I Medici. Una regina al potere – Matteo Strukul

Caterina De Medici è una donna italiana di nascita ma divenuta moglie del secondo figlio, Enrico, del re di Francia. Alla morte del primogenito, Enrico e Caterina diventano rispettivamente Delfino e Delfina di Francia. La vera storia di Caterina parte da quel momento, quando tutta la sua vita, le sue gioie e i suoi dolori e la sua forza nel reagire sempre, vengono messe sotto la luce dei riflettori di tutta Francia.

Dovrà sopportare i tradimenti di Enrico, la sua presunta sterilità, tradita dal fatto che poi avrà dieci figli, umiliazioni continue e la solitudine più profonda.

Ma, per quanto il suo cuore si spezzi, il suo corpo la sostiene fino a quando Enrico morirà e si troverà lei al potere della Francia durante una guerra di religione e da lì fino agli ultimi suoi giorni. La sua grandezza fa si che la si ricordi ancora ad oggi come una grande donna che da sola ha governato la Francia.

“La guerra continuava, ma quell’estate bollente pareva essere il nemico più infido e crudele per le truppe imperiali guidate da Antonio de Leyva e Ferrante Gonzaga: gli uomini perivano in gran numero e la mancanza di vittorie si faceva sentire, tanto che i francesi confidavano in un prossimo ripiegamento da parte degli invasori. Fu dunque con preoccupazione e amarezza che Caterina si ritrovò convocata dal re in persona. Quel mattino, ancora prostrata per la morte di Francesco, aveva indossato un abito bianco in segno di lutto, come da costume francese. La sua pelle, naturalmente pallida, e i capelli color castano chiaro la rendevano il ritratto stesso della melanconia e della costernazione. Entrò nella sala con tutta l’umiltà e la modestia della quale era capace, poiché sapeva che quanto era accaduto a Francesco la rendeva da un lato più forte, ma dall’altro la faceva più debole perché sospetta. Era lei, dopotutto, la prima a beneficiare di quella morte che la rendeva delfina di Francia.”

Commento:

Strano libro, devo ammetterlo; non mi era mai capitato di leggere un libro storico che raccontasse la vita di una persona sola e di tutti gli avvenimenti e devo dire che il compito è davvero molto arduo. Questo in particolare racconta la vita di una grande donna che di sicuro non è facile da racchiudere in qualche capitolo. Ma l’autore è riuscito in pieno nel suo intento: ha reso giustizia a Caterina, rendendo tutto il suo pragmatismo che c’è dietro ad un personaggio controverso come il suo: il dolore e il coraggio, l’amore e la vendetta.
Il linguaggio poi è molto semplice e infatti il libro risulta molto scorrevole e le descrizioni non sono lunghe ed articolate ma concise perché il risultato sia quello di rendere un libro, che poteva risultare difficile alla lettura dato il suo contenuto, leggero e fresco.

La storia poi non è mica semplice: è piena di avvenimenti diversi che bisogna far quadrare in un libro che non abbia 1000 pagine; bisogna raccontare tutto ma in modo breve e conciso ma mettendo comunque all’interno passione e soprattutto pathos.

Strukul ci è riuscito in pieno. E ora fatemi sapere il vostro parere.

Buona lettura a tutte/i voi!