Non ditelo allo scrittore – Alice Basso

Cosa non bisogna dire allo scrittore? Cosa si nasconde dietro a quello che tutti pensano sia un Best Sellers? Vani si ritrova di nuovo immischiata in un caso, ma questa volta non si tratta di un caso di polizia. Il suo primo lavoro, quello di ghostwriter, la trova coinvolta in uno strano mistero da svelare. La casa editrice decide di rimandare in stampa un vecchissimo successo di qualche epoca fa. Ma uno strano mistero si nasconde dietro a quel vecchio manoscritto.

La nuova stagista riesce a trovare le prove che dimostrano che il libro più venduto di tutti i tempi sia stato scritto, invece, da un vecchio professore. Un altro ghostwriter in città? Chi meglio di Vani potrà riuscire a scovarlo dalle tracce lasciate in giro dallo stesso presunto autore?! E chi meglio di lei riuscirà a rendere il personaggio un vero scrittore talentuoso risorto per portare alla luce la verità nascosta?

Nel frattempo con Berganza è tutto un vero casino. Lui è lontano e fugace a causa di un caso molto particolare alla quale sta lavorando. Vani vorrebbe essere coinvolta; il ruolo di aiutante della polizia le piace molto, ma Berganza continua a tenerla lontana dal caso. Ma non dalla sua vita. Vani non sembra afferrare molto bene i sentimenti del commissario, e che novità! Non è mai stata brava nemmeno a capire i suoi di sentimenti.

Ma una cosa è certa! Lei proprio non sopporta le attenzioni del suo ex fidanzato, un noto scrittore che in passato l’aveva conquistata solo per gioco, che in tutti i modi possibili ed immaginabili cerca di conquistarla.

Riuscirà la nostra eroina Vani, alla fine della puntata, a fare una scelta?

“Il mio telefono squilla alle otto in punto di domenica mattina.Nessun telefono dovrebbe mai squillare alle otto in punto di domenica mattina. Nemmeno alle nove, in verità, perché uno, posto che sia sveglio, è ancora assonnato ed è peggio. Nemmeno alle undici, perché alle undici sei nel cuore della mattinata e di sicuro hai una qualche attività in corso dalla quale ti rompe le palle essere disturbato.

Nemmeno dalle dodici alle quindici, perché in quella finestra di tempo uno mangia, e che ne sai tu se uno mangia da piemontese, alle dodici, o da siciliano, alle due e mezza, e nel dubbio se sei una brava persona semplicemente non chiami. Nemmeno alle diciassette, perché vale il discorso delle undici, uno o sta lavorando o facendo qualcosa ed è sicuro che lo secchi. E nemmeno dopo le sette, perché dopo tutta la giornata a lavorare o a fare qualche altra cosa uno vuole essere lasciato in pace.”

Commento:

Come in tutti gli altri episodi di Alice, qui vengono mescolati un po’ di love story, giallo e comicità, tutti insieme per creare una lettura piacevole, divertente e allo stesso tempo rilassante. I suoi libri sono sempre una scoperta nuova. Non si può mai sapere in cosa verrà immischiata Vani.

Nella lettura di questo capitolo sono arrivata alla conclusione che Vani è la personificazione di un mio lato nascosto. Chi non ha mai desiderato poter parlare con strafottenza al proprio capo perché talmente talentuosa da essere necessaria a qualunque costo? Chi non ha mai sognato di far parte di quei casi di polizia strani e curiosi e di essere l’artefice della risoluzione degli stessi? Beh non so voi, ma io sempre.

Ribadisco poi quanto sia spettacolare per me, poter leggere un libro ambientato nella mia città: anche quando non si nominano vie o piazze, immagino che le vicende si trovino esattamente nelle vie dove vivo o che faccio tutti i giorni, e posso immaginare che non sia tutto troppo lontano dalla verità. so per certo che l’ambientazione la conoscerò e la ritroverò nel mio quotidiano.

Davvero, davvero un bellissimo libro, leggero e divertente alla portata di tutti. Ovviamente e super mega consigliato e non vedo l’ora di leggere il seguito.

Buone letture readers!!!