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La corona di fuoco

La corona di fuoco #3 – Sarah J. Maas

Celaena Sardothien è sopravvissuta a combattimenti mortali e a orribili sofferenze, ma di fronte all’assassinio della sua più cara amica è sconvolta e annientata. Consumata dal senso di colpa e dalla rabbia, vuole mettere in atto la sua vendetta nei confronti del responsabile dell’atroce delitto, il re di Adarlan. Ogni speranza per distruggere il tiranno, però, giace nelle risposte che potrà darle Maeve, la regina dei Fae, a Wendlyn. Sacrificando il suo futuro, Chaol, il Capitano della Guardia Reale, l’ha mandata laggiù con l’idea di proteggerla, senza sapere che questo viaggio potrebbe invece costarle la vita.

Recensione di “La corona di fuoco”:

La scrittura continua a peggiorare, ma se nel primo caso si capiva che era data da una mano inesperta e giovane, qui sembra proprio che nessuno della casa editrice lo abbia almeno riletto una volta. Errori clamorosi di ortografia così come forme grammaticali stilisticamente scorrette. A volte rendono illeggibili alcune parti.

Solitamente nel corso di una saga i personaggi vanno incontro ad una crescita personale, qui invece assistiamo ad una decrescita personale del personaggio di Chaol, che decide di allontanare Celaena da palazzo per (come pensa lui) salvarla dalla voglia di vendetta nei confronti di colui che le ha ammazzato la migliore amica Nehemia. E cosa fa per salvarle la vita? La manda ad ammazzare una famiglia reale per ordine del re (cosa che lui odia di lei): ma che comportamento adulto sarebbe questo? Chaol lo fa davvero per quel motivo o per allontanarla proprio da lui? Sicuramente Celaena non ci pensa due volte a mettere una pietra sopra alla sua vecchia vita e, di conseguenza, anche a Chaol.

La storia continua ma ancora tutto rimane incomprensibile. Vengono aggiunti elementi nuovi ma non vengono date risposte alle vecchie domande che ci si è posti. Siamo ancora nella fase di ascesa della storia, come fossero i capitoli prima della parte centrale, quindi che sia tutto ancora incomprensibile è ancora normale. Ma era davvero necessario aggiungere tutti questi elementi (e personaggi nuovi)? Ho fatto non poca fatica nel cercare di non fare confusione. Sicuramente tutto verrà spiegato più avanti. Vediamo quindi come procede.

Libri consigliati: Nevernight. Mai dimenticare. La chimera di Praga.

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La corona di mezzanotte

La corona di mezzanotte #2 – Sarah J. Maas

Celaena è sopravvissuta ai lavori forzati nelle miniere di Endovier e ha vinto la gara all’ultimo sangue per diventare la paladina del re. Da mesi il suo compito è uccidere per conto della corona, ma lei non ha mai rispettato il giuramento di fedeltà al trono: ha concesso alle vittime la possibilità di fuggire e ne ha inscenato la morte. Presto però Celaena dovrà preoccuparsi di qualcosa di più pericoloso dell’ira del sovrano. Nei sotterranei del castello cova una minaccia oscura e devastante, forse legata agli antichi riti magici banditi dal regno…

Recensione di “La corona di mezzanotte”:

In questo secondo capitolo possiamo notare un miglioramento dal punto di vista della scrittura dell’autrice. Certo non si può dire lo stesso del lavoro di editing che è stato fatto (o sarà forse la traduzione o entrambi?) e che ha resa difficoltosa la lettura scorrevole del libro.

Celaena forse si è ridimensionata un po’ dopo quello che ha vissuto nelle miniere di Endovier; le cicatrici non si rimargineranno più, soprattutto quelle della memoria, ma sembra che la famiglia reale e i collaboratori siano pronti a fare di tutto per farle dimenticare il passato. Incontriamo Dorian, figlio del re, che passa le sue giornate a cercare di farsi accettare da suo padre anche se le sue idee sono ben lontane dall’essere le stesse. Conosciamo anche Chaol, capo della guardia del principe, sempre tutto sulle sue ma sembra che C. sia l’unica a riuscire a smuovergli qualcosa dentro, anche se lui continua a ritenerla la parte cattiva (almeno fino a che non vede le sue cicatrici). Questo triangolo amoroso devo dire che è stato parecchio imbarazzante e arrivando dalle novelle mi stupisce che non si parli minimamente di Sam (molto probabilmente perchè sono state scritte successivamente a questo capitolo).

Il re è il vero cattivo, spietato e senza scrupoli, tanto che anche alla nostra paladina fa paura anche solo incontrarlo. Allora perchè lavorare per lui? Per la libertà. Il mistero delle uccisioni, poi, rende un po’ più accattivante questo capitolo che sembrerebbe un po’ una lagna. Davvero quelle sono prove credibili da superare per i peggio delinquenti dello stato?! Diciamo che forse si voleva dare risalto ad altro e quella parte è stata studiata poco.

Nel complesso si fa leggere, dai, ma non tutto ciò che viene raccontato risulta credibile, anche nella caratterizzazione dei personaggi.

Libri Consigliati: Nevernight. Mai dimenticare. La chimera di Praga.

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Il trono di ghiaccio

Il trono di ghiaccio #1 – Sarah J. Maas

Il tempo della magia è finito e sul trono di ghiaccio siede un re malvagio quando un’assassina giunge al castello. Il suo scopo non è uccidere, ma guadagnarsi la libertà. Dovrà sconfiggere ventitré contendenti in una sfida per diventare sicario di corte ed essere così rilasciata dalle terribili miniere di Endovier. Il suo nome è Celaena Sardothien. Presto la sua lotta per la vittoria si trasformerà in una lotta per la sopravvivenza, perché un oscuro pericolo minaccia il suo mondo. A lei il compito di estirparlo prima della distruzione.

Recensione di “Il trono di ghiaccio”:

In questo capitolo della saga vediamo proprio quanto la scrittura di questa autrice sia acerba e provenga da una mente giovane. Troviamo all’interno molti cliché e molti comportamenti che i nostri protagonisti attuerebbero se fossero degli adolescenti trasportati dagli ormoni e non dalla testa.

Ne Il trono di ghiaccio ritorniamo nella città dove è cresciuta Celaena, ma chi la accompagna in questa nuova avventura ancora non ci era stato presentato. Ci sono una serie di nuovi protagonisti: troviamo Dorian, principe ereditario dal fascino misterioso; Chaol, capo della guardia del re e dedito molto al suo lavoro; infine troviamo Nehemia, principessa di un altro territorio che nasconde segreti irrivelabili.

Celaena viene liberata da Endovier dal principe con lo scopo di battersi con altri 22 balordi per vincere la propria libertà e diventare assassina personale del re. Anche se la cosa non le va a genio, Celaena farebbe qualsiasi cosa per ritornare libera. Partiamo col dire che le prove che dovrà superare sembrano davvero una banalità a noi che leggiamo, visto che la protagonista si è sempre vantata di essere l’assassina migliore di tutti. Eppure trova delle difficoltà, credibile? Caino, suo primo rivale nella sfida, in effetti non usa solo le sue forze per cercare di vincere. Durante questa gara, dei pretendenti vengono ammazzati e la paura in chi gareggia si fa sempre più forte.

In tutto questo aggiungiamoci il fatto che Celaena viene contesa sia dal principe Dorian che dal capitano della guardia Chaol che iniziano a provare un non velato interesse verso di lei. Questa parte qui si vede che è coltivata da una scrittrice giovane e preda dell’adolescenza. Non fraintendetemi, la scrittura della Maas rimane sempre accattivante e incalzante, ma si nota subito quanto i cliché siano triti e ritriti.

La storia di sottofondo, quella degli omicidi per capirci, è invece molto interessante e cercare di capire che mistero ci si trova davanti diventa il fulcro della lettura. Diciamo che il resto ne fa un po’ da contorno. Speriamo che il resto della saga abbia una scrittura più matura.

Libri consigliati: La chimera di Praga, Nevernight. Mai dimenticare.

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Uccidi il male

Uccidi il male –  Davide Simon Mazzoli

Sono trascorsi undici anni da quando il Profeta dell’Apocalisse, il serial killer che aveva terrorizzato Milano, ha colpito l’ultima volta uccidendo la moglie e il figlioletto del commissario Alexander Wolf, dopo averli sottoposti a torture indicibili, facendosi aiutare dai suoi Cavalieri. Da quella notte tutto è cambiato.

Dopo essere stato deposto dal suo ruolo, per aver ucciso a sangue freddo uno dei Cavalieri e aver scontato un periodo di reclusione, Wolf si trasferisce nella sua villa di Varenna insieme alla figlia Vera: una ragazza ventisettenne, nata da una relazione giovanile.

Anche se non è più un poliziotto, Alexander continua a collaborare segretamente con il suo ex collega e amico Giorgio Alborghetti, aiutandolo nelle indagini grazie ad alcune sue doti particolari. Ma l’incubo, che sembrava ormai sopito, ritorna all’improvviso per trascinarlo di nuovo all’inferno. Una mattina, rincasando da una nottata con Alborghetti, Alexander trova sul tavolo della sala da pranzo una lettera del Profeta dell’Apocalisse.

Il folle è tornato e una sanguinosa caccia all’uomo ha inizio: il baratro sembra non avere fondo e una scia di morte e dolore rivelerà verità insospettabili che nessuno avrebbe mail voluto sapere.

Recensione di “Uccidi il male”:

Uccidi il male è uno di quei libri che ti rimane sotto la pelle. Una novità della CE La corte Editore, questo autore mi ha davvero sorpreso per la sua scrittura. I gialli normalmente vengono scritti in maniera semplice e colloquiale. Invece Mazzoli utilizza un linguaggio leggermente più ricercato che risulta molto più gradevole a chi di gialli ne legge in continuazione come me. Ho apprezzato davvero molto questa ricercatezza nel linguaggio e anche nelle descrizioni di un paesaggio tutto italiano e inusuale. La città, le montagne, il mare, ma in Italia del nord siamo pieni anche di paesaggi meravigliosi che si affacciano sul lago.

I personaggi sono caratterizzati molto bene e risultano fin da subito credibili nelle loro vesti. Alezander, un uomo con un passato doloroso alle spalle tanto da riuscire a dimenticarlo (anche se solo per qualche ora) solo con l’aiuto dell’alcool. Vera, invece, ha vissuto nella sofferenza di sua madre, che ha amato fino all’ultimo il padre di Vera, Alexander, tanto da lasciarlo libero di vivere la vita che voleva ma nello stargli comunque accanto come ha potuto. Alborghetti è stato il mio personaggio preferito: uno di quei “buoni” che sanno andare contro tutto e tutti per far valere la giustizia. Forse troppo buono in questo e poco credibile? Sarà anche così, ma io mi ci rivedo molto.

Qui Alexander viene ri-catapultato nel suo passato più doloroso, la morte di sua moglie e di suo figlio per mano di una setta che si era trovato a fronteggiare in qualità di forza dell’ordine e per la quale aveva perso tutto: famiglia e carriera. Il linguaggio e le descrizioni degli omicidi sono molto crude e a volte difficili da leggere e in questo sta anche la bravura dell’autore.

Il finale è risultato parecchio scontato poiché, ormai si sa, i colpevoli vengono quasi sempre trovati all’interno della cerchia dei personaggi descritti nel corso del testo e si da il caso che qui i colpevoli siano due e i personaggi descritti cinque di cui tre protagonisti, chi sarà mai il colpevole di tutto?

Libri consigliati: I delitti della gazza ladra, Ogni giorno ha il suo male.

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Luce

Luce – Rachele Tarpani

“Ho imparato ad accettarmi. Ho imparato che, nei momenti bui, la mia luce è l’unica cosa che può aiutarmi. Ora so fin dove posso spingermi ed è molto più lontano di quanto mi aspettassi”.

Anthony Dyce è all’apparenza un ragazzo come tanti, che da sempre vive nella grigia Londium, la capitale di una delle dodici aree di United Horizon. Nessuno, a parte il suo eccentrico amico e mentore, lo scienziato Lawrence Hogan, conosce il suo segreto: la capacità straordinaria di rendersi invisibile. Anthony infatti non cerca fama o prestigio, ma ha un desiderio: vuole vendicarsi del responsabile della morte di suo padre e di chi ha condannato la sua famiglia all’infelicità.

Ma quando, determinato a perseguire il suo obiettivo, fa irruzione in una delle più potenti aziende informatiche della Nazione, si ritrova al centro di un vero e proprio attentato terroristico. Per fronteggiare il pericolo deve ricorrere al suo potere, scoprendo che è molto più grande di quanto immaginasse: Anthony Dyce è infatti un warden e l’invisibilità non è che una delle tante variabili della sua vera abilità, la manipolazione dei fotoni. Da questo momento la sua vita cambierà drasticamente. Anthony entrerà nello IUCA e non sarà più solo, ma suo malgrado si troverà coinvolto in una serie di feroci scontri fino a cadere in un pozzo senza fondo di oscurità e distruzione che rischia di fagocitarlo vivo.

E forse avere la capacità di controllare la luce, in un mondo che sprofonda nelle tenebre, potrebbe essere l’unica ancora di salvezza per sopravvivere.

Recensioni di “Luce”:

Questo libro è stata una vera e propria sorpresa. L’inizio è stato un po’ lento e faticavo a capire qualcosa di quello che veniva scritto (evidente volontà dell’autore di lasciarci un po’ nel mistero del tutto). In effetti appena si cambia scenario dopo la lotta di Anthony nei primi capitoli, quando si parla e si entra nello IUCA, lì le cose vengono chiarite per bene, come in effetti vengono chiariti i dubbi anche a Anthony, che ancora non capisce bene chi è e cosa è capace di fare.

Mi sono piaciute molto le descrizioni: in particolare la caratterizzazione dei personaggi che, a mio parere, è stata studiata nei minimi dettagli, ma anche i paesaggi e i luoghi narrati. Diventava molto facile pensare di essere lì accanto a loro e vedere le stesse cose riportare dai loro occhi. Non ho capito molto bene però l’utilizzo di parole un po’ ricercate che forse non si addicono troppo al personaggio di Anthony, che è comunque un ragazzino.

Ci sono stati dei dettagli che forse avrei migliorato: per esempio ci sono davvero tanti, ma tanti, elementi da collegare insieme e forse avrei spezzato questo libro in due, lasciando magari il lettore in balia di un cliffhanger finale. Perché a volte sembra davvero di leggere più libri insieme e ricordarsi di tutti gli avvenimenti e di tutti i personaggi diventa difficile. E’ anche vero che la storia narrata non è una storia semplice da raccontare e molto articolata.

Il finale, poi, forse lo avrei fatto diverso. Senza fare nessuno spoiler perché quanto segue è frutto della mia fantasia, forse mi avrebbe lasciata più di stucco se alla fine si fosse scoperto che tutte le avventure vissute da Anthony e i suoi compagni fossero state frutto della realtà immaginata per il superamento del test d’ingresso e che quindi tutto ciò che era stato appena letto in realtà non era mai stato vissuto veramente. Vero è che con il senno di poi siamo tutti bravi.

Però voglio fare i miei complimenti all’autrice perché come libro d’esordio è stato davvero fantastico ed inaspettato. Almeno ho letto qualcosa di innovativo e ricercato e non la solita manfrina vista e rivista. Grazie mille.

Libri Consigliati: Illuminae. File 1, Bringer.

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La lama dell’assassina

La lama dell’assassina – Sarah J. Maas

Celaena Sardothien è la più micidiale sicaria del regno. Lavora per la Gilda degli Assassini, ma in realtà non obbedisce a nessuno e non si fida di nessuno. Inviata in una serie di missioni nei luoghi più pericolosi, dalle Isole Morte al Deserto Rosso, Celaena inizia ad agire senza rispettare gli ordini del capo della Gilda. Ma dovrà rischiare tutto per rimanere viva.

Il prequel della saga de “Il trono di ghiaccio”: cinque nuove avventure raccolte per la prima volta in volume con il racconto inedito “L’assassina e la guaritrice”.

Recensione de “La lama dell’assassina”:

Questo libro fa parte delle letture condivise con il gruppo di Tutte insieme appassionatamente, il cui scopo è quello di condividere insieme ad altre lettrici letture step by step e di parlarne insieme volta per volta. Un modo molto piacevole di leggere o rileggere letture che magari da soli si sarebbe fatto fatica a terminare. Nella lettura di questa saga sono coinvolte Chiara, Alessia, Francesca e Rosaria.

Sarah J. Maas ha una scrittura accattivante che ti tiene veramente legata fino all’ultima riga di ogni sua storia. In questo libro vengono raccontate cinque novelle volte a presentare quello che è il personaggio di Celaena e il contesto in cui vive. Ed esso viene fatto in maniera ottima. Celaena appare come la bambina viziata  che è, sempre pronta a fare di testa sua perchè pensa di poter essere sempre giustificata da quello che è il suo maestro (o vuole proprio raffigurare la figura del padre?) Arobynn. Ma forse così non è e Celaena dovrà affrontare le conseguenze delle sue azioni avventate.

Il suo fedele compagno di avventure Sam è il personaggio che in questi capitoli viene più facile amare, ancora di più della nostra protagonista, forse un po’ troppo avventata. Mentre Arobynn rimane un personaggio pieno di fascino (il fascino del cattivo, insomma. A chi non piace?) e sarà difficile cercare di decifrare il suo carattere e le sue intenzioni, ed in questo devo dire che la Maas è stata molto brava a renderlo un vero cattivo.

La nota dolente è la scrittura un po’ acerba di questo libro che purtroppo si rende evidente nella mancanza di alcuni dettagli o, al contrario, nell’aggiunta di dettagli che si scoprono inutile al fine della storia narrata. Essendo queste delle novelle saranno utili magari per la saga dei libri? Lo scopriremo presto con la continuazione della lettura della saga intera.

Libri Consigliati: Nevernight, La chimera di Praga

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La ragazza della luna

La ragazza della luna – Lucinda Riley

Sono trascorsi ormai sei mesi dalla morte di Pa’ Salt, e Tiggy, la quinta delle sorelle D’Aplièse, accetta un lavoro nella riserva naturale di Kinnaird. In questo luogo selvaggio e completamente isolato nelle Highlands scozzesi, si dovrà occupare di una razza felina a rischio di estinzione per conto di Charlie, l’affascinante proprietario della tenuta. Qui Tiggy incontra Cal, il guardacaccia e coinquilino, che presto diventerà un caro amico; Zara, la figlia adolescente e un po’ ribelle di Charlie e Zed Eszu, corteggiatore insistente nonché ex fidanzato di una delle sorelle.

Ma soprattutto incontra Chilly, un vecchio gitano che sembra conoscere molti dettagli del suo passato e di quello di sua nonna: la famosa ballerina di flamenco Lucía Amaya Albaycín. Davvero una strana coincidenza, ma Tiggy ha sempre avuto un intuito particolare, una connessione profonda con la natura. Questo incontro non è casuale, è parte del suo destino e, quando sarà pronta, non dovrà fare altro che seguire le indicazioni di Pa’ Salt e bussare a una porticina azzurra nel Cortijo del Aire, a Granada.

Dai paesaggi incontaminati della Scozia allo splendore assolato della Spagna, “La ragazza della luna” è il quinto episodio della saga delle Sette Sorelle.

Recensione di “La ragazza della luna”:

Siamo arrivati al quinto capitolo, al giro di boa di questa saga entusiasmante. Mi spiace ammetterlo ma questo in particolare mi ha un po’ delusa. Tiggy è la più stravagante tra le sei sorelle Aplièse ed anche quella più decisa a portare avanti i suoi sogni. Lei molto spirituale sogna di poter aiutare gli animali, magari in territori come le savane in Africa. Ma per ora si ritrova catapultata in Scozia, nella tenuta di Charlie nella riserva naturale di Kinnaird, per aiutare una specie ad evitare l’estinzione.

Qui ovviamente incontra l’amore, ma cosa più importante per lei, trova la voglia e la volontà di scoprire il suo passato e le sue origini, grazie all’aiuto di un vagabondo di nome Chilly, che sembra sapere tutto su di lei ancor prima che lei se ne interessi. La sua sarà una scoperta molto particolare che la porterà in Spagna, nelle vecchie tradizioni dei gitani e lì ritroverà le sue origini e scoprirai i suoi poteri.

Quello che mi ha deluso di più di questo capitolo è stata la storia d’amore tra Tiggy e Charlie. E’ stata descritta come qualcosa di veramente profondo e magico e poi i due si sono trovati insieme un paio di volte in totale. Come può essere credibile un’amore così forte nato tra persone che non si conoscono e che si sono a malapena parlati? Credo sia stato portato all’esagerazione il racconto di questo amore. Certo Tiggy è una che può credere in questo genere di cose, ma al lettore deve comunque risultare più credibile.

Per quanto riguarda la figura di Zed credo sia stata un po’ buttata lì, ma per questo credo che il tutto verrà spiegato nei prossimi capitoli, dato il collegamento con altre due sorelle. Ma anche questa storia è stata un po’ frettolosa. Sembra quasi un libro intermedio, di mezzo, che serve solo a collegare più storie. L’idea può anche essere giusta, visto che siamo a metà circa della saga, ma avrei curato un po’ di più le storie, come è stato fatto per gli altri episodi.

Infine: bello ma non completamente soddisfatta.

Libri consigliati: La strada in fondo al mare, Nella terra della nuvola bianca.

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Un figlio e ho detto tutto

Un figlio e ho detto tutto – The Pozzolis family

“Con tutta questa gioia e questo ottimismo, se non dessimo alla luce un bambino sarebbe un crimine contro l’umanità.” Alice e Gianmarco si innamorano, di quell’amore puro, irrazionale e folle che provano gli adolescenti alla prima cotta estiva. Invece loro sono ultramaggiorenni e si baciano contro una saracinesca a Milano. A gennaio. Nel giro di una settimana si fidanzano, si presentano ad amici e parenti e infine vanno a vivere sotto lo stesso tetto.

E in un giorno qualunque di questo travolgente bazar di allegria, mangiate di gusto, colpi di testa, ottimo sesso, risate incontrollabili e alcol, tanto alcol, decidono di voler mettere al mondo un figlio. “E ho detto tutto”. Per la coppia si aprono inattesi orizzonti, non sempre tersi come gli avevano raccontato. Ed è ancora niente rispetto a quello che li attende quando il dolce dittatore col ciuccio si insedierà al vertice della loro esistenza.

Alice Mangione e Gianmarco Pozzoli, in arte The Pozzolis Family, si raccontano in questo testo che è sia uno spassoso romanzo sia un toccante diario personale. Un ritratto senza filtri dei dubbi e delle scoperte di una generazione che affronta oggi la sfida di passare da due a tre. Sottoposti all’ambiziosa pretesa di voler vivere al massimo la dimensione di coppia e quella di bravi genitori, i Pozzolis ci consegnano una delirante cronaca della loro vita, offrendo al lettore un’iniezione di positività.

Recensione di “Un figlio e ho detto tutto”:

Ho iniziato a leggere questo libro sotto consiglio di un’amica: essendo io in gravidanza perché non leggere di qualche esperienza già vissuta, sopratutto se si parla di due persone che hanno sempre preso la vita con molta leggerezza. Devo dire che mi sono divertita molto a leggerlo e a prenderne le parti positive, perché sì, ci sono anche parti che mi hanno un po’ spaventata (ma credo che sia la normalità).

Si parte un po’ dagli arbori di quella che è la loro storia, anzi proprio dal loro primo incontro e dalla prima uscita. Si nota già dalle prime battute di come questa sia una coppia fatta e finita e di come si siano trovati fin da subito. Lo stesso spirito libero e la voglia di ridere e scherzare fin da subito. Questa è la cosa principale che hanno trasferito nel loro racconto e che si vede come abbia caratterizzato il loro rapporto fin da subito.

L’arrivo di un bambino va comunque a scombussolare quello che è l’equilibrio di una coppia, ma l’importante è affrontare le cose insieme ed uniti e prendere la stessa via insieme. Mi ha spaventato sapere che, anche se così affiatati fin da subito come coppia, abbiano avuto bisogno di una breve terapia post bambino. Certamente le esperienze sono sempre soggettive, ma devo dire che un po’ mi ha spaventato vederli così uniti prima e di come dopo si fatichi a comprendersi così bene come al principio.

Leggere però prima di questa esperienza in particolare mi ha fatto capire le cose che non avrei fatto/detto all’interno della mia vita di coppia. Funzionerà? Il tempo me lo dirà e, se vi farà piacere, vi parlerò della mia esperienza diretta.

Libri consigliati: Open, La casa dei limoni.

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Gemina

Gemina. File 2 – Amie Kaufman & Jay Kristoff

Hanna è la viziatissima figlia del capitano della stazione spaziale Heimdall, Nik il rampollo di una famigerata famiglia di criminali. Chiusi nel luogo più noioso della galassia, non si aspettano certo che una squadra d’assalto della BeiTech invada la stazione.

Invece succede.

Tra predatori alieni che fanno fuori l’equipaggio un uomo alla volta, Hanna e Nik saranno costretti a collaborare per difendere quella che è ormai diventata la loro casa. E in gioco non c’è soltanto la loro sopravvivenza, ma il destino dei superstiti di Kerenza, e forse dell’universo intero.

Recensione di “Gemina”:

Leggere il primo capitolo di questa serie era stata una bella scoperta, dato che non leggo molto il genere sci-fi. Sotto consiglio di un’amica (grazie Chiara), ho deciso di leggere il primo (Illuminae) e, sempre sotto suo consiglio, ho continuato la saga con il secondo. Devo dire che ad un certo punto avrei desistito nel continuare con la storia, ma ho fatto bene a finirlo.

Ci ritroviamo su un’altra navicella, con personaggi nuovi da imparare a conoscere e da interpretare. Troviamo Hannah figlia del capitano e viziata, è cresciuta credendo di poter avere e ottenere tutto quello che vuole, ma è stata addestrata comunque duramente da suo padre. Troviamo anche Nik che, al contrario, non ha avuto nulla dalla vita e insieme alla sua famiglia, composta da cugini e uno zio, cerca di sopravvivere come può all’interno della Heimdall.

Ma all’interno ci sono ancora troppi superstiti di un qualcosa che la Bei-Tech sta cercando di nascondere e mascherare. L’unica soluzione è prendere d’assalto la Heimdall e distruggerla per poter eliminare ogni prova della colpevolezza della Bei-Tech. Ma forse non è così semplice come si pensava.

In questo nuovo capitolo troviamo, come dicevamo prima, nuovi personaggi e nuove avventure. Perché di questo si tratta. Di un susseguirsi di avventure che faranno avvicinare queste due personalità opposte fino a non poter più fare a meno di leggere di loro. Ma le cose non vanno sempre come noi ci possiamo aspettare e una serie di imprevisti li faranno allontanare. Se ve ne parlo ancora rischio di svelarvi il finale.

L’aspetto particolare di questi capitoli, che li rendono unici nel loro genere, è la loro impostazione di narrazione. La storia viene infatti raccontata attraverso file (cartacei e video) che vengono presentati all’udienza dove si cerca di portare alla luce i fatti che hanno coinvolto la Bei-Tech e l’esplosione della cava. Il tutto contornato da illustrazioni pazzesche create ad hoc per il racconto.

Se non avete ancora iniziato a leggere questa serie, allora cosa state aspettando? :-P.

P.S. consiglio: acquistatelo in cartaceo che rende di più!

Libri Consigliati: Cavie, Nevernight. Mai dimenticare.

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I delitti della gazza ladra

I delitti della gazza ladra – Anthony Horowitz

Niente riesce a battere un buon giallo: con il più classico dei detective narcisisti, gli indizi ben disseminati nella trama, le false piste, i colpi di scena e, da ultimo, ogni tassello che si incastra nel posto giusto. Susan Ryeland, editor di una piccola casa editrice, ne trova immancabilmente conferma nei libri di Alan Conway che hanno come protagonista Atticus Pünd, infallibile investigatore per metà greco e per metà tedesco. Ora l’ultimo manoscritto di Conway è finalmente tra le sue mani, e Susan non vede l’ora di calarsi nei panni dell’investigatore per dare la caccia a un assassino che compie le sue efferatezze in un sonnolento paesino della campagna inglese degli anni Cinquanta. Ma stavolta, il nuovo romanzo dell’autore bestseller è destinato a cambiarle la vita.

Perché oltre i cadaveri e la lista dei sospettati, dissimulata tra le pagine, Susan legge un’altra, incredibile vicenda – reale, questa volta – che intreccia la sua storia a quelle di Atticus Pünd e dello stesso Alan Conway, una vicenda che ribolle di gelosie, avidità e ambizioni sfrenate.

Ipnotico giallo al quadrato, labirintica storia nella storia, “I delitti della gazza ladra” immerge personaggi degni dei migliori classici del crime in un thriller moderno ad alto tasso di suspense.

Recensione de “I delitti della gazza ladra”:

Buongiorno e benvenuti nell’ultima recensione del 2021!! Finalmente questo anno drammatico è terminato e possiamo lasciarci alle spalle momenti difficili con la speranza che il nuovo anno possa lasciarci un po’ di respiro e regalarci momenti di serenità.

Sicuramente per quanto mi riguarda, il nuovo anno mi porterà una nuova sfida e una nuova gioia tutta al femminile. Verso i primi di Febbraio arriverà una nuova piccola lettrice in casa, per la gioia di mamma e papà: la nostra piccola Sabrina. Già non vedo l’ora!

Veniamo ora al libro:  dopo una serie di letture thriller un po’ scialbe questa è stata una boccata di aria fresca. Sono ritornata a leggere qualcosa di bello e coinvolgente sullo stile di Agatha Christie. Un duplice mistero raccontato e un doppio assassino da scovare. Troviamo infatti in parallelo la storia di una editor, che si trova a dover leggere l’ultimo romanzo dell’autore di punta della casa editrice, ma alla quale mancano i due ultimi capitoli, proprio quelli che svelavano il colpevole. L’autore però non è più rintracciabile. Sembra infatti che, a seguito della scoperta di una malattia terminale l’autore si sia suicidato. Ma sarà stato davvero un atto volontario. Eccoci prospettati nella risoluzione di un altro mistero.

Devo dire che lo scenario del romanzo descritto nel romanzo è stato il mio preferito. Ho amato infinitamente il periodo e la caratterizzazione dei personaggi. Le loro vicende e gli intrecci creati ad hoc per farci sospettare di tutti e di nessuno in particolare. Il finale credo sia stato perfetto per quello che è stato l’intero racconto.

Per quanto riguarda il romanzo attuale, quello che racconta del suicidio e dell’editor che deve scoprire se esso è realmente tale: è stato bello, ma rovinato un po’ dal finale. La caratterizzazione dell’assassino nella parte finale è stata secondo me non studiata bene. Senza svelarvi troppo ma credo ci sia una differenza sostanziale tra il carattere e l’espressività di un colpevole che agisce d’impulso e uno che studia a tavolino un omicidio. Qui sembra che le due cose vengano un po’ confuse e mescolate per giustificare fatti incongruenti. Alla fine di ciò il personaggio però non risulta credibile.

Salvo questo dettaglio, devo ammettere che il libro me lo sono divorato in poco tempo e credo che leggerò altro dell’autore, anche se sarebbe bello creare la vera saga di Atticus Pund.

Scrivetemi i vostri commenti sul libro qua sotto e sarò felice di condividere le mie impressioni particolari con voi. Non mi resta che augurarvi buon anno nuovo e felici letture.

Libri Consigliati: Perchè non l’hanno chiesto a Evans?, La verità sul caso Harry Quebert.