Harry Potter e il calice di fuoco – J.K. Rowling

Per Harry, Ron ed Hermione il quarto anno sarà un anno molto speciale. Dopo quasi un secolo le tre scuole di magia e stregoneria, Hogwarts in Inghilterra, Durmstrang in Bulgaria e Beauxbatons in Francia, decidono di indire il Torneo Tremaghi, nella quale un giocatore per ogni scuola dovrà affrontare tre probe diverse e alla fine il vincitore porterà onore e gloria alla scuola di origine.

Essendoci stati parecchi morti nelle edizioni precedenti i tre presidi decidono di comune accordo che solo gli alunni dai 17 anni in su potranno partecipare. Dovranno inserire il loro nome nel Calice di Fuoco e alla fine sarà quest’ultimo che deciderà chi saranno i partecipanti. Al termine il Calice sceglie i nomi: Viktor Krum per Durmstrang, Cedric Diggory per Hogwarts e Fleur Delacour per Beauxbatons.

Ma il calice, inaspettatamente fa uscire un quarto nome: quello di Harry Potter. Non c’è nulla da fare, una volta uscito il suo nome il giocatore non può tornare indietro e quindi Harry, pur non avendo inserito il proprio nome nel Calice dovrà partecipare. Chi è che ha voluto tendere questo tranello?

“Harry guardò affascinato Fred che estraeva dalla tasca un foglietto di pergamena con scritto sopra ‘Fred Weasley – Hogwarts’. Fred avanzò fino alla linea, e lì rimase, dondolandosi sulle punte dei piedi come un tuffatore che si accinge a un volo di quindici metri. Poi, con gli occhi di tutti i presenti puntati addosso, trasse un gran respiro e superò la linea. Per un solo istante, Harry fu convinto che avesse funzionato – George lo pensò di sicuro, perché emise un ululato di trionfo e seguì il fratello con un balzo – ma un attimo dopo si udì un forte sfrigolio, ed entrambi i gemelli furono espulsi dal cerchio d’oro come se fossero stati scagliati da un invisibile lanciatore del peso. Atterrarono doloranti a tre metri di distanza sul freddo pavimento di pietra, poi, come se non bastasse, risuonò una forte esplosione ed entrambi si videro spuntare due identiche lunghe barbe bianche. La Sala d’Ingresso rimbombò di risate, a cui si aggiunsero anche quelle di George e Fred, non appena si furono guardati bene in faccia.”

Commento:

Ecco questo è stato il primo capitolo a farmi piangere davvero come una scema. I libri sono capaci di farti provare tante e forti emozioni, ma su questo ho pianto davvero per la tristezza, cosa che non mi era mai successa. Mi sono affezionata davvero tanto ai personaggi di questa saga che ci sono rimasta molto male. Le parole usate hanno aiutato anche tanto e sappiamo che in questo la Rowling, ormai, è diventata una maestra.

Mi è piaciuto un sacco questo capitolo perché per la prima volta in un’amicizia di anni è uscita una cosa che tutti abbiamo provato: la gelosia! E’ un sentimento normalissimo, che abbiamo provato tutti nei confronti dei nostri amici e di cui tutti abbiamo provato vergogna, questo capitolo invece ci vuole insegnare che è una cosa del tutto normale e come arriva se ne va da sola, ma non c’è nulla della quale vergognarsi.

Parlando del libro, invece, questo è il libro di partenza per la love story Ron ed Hermione. C’è sempre stata della polemica intorno a questa storia d’amore perché ci si aspettava un “Harry ed Hermione”, ma non tutto deve essere sempre scontato no?!

Buona lettura a tutte/i voi!