La vedova – Fiona Barton

Vi siete mai chiesti cosa può passare nella mente di un assassino? Com’è può essere stata la sua vita comune prima di arrivare a commettere un orrore così? E se vi dicessi che quell’assassino ha abusato della sua piccola vittima prima di ucciderla?

Jean e Glen Taylor sono una coppia di giovani sposini tormentati dalla vita quotidiana di tutti i giorni: lavoro per lui, e badare alla casa per lei. Quando un giorno un fatto terribile inizierà a perseguitare entrambi in modi diversi. In un quartiere non molto lontano dal loro una piccola bambina di soli 3 anni scompare nel nulla senza lasciare traccia di se.

Glen viene interrogato come possibile sospettato della scomparsa della bimba, poiché per puro caso il giorno della scomparsa di Bella lui si trovava in quel luogo per una consegna di lavoro, ma con il passare del tempo tutti gli indizi sembrano portare a lui come unico sospettato e quindi come colpevole.

Jean invece è perseguitata dall’idea che lei non potrà mai avere un bambino a causa dell’infertilità di suo marito e quella donna è riuscita a farsi portare via il bene più prezioso che esista. Ma davvero suo marito può essere arrivato a tanto? Glen è davvero l’uomo che pensava di aver sposato o un’altra personalità si trovava nascosta in lui?

“E’ stato allora che ha smesso di sentirsi in colpa perché era sterile e ha cominciato a dire che in realtà eravamo fortunati, perché se non altro io avevo lui,e lui me. Io cercavo di sentirmi fortunata, ma non ci riuscivo. Però nella fortuna ci credo, da sempre. Mi piace pensare che la vita delle persone possa cambiare in un attimo. Come quelli che vincono al lotto o a Chi vuol essere milionario?: prima sei una donna come tante, e un minuto dopo, zac! sei ricca. Ogni settimana compro un biglietto della lotteria, e sono capace di passare una mattina intera a fantasticare su cosa farei se vincessi. In effetti lo so già, cosa farei: mi comprerei una grande casa in riva al mare – un posto pieno di sole, magari all’estero – e adotterei degli orfanelli.”

Commento:

E’ un libro molto particolare: raramente mi capita di leggere la storia narrata passo dopo passo ma da più persone che raccontano fatti da punti di vista diversi e tutto ciò risulta molto interessante.

La scrittura è semplice da leggere e le descrizioni rimangono facilmente in testa, questo fa si che il libro risulti molto scorrevole e si possa leggere in modo abbastanza veloce. La storia poi, se pur può risultare un argomento pesante, è davvero originale e quindi da premiare.

Un paio di cose non mi sono piaciute particolarmente: in primo luogo i personaggi ( a parte Jean e Glen che sono i protagonisti) non vengono quasi mai descritti e non si può capire chi siano realmente, il loro carattere e ciò rende difficile potersi immedesimare in loro.

In secondo luogo la storia è molto lineare. Più che un thriller con suspance e momenti di tensione a me sembra una semplice ricostruzione dei fatti da parte dell’ispettore con l’aiuto della giornalista.

Non c’è all’interno del racconto nessun alto e basso che tenga i nostri sensi all’erta; nessun colpo di scena che possa farci ridestare un po’ e cambiare idea sull’identità dell’assassino. Mi aspettavo davvero che nelle ultime pagine si scoprisse che ciò che si era creduto vero fino a quel momento fosse in realtà un enorme bugia. E invece no.

Mi spiace perché la storia dietro era davvero bella, ma forse l’avrei sviluppata in modo diverso.

Buona lettura a tutte/i voi!