Il portale degli obelischi – N. K. Jemisin

La Stagione della fine si fa sempre più buia, mentre la civiltà sprofonda in una notte senza termine. Essun ha trovato un luogo dove rifugiarsi, ma soprattutto ha trovato Alabaster, sorprendentemente ancora vivo; ha inoltre scoperto che è stato lui, ormai in procinto di trasformarsi in pietra, a provocare la frattura nel continente e a scatenare una Stagione che forse non terminerà mai.

E ora Alabaster ha una richiesta da farle: deve usare il suo potere per chiamare un obelisco. Agendo così, però, segnerà per sempre il destino del continente Immoto. Nel frattempo, molto lontano, anche Nassun, la figlia perduta di Essun, è forse approdata in un luogo dove sentirsi a casa, dove coltivare la sua straordinaria dote di orogenia, per diventare sempre più potente.

Ma anche Nassun dovrà compiere scelte decisive, in grado di mutare il futuro del mondo intero.

Recensione di “Il portale degli obelischi”:

Finalmente è arrivata la lettura del secondo volume di questa saga che ho condiviso con le amiche Chiara, Rosy e l’aggiunta di una nuova lettrice dell’ossido, Alessia. Non vedevamo l’ora di poter continuare e sapete una cosa? Questa lettura inizia ad appassionarci davvero molto.

Rispetto al primo capitolo qui ci si ritrova meno spaesati, si iniziano a capire i meccanismi di questo mondo che nel primo sembrava il più complicato del mondo. Abbiamo imparato a capire Essun e il suo mondo, ma ancora non avevamo capito quale fosse l’intento di tutto questo e cosa centrasse la luna. Tutto sembra riorganizzarsi secondo un filo logico e pochi dettagli rimangono ancora da scoprire nel corso dell’ultimo capitolo (immagino).

Essun che è scappata di casa per inseguire suo marito, che ha rapito la sua bambina, trova una nuova com che la accoglie e le presenta un nuovo tipo di vita: gli orogeni, o rogga, possono convivere insieme e collaborare con gli immoti. Ma sarà davvero così alla fine? In tutto questo ricompare Alabaster che ha un piccolo discorsetto da fare ad Essun e magari dare qualche piccola spiegazione sul fatto che il suo corpo sia mezzo umano e mezzo di pietra.

Nel frattempo Nassun si sta affezionando sempre più a Schaffa, riconoscendo in lui la famiglia che non ha mai avuto e ricevendo da lui l’affetto di cui ha bisogno. Ma Schaffa sembra davvero cambiato, sarà per merito dell’entità che è entrata in possesso di lui o del fatto che abbia imparato a resistere a quella cosa? I dubbi in effetti sono ancora tanti, ma ci aspetta ancora un capitolo da leggere per risolvere tutte le questioni, e siamo pronte ad affrontarlo insieme.

Libri consigliati: Illuminae. File 1. Cavie.