La spia di Richelieu – M.G. Sinclair

 

Francia, XVII Secolo. Nato in un villaggio estremamente povero, Sebastian Morra è un nano ed è costretto a crescere in un mondo che non gli appartiene. Ha un cervello sopraffino, eppure tutti si fermano solo al suo aspetto, deridendolo e trattandolo come un abominio. La sua vita sembra segnata, ma grazie alla sua intelligenza e alla sua caparbietà riesce ad arrivare fino a Parigi, per diventare un giullare alla corte reale.

Qui conoscerà un mondo totalmente diverso da quello a cui era abituato, un mondo fatto di ricchezze ma anche di terribili intrighi e segreti. Con i nemici che avanzano da tutte le parti e la salute del Cardinale Richelieu compromessa, il regno di Luigi XIII sembra avere i giorni contati. In maniera del tutto inaspettata Sebastian entrerà nella cerchia degli uomini più fidati del Cardinale, scoprendo che potrebbe essere l’unico ad avere le abilità giuste per salvare la Francia dai suoi nemici più letali.

Grazie alla sua astuzia e alla sua sfrontatezza riuscirà a dimostrare al mondo intero che, nonostante la sua statura, la sua grandezza è ineguagliabile.

Era il 5 giugno e Sebastian aveva ventiquattro anni. Era diventato un uomo, o almeno quel tanto di uomo che avrebbe potuto mai essere. La barba era ormai abbastanza fitta da coprire il mento sfuggente e finalmente riusciva a guardarsi allo specchio senza provare disgusto. In effetti, dal collo in su, appariva quasi normale. I capelli scompigliati e gli occhi neri gli conferivano un’aria da intellettuale, compensata da un simpatico naso a patata. Aveva un aspetto eccentrico, il volto così serio su una corporatura minuta. Ma eccentrico era già molto meglio rispetto a grottesco.

Commento:

Buongiorno readers, eccoci qui con un nuovo appuntamento dei nostri Review Party. Oggi con i blog Niente di personale, La lettrice sulle nuvole, Letture a pois e Libri al caffè vogliamo presentarvi un grande romanzo storico ambientato nella Francia del 1600.

La storia che viene raccontata è molto curiosa: in un’epoca dove pregiudizi e apparenza sono all’ordine del giorno, come potrà mai emergere un nano molto intelligente ed astuto? Ed è proprio Sebastian il protagonista di questa storia; nato da una famiglia umile e per di più con una malformazione genetica che lo vedrà rimanere piccolo di corporatura e statura ma con un cervello molto sviluppato rispetto alla norma. Con mezzi e stratagemmi dalla Normandia, riuscirà a spostarsi e ad arrivare a Parigi. In un primo momento dovrà vivere come un mendicante, ma con la giusta astuzia riuscirà a far breccia nello spirito di un duca ed ad entrare a corte per lavorare come giullare.

Proprio al castello e al servizio del re, incontrerà Richelieu, cardinale dell’epoca noto per aver affiancato le decisione del re Luigi XIII, che lo renderà conosciuto in seguito come una delle spie più importanti. Nel periodo che vede Francia e Spagna lottare per il potere, Sebastian Morra diventerà un’importante figura nella risoluzione dei tradimenti e sotterfugi che giravano attorno alla figura del re. Infatti, chi mai avrebbe potuto sospettare che un piccolo uomo di famiglia umile, così insignificante, lavorasse come spia al servizio del cardinale?

Il romanzo è davvero molto bello, la sua scrittura è semplice e lineare e la linea temporale che viene creata per raccontare la storia di Sebastian, e quindi di tutti i personaggi con cui entra in contatto, è chiara e di facile intuizione. Si riesce a seguire la trama del libro entrando sia in empatia con i protagonisti, sia capendo bene cosa sta succedendo in Francia in quel momento e quindi a capirne il contesto. Tutto viene spiegato e descritto nei dettagli facendo sì che la parte storica del racconto non risulti pesante, ma un chiaro filo conduttore che porterà a capire anche i caratteri dei personaggi.

Se all’inizio provavo una sorta di antipatia per quella che è la figura di Richelieu, alla fine è stato uno dei personaggi che più mi sono piaciuti. I suoi doveri ed i suoi compiti lo rendono freddo nelle relazioni umane. Ma si capisce con il passare del tempo che la sua è tutta una farsa. Al contrario è un personaggio molto giusto e compassionevole che ha preso a cuore nel tempo bambini che hanno avuto una vita non troppo fortunata e lo stesso Sebastian.

Ho adorato Sebastian in tutto il suo percorso per la grinta che ha tenuto e per il fatto che, nemmeno davanti alle grandi cariche dello stato, abbia mai abbassato la testa e si sia arreso. Possa la sua tenacia essere di ispirazione per tutti.

I personaggi che proprio non ho sopportato invece sono stati il marchese Cinq-Mars, uomo viziato ed arrogante e Maria di Chevreuse, donna altezzosa e subdola. Ovviamente poi il corso della storia a reso giustizia a quelli che sono valori giusti come lealtà, fedeltà e sopratutto verità.

Un messo del Cardinale era giunto per discutere “una questione di una certa importanza”. Dopo breve considerazione, disse al servitore di lasciarlo passare. Si aspettava un emissario risplendente nella sua livrea ricamata e dal carattere altrettanto incolore di quello del suo signore. Perciò rimase esterrefatta alla vista del nano barbuto e arcigno che, ancora impolverato dalla strada, si inchinò presentandosi in una buffa parodia dell’etichetta. Sebastian non aveva mai visto la Regina da vicino, negli unici ricordi che aveva di lei era sempre ad una certa distanza.

Un libro che assolutamente consiglio. Si è vero, è facile parlare per me che mi sono appassionata agli storici, ma vi posso assicurare che la scrittura ha reso molto leggera la parte storica rendendola un piacevole contorno alla narrazione di questo personaggio molto interessante: la spia.

Io se fossi in voi farei subito un tentativo.

Buone letture Readers!!

Ringrazio La Corte Editore per la copia omaggio.