Tu leggi? Io scelgo!

La donna silenziosa

La donna silenziosa – Debbie Howells

In un piccolo paesino perfetto scompare da un giorno all’altro una ragazza di appena diciotto anni di nome Rosie: sempre vissuta in una casa perfetta con una casa perfetta ed una vita perfetta nessuno si aspetta questo episodio che sconvolge la cittadina e in particolare Kate.

Kate è una giovane donna sposata che di mestiere cura i giardini degli altri e per passione ospita cavalli che le persone non possono tenere e li fa correre e divertire. Negli ultimi tempi aveva imparato a conoscere questa strana ragazza, molto bella, dolce e molto a modo. E’ per questo che lei rimane ancora più sconvolta dalla sua scomparsa tanto da cercare di aiutare la famiglia come può, anche con piccoli gesti quotidiani.

La sua vita sembra molto monotona ed abitudinaria: chi può averle fatto del male?

Ma più si va avanti nelle ricerche più delle notizie su di lei vengono a galla portando alla luce persone che potrebbero essere sospettate. Il possibile ragazzo, ex giardiniere di casa sua, che è stato già indagato per atti violenti. Potrebbe essere bastata una lite per scatenare la rabbia in lui, no?! E’ anche l’ultima persona che si sa che abbia incontrato Rosie.

Ma la vita idilliaca che tutti credono viva la famiglia è davvero così? Il secondo indagato sarà sicuramente il padre che si scopre avere una seconda personalità, affettuoso e premuroso con le persone estranee ma subdolo e meschino con la propria famiglia, tanto da far passare a Rosie e a sua sorella anni di strazianti soprusi. Sarà stato davvero lui? Sarà arrivato al limite e avrà fatto qualcosa di cui ci si può pentire? O forse c’è una terza persona misteriosa che ha programmato tutto?

 

Questo è l’anno in cui sono la prima della classe, ottengo il massimo dei voti in ogni materia, eccetto matematica. L’impegno che ci ho messo e l’orgolgio che provo sono inimmaginabili, sono cose che non si vedono da fuori, come non si vede la piccola parte del mio animo che brilla in me. Quella sera, però, quando mio padre torna a casa, mi ordina di smontare la piccola TV rosa che ho in camera e di portargliela – solo per colpa della matematica.

 

Commento:

Eccoci qui ad un altro appuntamento della rubrica “Tu leggi? Io scelgo!” creata da Rosaria e Chiara. Questa volta il libro che ho scelto è stato prelevato dal blog Libri e Librai. Che dite della mia scelta?

La storia inizia in modo strano, partendo quasi subito dalla scomparsa di Rosie, descrivendo la famiglia e la vita di Kate piuttosto che la famiglia della ragazza scomparsa. Solitamente non capita così ma vengono descritte prima le abitudini e la famiglia della scomparsa. Questa cosa mi ha incuriosita molto, poiché la prima domanda che ti viene in testa è: che relazione avrà questa donna e la sua famiglia con la scomparsa?

I personaggi sono descritti molto bene e non viene difficile immaginarsi Kate nel giardino, la figlia che si prepara per andare al collage e il padre, invece, un uomo molto pratico, razionale, ma non per questo freddo nei suoi sentimenti. Non è difficile nemmeno immaginare la famiglia di Rosie, ho odiato fin da subito il padre ed i suoi comportamenti con le figlie sognando che scomparisse dai racconti nel più breve tempo possibile (ovviamente sapevo che non sarebbe successo). Vogliamo parlare della madre? Un’inetta che non sa fare altro che accondiscendere alle torture del marito quando dovrebbe pensare a proteggere le figlie.

La trama è davvero particolare e la capacità dell’autrice di tenerci attaccati alle parole è stata determinante perché io finissi il libro in breve tempo. L’unica cosa che non mi è del tutto piaciuto è stato inserire piccoli fatti che secondo me con la storia non centravano proprio nulla. Non parlo di descrizioni, ma proprio di fatti raccontati per farci capire che tipo era il padre di Rosie ma che in realtà non erano né necessari per quel fine né per il fine della storia. Mi è rimasto un enorme punto interrogativo!

Il racconto poi è intervallato da piccoli capitoli dove si racconta la storia di Rosie, anzi è proprio Rosie che ci racconta come ha vissuto fin da piccola in quella casa e che piano piano ci porta alla sua morte a cosa e a come è accaduto (visto che la polizia è persa nel nulla). E’ come se lei stesse rivivendo la sua vita: un po’ come si dice che succeda quando capisci che stai per morire, ma lei lo fa post mortem in forma di spirito.

Mio padre è un attore dai mille volti. In altre parole un bugiardo. Chiunque lo incontri rimane colpito dal suo fascino, dal suo sguardo. Il reporter famoso e attraente che fissa tutti dallo schermo del televisore, mentre rischia la propria vita nelle zone di guerra. Mostra un volto livido, dopo che gli hanno sparato mentre cercava di arrivare alla verità; cupo, mentre descrive quello che succede là fuori; sincero, quando parla dell’orfanotrofio; arrabbiato, perché c’è troppo poco aiuto e troppi bambini sofferenti; e dolce, se gli viene chiesto di sua moglie e delle figlie.

Ho trovato questi stacchi molto interessanti e coinvolgenti, mi hanno aiutato molto nel capire determinati dettagli di Rosie e della sua famiglia. E’ un gioco del tipo: il lettore conosce più dettagli del protagonista ma non troppo. Il colpevole non viene mai svelato fino all’ultimo così che sia possibile sempre cambiare idea e fare le proprie congetture.

Nel complesso un bel libro da leggere. Se vi piace il genere è super consigliato! Vi lascio qui sotto l’elenco delle letture già uscite della rubrica e che dovranno uscire. Mi raccomando: seguiteci!!

Buone letture librose!

Un altro giorno ancora

Un altro giorno ancora – Bianca Marconero

Elisa e i suoi 4 fratelli sono rimasti orfani dopo aver perso entrambi i genitori nel giro di poco tempo. Lei ormai ha imparato a cavarsela da sola e ad andare avanti. Finita la scuola il suo intento è quello di intraprendere l’università di veterinaria e continuare a lavorare al maneggio alle porte di Milano. Elisa vive per i cavalli. Un altro giorno ancora è lo stile della sua vita.

E’ talmente brava da riuscire a capire in un solo istante di cosa ha bisogno un cavallo e come deve essere montato per ottenere il risultato migliore in gara, solo guardandolo negli occhi. Un attitudine innata tramandata da sua madre. Con i suoi sforzi nel lavoro Elisa riesce a mettersi i soldi da parte per comprarsi il suo cavallo da corsa: il suo Sparkle.

Ma quel saccente di Andrea, figlio di papà e pieno di soldi, fa un’offerta più alta e così riesce ad accaparrarsi il suo Sparkle. Non le resta che odiarlo per tutta la vita. O forse no?! Testimone del tradimento della ragazza di Andrea, Elisa, mossa da tenerezza incontrollabile, inizia ad avvicinarsi sempre di più a quel ragazzo bello da mozzare il fiato. Ma forse Elisa, tutta cinicità e vestiti neri un po’ dark, non si era mai accorta che dietro quel ricciolo biondo, tutta eleganza e raffinatezza, c’era invece un cuore grande che aspettava solo lei.

Ma lei non è pronta ad avvicinarsi ad un’altra persona: la vita le ha insegnato che le persone che ami di più quando se ne vanno, perché se ne vanno sempre, sono le stesse che possono ucciderti pian piano. E allora perché affezionarsi?! Ma al cuore non si comanda e Elisa dovrà imparare a capirlo.

“I soci del circolo ippico di Bologna hanno colto l’occasione del concorso per festeggiare il trentennale della fondazione. Noi del circolo Le Colline Dorate abbiamo un tavolo riservato, durante la cena celebrativa. La ricorrenza è completamente documentata dalla troupe di Retelibera, un’emittente privata di Bologna. Il che potrebbe anche rivelarsi una figata, perché tra gli operatori c’è un tizio alto, con un culo da paura e una testa di capelli ricci che basterebbero da soli! Uno di quelli che due mesi fa mi avrebbe salvato la serata. Ma ora non riesco neanche più a salvarmi da sola. Ora preferisco farmi incasinare da un amico cretino. E affliggermi, come se non bastasse lo strazio della cena.”

Commento di “Un altro giorno ancora”:

Non avevo mai letto nulla di questa autrice, anche se in questo periodo, grazie all’uscita recente del suo ultimo libro, era sulle pagine di tutte le blogger che solitamente seguo. Spinta anche da questo (e dal fatto che per la rubrica dovessi leggere un libro tratto dal blog di Dolci, Le mie ossessioni librose) mi sono convinta a leggere qualcosa di suo: badate bene che a me non fanno proprio impazzire i romance.

Devo dire però che leggere questo libro è stata per me una bella scoperta. La scrittura di questa autrice è molto fluida e coinvolgente. Mi sono sentita partecipe di gioie e dolori di questi ragazzi e soprattutto di Elisa, ovviamente. Le descrizioni dei luoghi sono dettagliate. Per carità, sono stata all’interno di un maneggio e non mi è stato difficile immaginarne uno. Però davvero, non so come spiegarlo, ma mi sembrava di essere davvero lì. Credo di non aver letto un libro ma aver visto di già la sua rappresentazione cinematografica.

La Marconero ha reso piacevole il romance Un altro giorno ancora e in generale la mia lettura prevenuta a causa del genere.

La storia poi è molto particolare, nulla di così scontato come si è soliti scrivere ormai. Non è usuale prendere una ragazza cinica e che cerca di reprimere i propri sentimenti come protagonista; anzi, solitamente la protagonista è colei che si innamora molto facilmente del ragazzo sbagliato. Qui sembra che le parti si invertano in modo perfetto.

In questo caso entrambi i personaggi hanno avuto brutte esperienze familiari alle spalle che li porta ad erigere un forte e spesso muro intorno al cuore, nessuno dei due infatti sembra pronto a soffrire ancora. Ma Andrea si lascia trasportare da questo suo profondo amore che è nato ed è cresciuto nel tempo, mentre Elisa ne ha paura e continua a tenere lontano quel sentimento alla quale non vuole dare un nome. Ma proprio lei forse sarà colei che capirà più di tutti quanto coraggio ci vuole nell’amare fortemente una persona.

Che sia stata proprio questa idea a farmi apprezzare questo racconto? Tutto può essere!

E comunque mi è venuto davvero facile all’inizio odiare quell’antipatica e gelosa snob di Anna!!!

Mi dispiace ma non riesco a dare un voto pieno a questo libro semplicemente perché non riesco ad apprezzare fino in fondo i libri romance. Ma devo dire che tutto sommato l’ho letto velocemente e volentieri! Ero partita prevenuta al massimo quindi pensavo mi sarei annoiata, La Marconero mi ha stupido positivamente.

Se amate i romance non potete non leggere questo libro, se no fate come me: almeno provateci e fatemi sapere!

Buona letture mie romantiche readers!!!!

Incubo

Incubo – Wulf Dorn

Da quando Simon si è risvegliato dopo il brutto incidente ha costantemente un incubo che lo insegue nei sogni. E’ in macchina a testa in giù e sente odore di bruciato e di benzina e sa che deve scappare ma è stordito e non riesce bene ad orientarsi. Riesce ad uscire dalla macchina ma tutto gli fa male e allontanarsi risulta difficile, ma lui deve allontanarsi perché qualcosa lo insegue. Un mostro con occhi rossi lo insegue fino al ciglio della strada dove c’è quella porta. Simon non riesce ad aprirla, ma aprirla è la sua unica salvezza.

Ogni notte lo stesso identico sogno, ma cosa vorrà dire? Lo psicologo continua a parlare di sensi di colpa ma lui non ci crede. Non riesce a ricordare nulla di quell’incidente solo che lui è riuscito a scappare ma i suoi genitori sono rimasti dentro alla macchina e sono morti.

Finalmente è il giorno in cui Simon può uscire dalla clinica e sua zia Tilia è venuto a prenderlo. Ma tornato a casa il suo mondo riceverà uno strattone dopo un altro: sua Tilia non può pensare a lui e decide di farlo studiare in quella scuola dove esiste anche il dormitorio. E suo fratello Mike deve trasferirsi nella nuova città insieme alla sua ragazza Melina.

Ma qualcosa in città sta andando male: una ragazza è scomparsa e Melina viene trovata in fin di vita sul ciglio della strada. Simon insieme alla sua nuova amica Caro, una ragazza che come lui sembra estraniarsi completamente dal mondo perché diversa, si portano sulle tracce del killer. Ma chi sarà l’assassino davvero?

“Vedendola lì in piedi davanti al bancone, con il viso in ombra, per un attimo Simon ebbe l’impressione che fosse un fantasma. Come lo spettro di un antico cliente che non poteva lasciare l’hotel, forse perché qui aveva ancora qualcosa da portare a termine, come accadeva spesso nelle storie dell’orrore. Se mai dovessi imbattermi in un autentico fantasma, dovrà essere assolutamente come Caro, pensò Simon sorridendo tra sé. Si avvicinò e posò lo sguardo sul campanello accanto all’amica.”

Commento di “Incubo”:

Questo, ve lo giuro, che è stato un libro proprio strano. Sarà difficile darvi un commento senza fare spoiler ma ci proverò.

La magia di questo libro è stata l’astuzia immensa dell’autore (PAZZESCO!) nel farci credere fino all’ultimo che l’autore di queste aggressioni fosse uno: doveva essere lui era l’unico sospettato e l’unico che potesse avere dei motivi con tutte le vittime per un’eventuale aggressione. E poi “BOOM” tutto capovolto per cercare di capire come non sia stato possibile capire prima cosa fosse successo.

E’ stato davvero incredibile! Devo ammettere però che fino alla fine il dubbio mi era rimasto: so per esperienza che nei thriller la soluzione più facile è sempre quella sbagliata, e ovviamente qui tutto portava ad un’unica soluzione. Era ovvio che non fosse quella giusta, ma chi avrebbe mai detto che la soluzione sarebbe stata proprio lì sotto il mio naso.

L’autore è stato davvero un mago nel depistare la nostra mente e farci credere cose in maniera così convinta. Wow che emozioni che mi ha fatto provare. Sono davvero contenta di aver letto questo libro. A mio parere un’altra magia dell’autore sono state le descrizioni. Credo che sia una cosa abbastanza difficile cercare di descrivere un incubo dove tutto cambia forma e colore e soprattutto dove devi far trasparire emozioni difficili come paura e cattiveria.

Un libro davvero fenomenale e spero di leggere al più presto sue altre opere!Nel frattempo readers cari vi auguro come sempre…

Buone letture!

Dal Blog: Librintavola

Acqua passata

Acqua Passata – Valeria Corciolani

Ciao lettori! Oggi vi scrivo da un blog che non è il mio ma che presto imparerete a conoscere, La biblioteca dei desideri. La mia cara amica Desirée mi ha gentilmente prestato il suo blog dopo l’incidente con il mio. Per chi si fosse perso la vicenda, riassumo in breve. Avevo deciso di trasferire il blog ma durante il trasferimento il contenuto si è cancellato. In parole povere, mi si son cancellati tre anni di lavoro. Non avendo più a disposizione il mio blog fino a gennaio ho chiesto che mi ospitassero per quest’ultima tappa del 2018. Ma tornando a noi, ecco la mia recensione per Tu leggi? Io scelgo!
Una colf dai fianchi robusti e dalla mente sottile capace di leggere la realtà più lucidamente di Sherlock Holmes.

Chiavari. In un vicolo della placida cittadina ligure, uno sconosciuto viene rinvenuto in fin di vita. Poche ore dopo, Alma Boero, quarantenne dallo sguardo acuto, poche parole e selvatica fierezza, trova il cadavere di una giovane editor nel palazzo dove lavora come colf.

A indagare sui casi è l’ispettore Jules Rosset, che resta presto folgorato dalle intuizioni della giunonica colf e dalla sua capacità di fotografare le persone scandagliandole attraverso le loro abitudini, la loro spazzatura, il loro modo di sistemare i calzini e dalle piccole e grandi manie che ogni essere umano custodisce gelosamente.

Quando alle indagini si aggiunge un nuovo mistero, Rosset capisce di avere per le mani uno strumento impareggiabile per sbrogliare la matassa di quegli eventi all’apparenza slegati tra loro e per evitare le reticenze investigative del questore: una colf insospettabile, discreta e affidabile, che può infilarsi nelle pieghe più intime delle vite altrui. Ma Alma – quattro figli, una suocera e un ex marito – è uno strumento tutt’altro che facile da usare.

Recensione:

Ho scelto questo romanzo dal blog di Chiara, complice il fatto che era disponibile gratuitamente su Kindle Unlimited. La prima impressione che ho avuto è stata: troppi personaggi tutti insieme. Non ci è voluto molto a dipanare la matassa dei personaggi su coloro che sono poi i veri protagonisti del romanzo. Alma e Rosset, due anime affini eppure totalmente diversi. Almeno all’inizio. Rosset si trova invischiato in un omicidio e un’aggressione ai danni di due persone nello stesso palazzo. Il caso vuole che a casa di alcuni testimoni Jules incontri Alma e da questo punto in poi i due diventano quasi uno l’estensione dell’altro.

La storia non è niente di eccezionale ma i personaggi di Rosset e Alma la rendono unica. E non solo perché trattano il tema omicidio con molto rispetto ma anche perché tocca argomenti come il bullismo, l’omosessualità e la vendetta in una maniera molto delicata. Quello che non ho potuto apprezzare appieno è lo stile di scrittura. Particolare ma con quelle mezze frasi che alla lunga mi hanno dato sui nervi. È uno stile che non mi ha convinta appieno ma che suppongo di ritrovare anche nei due romanzi successivi.

Rosy