita della sua specie, sembra evitarla ed evitare ogni suo sguardo.

Ma solo quando due sconosciuti si avvicinano alla Kasbah, Karou capisce che potrà tornare ad essere felice. Zuzana e il suo ragazzo Mik l’hanno trovata in mezzo al nulla. Come ci sono riuciti? Ma ciò che è importante è che loro vogliano condividere con lei tutto ciò che sta succedendo.

Ma cosa sta succedendo in realtà? Dopo che gli angeli avevano sconfitto le chimere, bloccando e chiudendo ogni portale, Karou ha trasportato tutte le chimere sopravvissute sulla Terra attraverso un ultimo portale mai scoperto. Lì, Karou sta preparando dei corpi nuovi provvisti di ali per tutte le chimere in modo che quest’ultime possano combattere ad armi pari con gli angeli.

Alla fine ciò che conta è che la guerra stia andando avanti e la pace sembra ancora troppo lontana. Quando finirà il tutto?

Estratto:

“Un’altra notte avanzava lentamente sopra la kasbah. Le stelle non erano mai così lente nella loro orbita come quando c’erano delle vite in gioco. Karou si distraeva con il lavoro, una nuova urgenza di creare corpi. Tentava di non pensare, come se stesse partendo da zero, ma era difficile con delle probabilità così tetre. Potevano passare giorniprima che avessero notizie. Era un lungo, epico viaggio fino alle Lande Estreme, con in mezzo tutti i territori liberi e il vasto continente meridionale.

Commento:

Sono partita forse con tante speranze, forse illusa dal successo che ha suscitato in me il primo capitolo di questa saga. Laini Taylor ha un modo tutto suo di scrivere e di descrivere le cose, e abbiamo anche capito che le piace tanto l’effetto sorpresa; si sofferma molto nella raccontare bene e nei minimi dettagli l’inizio della storia per poi far uscire colpi di scena negli ultimi capitoli.

Per ora so solo che Zuzanna la adoro sempre di più, Odio tutte le chimere che stanno combattendo, perchè trattano male Karou anche se lei sta combattendo con loro (o almeno li prepara e li aiuta), ma soprattutto mi piace ancorameno Thiago. Secondo me sta tramando qualcosa contro di lei: un modo forse per tenerla sempre isolata da tutti e per farle pensare che lui, Thiago, sia l’unico che la capisca e che le voglia bene davvero.

Vomitevole, tanto Karou non ti amerà mai!

E Akiva?! Boh… Non saprei proprio che cosa potrei pensare di lui, sono sincera. in fondo penso e spero che un giorno tornerà insieme a Karou e riusciranno a portare la pace tra i due “mondi” e odio che per ora non siano ancora riusciti ad incontrarsi.

Ma forse questo potrà essere un altro dei colpi di scena tanto attesi della nostra Laini. Chi lo sa!

Per ora vi lascio alle vostre letture e all prossime tappe della Lettura di Gruppo.

Buone letture sabbiose!

La città delle streghe

La città delle streghe – Luca Buggio

La vita di due persone molto diverse viene presentata in questo libro: ma qualcosa collega Laura a Gustìn. Torino e la sua magia. Laura vive con sua madre e il suo nuovo marito, un mastro profumiere, a Villafranca in Francia. Ma le lotte tra il Re Sole e i Savoia sembrano inasprirsi al punto che la sua famiglia pensa di trasferirsi a Torino, città ancora lontana dal pensiero di una guerra ma abbastanza prolifera da poter pensare di crearsi una nuova vita e una nuova bottega.

Gustìn è un ragazzetto che ha sempre vissuto, o per meglio dire, è sempre sopravvissuto con piccoli furtarelli in giro per la città e con qualche scorribanda. Ma l’ultimo arresto sarà per lui una nuova partenza. E’ un ottimo osservato e un uomo di corte se ne accorge, tanto da volerlo arruolare come sua scorta personale insieme al fedele sordomuto Felice. Tutto gli sarà perdonato se Gustìn si impegnerà a proteggere e a seguire gli ordini del Conte Gropello.

Ma entrambi a modo loro si accorgeranno che a Torino si nasconde qualcosa di più pericoloso della paura di una imminente guerra e forse l’uomo del Crocicchio è solo l’inizio. Chi sta seminando morte e paura nel Piemonte?

“La ricompensa sarebbe stata buona anche questa volta. Gropello era generoso con i suoi uomini nella misura in cui il Duca lo era con lui. Gustìn non poteva essere soddisfatto:faceva quel che sapeva fare meglio e veniva pagato bene per farlo. L’incontro con il Conte era stata la cosa più fortunata che gli fosse successa in tutta la vita. In quella veglia silenziosa, i ricordi riemersero dalle nebbie del passato.”

Commento:

Leggere questo libro è stato entusiasmante e particolare. Ho trovato la storia molto bella e originale: i personaggi sono descritti molto bene fin dall’inizio e i loro caratteri sono assolutamente verosimili e ci si ritrova molto spesso ad avere lo stesso loro pensiero. Questo in particolare mi è piaciuto davvero molto perché mi ha fatto sentire parte del libro.

Laura e Gustìn è come se fossero due facce della stessa moneta: Laura è la parte dolce, compassionevole e ligia al proprio dovere e Gustìn, la parte selvaggia, impulsiva e pronto a correre ogni rischio. Sono entrambi parti del nostro io interiore, noi poi crescendo, scegliamo quale parte ascoltare e cosa diventare.

Per chi vive a Torino ormai è diventata routine sentire il nome Torino e magia insieme. Il triangolo magico è stato ipotizzato più di una volta e si dice che Torino sia una delle città più mistiche di sempre. Ma questo come mai? Beh le streghe a Torino possono essere un buon inizio per quanto riguarda tutto ciò che è esoterico nella storia di questa stupenda città, ma vi posso assicurare che c’è molto altro.

La cosa più entusiasmante di questo libro e che ha provocato parecchie emozioni in me è stata Torino: leggere un libro ambientato nella mia città nel passato è stato davvero stupendo. Ad ogni descrizione andavo a cercare quel posto a cosa corrispondeva oggi e pensavo sempre: “Ma io lì ci sono stata e ci sono passata di continuo!” e immaginavo quante cose fossero accaduta in quei luoghi nel corso del tempo.

Piazza delle Erbe è la nostra Piazza Palazzo di Città, Il Balon, le porte palatine, Borgo Dora! Mi piacerebbe da morire tornare indietro nel tempo e vivere per un momento la città come la si viveva a quell’epoca e Luca Buggio è riuscito a realizzare questo sogno con le sue descrizioni. Grazie mille!

Se siete di Torino, la lettura di questo libro è assolutamente obbligatoria, altrimenti è obbligatoria lo stesso perché troppo bella!

Buone letture Readers!

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