La ragazza del treno – Paula Hawkins

A Rachel rimane solo una cosa che le da conforta: il bere fino a stordirsi del tutto e poter dimenticare. Il fatto di non poter avere figli l’ha mandata in depressione e l’ha fatta diventare un alcolista fino a rovinare per sempre il suo matrimonio. Ora non le rimane che il suo lavoro e l’alcool.

Così ogni mattina ed ogni sera quando prende il treno per arrivare a Londra, si mette a fantasticare su quella coppia che abita nella villa di fronte alle rotaie dove il treno si ferma allo stop. Jess e Jason sono una vera coppia felice: lei è un’artista e lui un tecnico informatico e ogni mattina fanno colazione sul terrazzino di casa loro (casa che si trova a qualche passo di distanza da dove lei abitava con l’ex marito e da dove adesso lui, Tom, abita con la nuova moglie Anna e la figlia piccola Evie).

Un giorno però Rahcel, passando con il treno, vede Jess mentre bacia un altro uomo e il suo rammarico diventa troppo grande. Ma il peggio non è ancora arrivato. Jess scompare nel nulla senza lasciare traccia di sé e le accuse ricadono subito sul marito, Scott (Jason). Rachel, però, ne è certa: non può essere stato il marito che amava così tanto la sua Megan (Jess). Così Rach si reca alla polizia per raccontare tutto ciò che sa, ma la polizia non le creda; lei in fondo è una vecchia ubriacona pazza che ancora molesta il suo ex marito per convincerlo a tornare con lei, come potrebbe essere attendibile una sua dichiarazione. Non le resta che cercare di contattare direttamente Scott, incontrarlo e raccontargli che l’assassino è sicuramente l’uomo con la quale sua moglie lo tradiva.

Ma questa notizia sconvolge Scott, come si poteva immaginare, tanto da farlo andare fuori di testa e far cambiare a Rachel l’opinione che aveva di lui. Forse è davvero stato Scott ad ammazzare sua moglie per pura gelosia?

Ovviamente le cose si complicano quando, con l’aiuto di uno psicologo, Rachel inizia a fare luci su quei momenti che l’hanno sempre tormentata, poiché ogni volta che si ubriacava, diventava violenta, aggressiva e ingestibile, ma la mattina poi dimenticava tutto. Nessuno però riesce a capire come stanno le cose, nemmeno la polizia e la tragedia di Megan rimane un mistero. Fino a quando…

“Come ho fatto a cadere così in basso? Mi chiedo quando sia iniziato il mio declino e in quale punto avrei potuto invertire la tendenza. Quando ho preso la strada sbagliata? Non è stato quando ho incontrato Tom, perché lui mi ha salvata dal mio dolore per la morte di papà, E neanche quando ci siamo sposati, sette anni fa: era un giorno di maggio, faceva freddo e noi eravamo spensierati ed ebbri di felicità. Io ero soddisfatta, mi sentivo realizzata, guadagnavo bene. Non è stato neppure quando abbiamo traslocato al civico 23: mai avrei pensato di ritrovarmi a vivere in una casa così bella e grande, a soli ventisei anni. […] Dev’essere stato allora, è stato quello il momento in cui le cose hanno iniziato ad andare male: quando ho cominciato a pensare a noi non come una coppia, ma come una famiglia.”

Commento:

Vorrei far partire il mio commento con delle sincere scuse. Ho provato a rileggere più volte ciò che aveva scritto come presentazione e trama del libro e sembra tutto molto confuso. A mia discolpa vorrei però dire che la trama è davvero molto intricata e nel mezzo vengono contemplati molti personaggi che c’entrano o meno con il racconto della storia. Ho cercato quindi di riassumere, mettendo in risalto ciò che centrava davvero con la storia e di lasciare in secondo piano cosa poteva essere dimenticato almeno ad una prima lettura. Spero comunque che sia risultata un pochino chiara la storia.

La lettura di questo libro è stata davvero strana. All’inizio, è stato un po’ lento: l’autore si è soffermato molto a raccontare e a descrivere la storia e il passato di Rachel, che è la protagonista. Tantomeno la parte centrale, che dopo aver raccontato la scomparsa di Megan, ci ha portati subito nella direzione più ovvia di pensiero. E’ stato strabiliante, arrivati a un centinaio di pagine dalla fine, capire che l’autore ci aveva fatto credere esattamente quello che voleva lui e che alla fine si sia rivelata tutta soltanto una bugia e il finale è stato davvero qualcosa di inaspettato sotto tutti i punti di vista.

La scrittura del racconto, poi, mi è piaciuta particolarmente perché molto fluida e semplice,  e le descrizioni sono state chiare e facili da immaginare nella propria mente perché ricche dei dettagli giusti. Anche se, da come era partito il libro non l’avrei mai detto, per gli amanti dei thriller questo potrebbe risultare un libro molto ma molto piacevole. Quindi stra-consigliato e fate attenzione ai vostri vicini di casa, che magari ogni tanto buttano l’occhio alla finestra per spiarvi un po’!

Buona lettura a tutte/i voi!