Nella terra della nuvola bianca – Sarah Lark

Helen e Gwyneira ancora non si conoscono. Il loro passato è molto diverso e il loro futuro ancora incerto lo è ancora di più. Helen in Inghilterra fa l’educatrice presso una buona famiglia dell’alta società ma pensa spesso al giorno in cui potrà avere una famiglia tutta sua. La sua opportunità nasce un giorno per caso quando le si presenta l’occasione di poter andare a conoscere un uomo in cerca di moglie che ha provato a cercare fortuna in Nuova Zelanda.

Gwyn, d’altro canto, si occupa da sempre di aiutare il padre nella cura del gregge, nella tosatura e nella vendita di lana molto pregiata; anche lei è in età da marito, ma nessuno dei contendenti londinesi le sembra all’altezza. Perché non provare a buttarsi in una nuova avventura? Partire per la Nuova Zelanda per andare a conoscere il figlio di un certo Gerald Warden magnate della lana.

E’ proprio le vite delle due giovani si incontreranno per non separarsi più: sulla Dublin. La nuova vita in Nuova Zelanda sarà un susseguirsi di avventure per entrambe: per Helen la scoperta del marito diverso che si aspetta e della sua stessa vita diversa ma l’arrivo di un piccolo cucciolo d’uomo a donarle felicità; per Gwyn le poche soddisfazioni in amore e la pressione del suocero ad avere in fretta un erede.

“Gwyneira aveva il compito di far diventare le ragazze maori perfette cameriere, ma non ne era all’altezza. Si ricordò che Dorothy, Elizabeth e Daphne vivevano nei dintorni e così Mrs. Godewine mise volentieri Elizabeth a disposizione e i Candler, che erano comunque invitati, portarono Dorothy. Di Daphne invece non si ebbero notizie. Gerald non aveva idea di dove fosse la fattoria di Morrison e quindi non c’era speranza di entrare in contatto con la ragazza. Gwyneira pensò ad Helen: lei forse poteva avere notizie della sua allieva, ma le due amiche non si erano più potute vedere.”

Commento:

Un bellissimo libro: pieno di avventure straordinarie in una nuova terra sconosciuta a molti, mistero e intrighi che rendono la trama sempre scorrevole e molto piacevole. Ci si affeziona subito alle due giovani donne, anche se per quanto mi riguarda mi sono ritrovata molto di più nella descrizione di Gwyneira. Il suo carattere così ribelle, intraprendente e autoritario mi ha ricordato il mio in quasi ogni sfumatura. Peccato che la sua storia non sia del tutto felice, ma in effetti questa la vita.

La nota particolare di questo libro è proprio l’ambientazione. Non è da tutti scegliere un posto così particolare e poco conosciuto come base per un buon libro. Bisogna aver studiato molto bene la storia del luogo e la sua geografia di quegli anni o bisogno averci proprio vissuto.

In effetti l’autrice sotto questo punto era ben preparata: ha lavorato per molti anni come guida turistica ed era perdutamente innamorata di quel luogo e stregata dai suoi paesaggi.

L’unica piccola pecca che ho trovato nel racconto è stato il finale: sembrava un po’ frettoloso, buttato giù per che il libro era da finire ma privo della suspense che ha regnato in tutto il resto del romanzo.

Leggetelo, miei lettori, e fatemi sapere il vostro parere.

Buona lettura a tutte/i voi!