La scrittrice del mistero – Alice Basso

Per Vani fare la ghostwriter è il lavoro ideale. E’ lei la nostra scrittrice del mistero. Non solo perché così può scrivere nel chiuso della sua casa, in compagnia dei libri e lontano dal resto dell’umanità per la quale non ha una grande simpatia. Ma soprattutto perché può sfruttare al meglio il suo dono di capire al volo le persone, di emulare i loro gesti, di anticipare i loro pensieri, di ricreare perfettamente il loro stile di scrittura. Una empatia innata che il suo datore di lavoro sa come sfruttare al meglio.

Lui sa che solo Vani è in grado di mettersi nei panni di uno dei più famosi autori viventi di thriller del mondo. E non importa se le chiede di scrivere una storia che nulla ha a che fare con i padri del genere giallo che lei adora da Dashiell Hammett a Ian Fleming passando per Patricia Highsmith. Vani è comunque la migliore. Tanto che la polizia si è accorta delle sue doti intuitive e le ha chiesto di collaborare.

E non con un commissario qualsiasi, bensì Berganza la copia vivente dei protagonisti di Raymond Chandler: impermeabile beige e sigaretta sempre in bocca. Sono mesi ormai che i due fanno indagini a braccetto. Ma tra un interrogatorio e l’altro, tra un colpo di genio di Vani e l’altro qualcosa di più profondo li unisce.

E ora non ci sono più scuse, non ci sono più ostacoli: l’amore può trionfare. O in qualunque modo Vani voglia chiamare quei crampi allo stomaco che sente ogni volta che sono insieme. Eppure la vita di una ghostwriter non ha nulla a che fare con un romanzo rosa, l’happy ending va conquistato, agognato, sospirato. Perché il nuovo caso su cui Vani si trova a lavorare è molto più personale di altri: qualcuno minaccia di morte Riccardo, il suo ex fidanzato. Andare oltre il suo astio per aiutarlo è difficile e proteggere la sua nuova relazione lo è ancora di più. Vani sta per scoprire che la mente umana ha abissi oscuri e che può tessere trame più ordite del più bravo degli scrittori.

Decide per me il mio telefono, che vibra di nuovo. E sei. << Okay, ora basta.>> Stavolta seguo il consiglio e accetto la chiamata. <<Riccardo, un indovinello facile facile:se una persona non ti risponde per cinque volte di fila, cosa potrà mai significare? Sono a cena. Fuori, se hai orecchie per intendere. Quindi non ti…>> <<Lo so>>, dice la voce di Riccardo. E poi aggiunge un paio di parole che mi inducono a chiudere la bocca di colpo, sbarrare gli occhi, e rivolgere uno sguardo surreale al commissario, che mi osserva sempre più curioso. Gli porgo il telefono. <<Vuole te.>>

Commento di La scrittrice del mistero:

Buongiorno a tutti readers cari, come state? Eccoci qui ad un altro appuntamento della rubrica “Tu leggi? Io scelgo!” creata dalle bravissime blogger Rosaria e Chiara. Questo mese il mio compito era quello di scegliere dal blog dalla lista dei libri di Ludovica del Blog La lettrice sulle nuvole. Quale notizia più bella nel vedere che avrei potuto continuare la serie iniziata, oltretutto nei giorni successivi all’uscita dell’ultimo libro della serie.

Potrò leggerli a distanza di poco tempo e poi dare un ultimo saluto alla nostra amatissima ghostwriter Vani!

Avete mai letto questa ed iniziato questa serie? Allora un piccolo avvertimento, se lo farete entrerete in un tunnel nella quale non riuscirete mai più ad uscirne a meno che non vogliate leggere interamente questa serie di 5 libri. Fatelo! E’ assolutamente consigliato entrare in questo tunnel.

  1. L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome
  2. Scrivere è un mestiere pericoloso
  3. Non ditelo allo scrittore

Vani è la ragazza che tutte noi vorremo essere: intelligente da fare paura, con un lavoro strepitoso (ma che ha le sue grandi pecche e le sue grandi rotture, come direbbe Vani) e, la cosa più bella e che adoro fra tutte, può permettersi di dire al suo titolare quello che più le passa per la testa. Anche se vessato di continuo dalla nostra Vani, Enrico, il titolare, è buono in fondo e vuole davvero bene a Vani. Forse in questo capitolo si vede più che mai, e dal non sopportarlo nei libri antecedenti, sono arrivata alla fine di quest’ultimo che l’avrei abbracciato e baciato! Grande Enrico per la grande dimostrazione di cuore.

Ma adesso cosa ne sarà di tutti loro? Mannaggia, dal quarto al quinto capitolo proprio non si può prendere fiato. Non vedo già l’ora di iniziarlo.

In questo capitolo Vani verrà chiamata per scrivere libri gialli, thriller, o almeno questi viene definito da Enrico: una vera è propria scrittrice del mistero questa volta, che riuscirà, in modo molto versatile, ad entrare nella testa dell’autore e ad eseguire le sue assurde richieste. Come sempre d’altronde.

Trenta metri dopo, da dietro l’angolo di uno dei palazzi storici che caratterizzano il quartiere di Riccardo, vediamo la schiena dell’uomo. Non tanto alto, abbastanza massiccio, gambe leggermente divaricate e braccia conserte. Giacca e pantaloni neri. Dalla giacca sbuca un cappuccio, nero anche quello. A quanto pare, io e lo stalker condividiamo i gusti cromatici in fatto d’abbigliamento. Se lo prendiamo e il commissario me lo fa interrogare, potremmo finire a parlare di shopping.

Vogliamo parlare anche del fatto che in questo capitolo Vani e Barganza (rispettivamente Sarca e capo) e di conseguenza la loro storia sono la parte centrale, e quindi il fulcro del racconto. Finalmente riusciamo a vederli parlare, insieme e a vivere la loro storia come se fosse del tutto normale. Peccato per le interruzioni del caso volute dal loro lavoro. Sarà tutto un caso o del tutto voluto perché fosse protratta la loro felicità?

Sicuramente lo scoprirete leggendo. Sappiate che questa serie e questo libro saranno per voi un misto di risate e di “Wow” e sopratutto di “ma davvero?????”! Non potrete stare senza la nostra Vani, improbabile ma adorabile proprio per la sua improbabilità.

Cosa state aspettando? Io sarei già corsa a leggerlo!

Buone letture strepitose…