I delitti della gazza ladra – Anthony Horowitz
Niente riesce a battere un buon giallo: con il più classico dei detective narcisisti, gli indizi ben disseminati nella trama, le false piste, i colpi di scena e, da ultimo, ogni tassello che si incastra nel posto giusto. Susan Ryeland, editor di una piccola casa editrice, ne trova immancabilmente conferma nei libri di Alan Conway che hanno come protagonista Atticus Pünd, infallibile investigatore per metà greco e per metà tedesco. Ora l’ultimo manoscritto di Conway è finalmente tra le sue mani, e Susan non vede l’ora di calarsi nei panni dell’investigatore per dare la caccia a un assassino che compie le sue efferatezze in un sonnolento paesino della campagna inglese degli anni Cinquanta. Ma stavolta, il nuovo romanzo dell’autore bestseller è destinato a cambiarle la vita.
Perché oltre i cadaveri e la lista dei sospettati, dissimulata tra le pagine, Susan legge un’altra, incredibile vicenda – reale, questa volta – che intreccia la sua storia a quelle di Atticus Pünd e dello stesso Alan Conway, una vicenda che ribolle di gelosie, avidità e ambizioni sfrenate.
Ipnotico giallo al quadrato, labirintica storia nella storia, “I delitti della gazza ladra” immerge personaggi degni dei migliori classici del crime in un thriller moderno ad alto tasso di suspense.
Recensione de “I delitti della gazza ladra”:
Buongiorno e benvenuti nell’ultima recensione del 2021!! Finalmente questo anno drammatico è terminato e possiamo lasciarci alle spalle momenti difficili con la speranza che il nuovo anno possa lasciarci un po’ di respiro e regalarci momenti di serenità.
Sicuramente per quanto mi riguarda, il nuovo anno mi porterà una nuova sfida e una nuova gioia tutta al femminile. Verso i primi di Febbraio arriverà una nuova piccola lettrice in casa, per la gioia di mamma e papà: la nostra piccola Sabrina. Già non vedo l’ora!
Veniamo ora al libro: dopo una serie di letture thriller un po’ scialbe questa è stata una boccata di aria fresca. Sono ritornata a leggere qualcosa di bello e coinvolgente sullo stile di Agatha Christie. Un duplice mistero raccontato e un doppio assassino da scovare. Troviamo infatti in parallelo la storia di una editor, che si trova a dover leggere l’ultimo romanzo dell’autore di punta della casa editrice, ma alla quale mancano i due ultimi capitoli, proprio quelli che svelavano il colpevole. L’autore però non è più rintracciabile. Sembra infatti che, a seguito della scoperta di una malattia terminale l’autore si sia suicidato. Ma sarà stato davvero un atto volontario. Eccoci prospettati nella risoluzione di un altro mistero.
Devo dire che lo scenario del romanzo descritto nel romanzo è stato il mio preferito. Ho amato infinitamente il periodo e la caratterizzazione dei personaggi. Le loro vicende e gli intrecci creati ad hoc per farci sospettare di tutti e di nessuno in particolare. Il finale credo sia stato perfetto per quello che è stato l’intero racconto.
Per quanto riguarda il romanzo attuale, quello che racconta del suicidio e dell’editor che deve scoprire se esso è realmente tale: è stato bello, ma rovinato un po’ dal finale. La caratterizzazione dell’assassino nella parte finale è stata secondo me non studiata bene. Senza svelarvi troppo ma credo ci sia una differenza sostanziale tra il carattere e l’espressività di un colpevole che agisce d’impulso e uno che studia a tavolino un omicidio. Qui sembra che le due cose vengano un po’ confuse e mescolate per giustificare fatti incongruenti. Alla fine di ciò il personaggio però non risulta credibile.
Salvo questo dettaglio, devo ammettere che il libro me lo sono divorato in poco tempo e credo che leggerò altro dell’autore, anche se sarebbe bello creare la vera saga di Atticus Pund.
Scrivetemi i vostri commenti sul libro qua sotto e sarò felice di condividere le mie impressioni particolari con voi. Non mi resta che augurarvi buon anno nuovo e felici letture.
Libri Consigliati: Perchè non l’hanno chiesto a Evans?, La verità sul caso Harry Quebert.