La città dell’assedio – Luca Buggio

Torino è la città dell’assedio. Estate 1706: il Ducato di Savoia vive la stagione più drammatica della guerra contro la Francia del Re Sole. Tutte le piazzeforti sono cadute, Torino resiste nella morsa di un assedio sanguinoso e un cadavere orrendamente mutilato, all’ombra del Santuario della Consolata, potrebbe far dubitare i torinesi della protezione di Dio.

A Gustìn, fidata spia del Duca, viene chiesto di usare la razionalità di cui va fiero per smentire le superstizioni e trovare un colpevole in carne e ossa. Indagando tra gli angoli più bui di Torino, Gustìn si avvicina a segreti che vanno oltre ogni sua immaginazione. Laura, giovane saponaia di Borgo Dora, conosce parte di questi segreti, eppure non riesce a ricordarli.

Consapevole dei misteri celati dietro le case e i vicoli della città, Laura cerca di sopravvivere in questa città di assedio francese. Entrambi arriveranno a sfiorare il cuore più profondo e misterioso di Torino, popolato da creature terrificanti, crudeli, misericordiose. E scopriranno che, forse, i misteri che nasconde la città, sono ancora più grandi di quello che pensavano.

Raggiunsero la città poco dopo l’alba, costeggiando il Po lungo la sponda controllata dagli uomini del Duca. Le tende degli accampamenti e le uniformi blu dei francesi spiccavano nell’ansa della Dora che un tempo ospitava il Parco del Viboccone: dei folti boschi rimanevano schiere di tronchi mozzati che sembravano gli aculei di un enorme porcospino. Il fumo nero e denso delle bombe che scoppiavano in aria, e il frastuono dei cannoni, dava l’impressione che sulla Cittadella si fosse abbattuto un violento temporale; numerosi incendi si alzavano anche da dietro le mura, tra i tetti dei palazzi e le guglie delle chiese.

Commento di La città dell’assedio:

Vi sembrerà strano o assurdo, ma prima di questa trilogia il genere storico lo ripudiavo un po’ pensando che sarebbe stato troppo noioso per poter finire un libro. La città delle streghe e La città dell’assedio mi hanno fatto cambiare idea completamente.

Ho iniziato il primo libro di questa trilogia curiosa del fatto che come protagonista della narrazione ci fosse la Torino del 1700: i vecchi palazzi, le vecchie usanze, le vecchie strade e soprattutto le vecchie dicerie sulle streghe di Torino. Mi sono innamorata letteralmente di quel mondo che non ho mai vissuto e la bravura dell’autore nell’usare le giuste parole e le giuste descrizioni mi hanno fatto rivivere momenti ed episodi che non troverò mai nella mia memoria.

Grazie a Luca ho scoperto una vera e propria passione per la vecchia Torino e per tutti i libri che ne parlano. Dopo anni di studio è diventato un maestro nello scrivere di quei luoghi, gli stessi che vivo io ora ogni giorno, ma che ora trasudano di storia. Le sue descrizioni ci portano indietro di più di 300 anni e ci trasporta davvero davanti ai vecchi castelli, non in disuso, e davanti a persone vestite di redingote e parrucche. Ci credereste mai? Per me i suoi libri sono stati una vera macchina del tempo.

I personaggi principali sono Laura: giovane ragazza che arriva dalla Francia e vogliosa di ricrearsi una nuova vita. Ne ha passate davvero tante, dalla morte della madre, al tradimento del loro manovale che ha rubato loro tutto ciò che poteva e alla malattia del padre che lo ha reso mezzo invalido. Ora solo con le sue forze Laura cerca di portare avanti una vita quasi normale da ragazza. Non senza le giuste peripezie del caso, da un giovanotto che la vuole a tutti i costi, ai disguidi dell’essere una donna nel 1700. E Augusto, chiamato da tutti Gustin, uomo tormentato dal suo passato che cerca di redimere la sua vita aiutando il conte Gropello nelle sue faccende.

Nell’aria risuonavano le voci dei torinesi, spezzate ogni tanto dagli echi delle cannonate. Le massaie appendevano i panni ai balconi e alle finestre, i garzoni percorrevano le strade con i sacchi sulle spalle, i bambini giocavano alla guerra. Nella piazzetta della Consolata, all’ombra del campanile, si vendevano crocifissi, rosari e immagini sacre. C’era qualcuno che grazie alla guerra faceva affari d’oro, notò Gustin: dietro le bancarelle, infatti, c’erano i monaci. Quell’immagine gli diede il voltastomaco.

In questo capitolo della trilogia vengono posti al centro dell’attenzione proprio i nostri protagonisti preferiti fino al tanto atteso e agognato incontro. Quel momento, ve lo giuro, sarà davvero uno spettacolo di emozioni. Tutto ciò contornato dall’assedio che trova Torino contro la Francia e da tutto ciò che non consegue, attacchi, bombe, agguati, soldati, paura e morti. Una vera e propria città sotto assedio all’interno del quale le vite cercano di andare avanti come possono.

Come potrà finire tutto ciò? Scopritelo iniziando a leggere questa saga stupenda! Puoi Comprare qui La città delle streghe.