WWW Wednesday

WWW Wednesday #5

Ed ecco qui che tutto ritorna alla normalità, e come farlo se non con la mia rubrica preferita, WWW Wednesday?! Oggi è stata unagiornata particolare piena di emozioni ed una cosa che ho capito molto bene è che se abbiamo una passione, di qualsiasi tipo si tratti, bisogna sempre portarla avanti! Le persone più importatni siamo proprio noi.

E con questa perla diamo il via alle tre domande fatidiche!!!

 

1. Cosa hai appena finito di leggere?

Due libri completamente diversi: il primo, mi dispiace dirlo, ma è stato un agonia finirlo di leggere. L’ho fatto solo perchè non riesco a non portare a termine le cose, ma credo che non vorrò riprovare l’esperienza. Lento e privo di significato! Il secondo al contrario è stato travolgente e non riuscivo a smettere di leggerlo. Intenso ed emozionante.

2. Cosa leggi attualmente?

Finalmente riesco a leggere questi due libri: il primo è la continuazione di una serie particolare e molto avvincente che avevo iniziato molto tempo fa. In effetti un libro un po’ lunghino ma ne è valsa davvero la pena. Il secondo invece, di genere completamente diverso; parla della crescita personale e di una filosofia di vita stupenda, il Buddismo, che ci fa crescere ed essere persone migliori.

3. Cosa leggerai prossimamente?

Il primo è un libro fantasy, genere molto discusso. Questi libri sono quel genere che o tlo ami o lo odi, e io spero tanto di amarlo erchè ho già avuto una brutta esperienza da poco. Ma dalla trama sembra promettere bene. Il secondo invece è il seguito della serie “Le sette sorelle”. Il primo mi ha fatto davvero impazzire e la fine ha fatto si che il secondo sia già subito in lista. Già e non vedo l’ora.

 

E ora tocca a voi. Quali sono le vostre risposte alle tre domande? In quali libri vi siete avventurati in questo periodo?

Fatemi sapere al più presto perchè la curiosità è donna!

 

Non ti muovere

Non ti muovere – Margaret Mazzantini

Timoteo è un semplice marito e un amorevole padre con un lavoro rispettabile: è un medico. Ma un giorno normale, mentre fuori piove, il suo mondo e la sua vita abitudinaria vita cambiano irreparabilmente. Una chiamata lo riporta alla realtà dicendogli che sua figlia è all’ospedale. A causa di un incidente con il suo scooter è finita per terra e ora è stata ricoverata d’urgenza; Angela esce dopo un lunga operazione nella quale tutto è andato bene ma un coma è subentrato e ora non rimane che aspettare che quella ragazzina quindicenne si svegli.

E’ lì che suo padre decide di parlare e raccontarsi e svelarsi a sua figlia per quello che davvero è. Timoteo è un uomo distrutto dentro da un dolore e da un segreto che lo mangiano giorno per giorno. Aveva una vita normale e felice, ma lui ha deciso che tutto questo non gli bastava e ha deciso di intraprendere una relazione carnale con una donna disagiata e pronta a qualsiasi squallore.

Tutto ciò non porta altro che dolore nella vita di questa famiglia, ma niente sembra far desistere questo uomo dal portare alla rovina tutta la sua vita, fino a che quell’incidente fa si che il suo stato d’animo venga fuori proprio con quella parte di se stesso che ha sempre voluto proteggere. Angela.

“Fuori pioveva. Ada ha attraversato il tratto di impiantito esterno che separa il pronto soccorso dal padiglione di medicina generale, le braccia conserte strette nella casacca a mezza manica, i passi silenziosi dentro gli zoccoli di gomma verde. Non ha preso l’ascensore per salire in chirurgia, è salita a piedi. Aveva bisogno di muoversi, di fare qualcosa. La conosco da venticinque anni. Prima di sposarmi, per un breve periodo, le ho fatto una corte troppo in bilico tra il gioco e la sincerità. Ha spalancato la porta. Nel salotto dei medici c’era un infermiere che stava portando via le tazze del caffè. Ha preso dei contenitori una cuffia e una mascherina, se li è infilati in fretta, poi è entrata.”

Commento:

Avete mai provato quella sensazione di disprezzo e di disgusto per una persona o una situazione, tanto da volerla evitare come il male peggior? Questa è stata la sensazione principale mentre leggevo tutto il libro. Leggere di un uomo inetto che si fa sopraffare dalla propria crisi di mezza età senza saper controllare il suo istinto protagonista di una vicenda assurda e circondato da persone che non merita. Timo, l’inetto, sposato con una donna bella e di successo, ha tutto quello che si potrebbe chiedere dalla vita; ma lui no preferisce innamorarsi di una donna che ha stuprato in casa di lei mentre quest’ultima gli forniva aiuto. E tutte le volte che decide di dire tutto alla moglie e lasciarla per stare con la sua amante, ci ripensa e ritorna sui suoi passi.

Inetto, senza coraggio e bugiardo. Sua figlia ha un incidente e mentre la operano lui pensa a raccontarle tutta la sua inettitudine ma tanto sappiamo tutti che non avrà mai il coraggio di farlo. Quindi tutto il libro si concentra sulla sua inutile storia e l’operazione di sopravvivenza di sua figlia passa in secondo piano.
Assolutamente non consigliato! Anche se il numero di pagine sono poche sarebbe comunque tempo sprecato, che potremmo togliere a libri più decenti.
Orientatevi su letture migliori perché peggio di questa per ora non ne ho trovate.

Buone altre letture a tutte/i voi!

 

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Le sette sorelle

Le sette sorelle – Lucinda Riley

Su una piccola isola sul lago di Ginevra vivevano sette sorelle e un padre che durante la sua vita e i suoi viaggi aveva adottato ognuno di loro da una parte diversa del mondo e aveva dato loro i nomi della costellazione delle pleiadi. Maia, la più grande e la prima bimba ad essere stata adottata abita ancora ad Atlantis, ma si trova a Londra, da un’amica, quando riceve la chiamata della governante della villa che la avverte che Pa’ Salt è morto.

Tutte e sette le sorelle si ritrovano alla fine sull’isola e vengono a scoprire che il loro padre ha deciso di non farsi seppellire ma di essere abbandonato in mezzo al mare prima che le sue figlie arrivassero all’isola. Ma le sorprese non sono finite: ad ognuna di loro viene consegnata una busta con all’interno una lettera di Pa’ Salt ed un oggetto che appartiene al loro arrivo sull’isola e quindi al loro passato. Tutto ciò viene collegato con una sfera armillare che ha inciso sugli anelli le coordinate dei luoghi di nascita delle sette sorelle.

Maia la più bella ma anche la più solitaria sarà la prima a voler scoprire da dove proviene e a partire per la volta del Brasile. Insieme al suo amico Floriano, per la quale traduce i suoi scritti, scoprirà chi è la sua vera famiglia e non solo.

“Mi salutò con un cenno della mano e ripartì. Salii in camera e appesi fuori dalla porta il cartello NON DISTURBARE; mi misi a sedere sul letto e tirai fuori l’involucro. Dentro c’era un plico di lettere tenute insieme da un nastro. Sciolsi il nodo e presi in mano la busta in cima alla pila; era stata aperta accuratamente con un tagliacarte. Vidi che tutte le lettere erano indirizzate a una certa “Senhorita Loen Fagundes”. Estrassi con cura la fragile carta velina. Era datata Parigi, 30 marzo 1928. Controllai anche le lettere successive, e notai che non erano in ordine cronologico: alcune erano datata 1927 e indirizzate a Loen Fagundes, ma a un recapito diverso in Brasile. Erano tutte firmate “Izabela”; forse, la mia bisnonna…”

Commento:

Quando ho iniziato questo magico libro, devo essere sincera, non gli avevo dato due lire. L’inizio mi sembrava lento non avvincente e il carattere di Maia non mi prendeva per nulla, anche perché completamente l’opposto del mio. Dove potevo trovare un qualcosa alla quale legarmi?

Sono contenta di dire adesso, che il mio parere era completamente sbagliato e ovviamente ora è completamente diverso.

La storia è molto studiata ed è davvero particolare e travolgente. Il carattere di Maia, sono ancora convinta che sia l’opposto del mio, ma la sua curiosità che la porta a scoprire la storia della sua famiglia e tutto il suo passato è quello che proprio cercavo, in quanto sono una persona molto curiosa anche io e, come lei, amo i libri (anche se lei li traduce e io non ne sono capace ahahahah).

Stupisce anche molto il fatto che un territorio così particolare come il Brasile ed in particolare la città di Rio, sia stato descritto in modo così dettagliato, quasi come se l’autrice fosse vissuta lì per un bel periodo e non solo magari per una breve vacanza. Molto curiosa anche la storia intorno alla statua del Cristo che fa proprio venire voglia di andare a curiosare per sapere qual’è la verità.

E per non parlare del finale!!! Un tocco di classe davvero.

Sono davvero contenta di aver cambiato idea e non vedo l’ora di continuare la serie.

Super consigliato!

Buona lettura a tutte/i noi!

 

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Ogni giorno ha il suo male

Ogni giorno ha il suo male – Antonio Fusco

Tutto ciò che facciamo, ogni nostra parola, ogni nostro gesto, porterà ad uno sviluppo della nostra storia e di quelle delle persone che ci circondano. Ma se fosse così, siamo noi a costruire ciò che nel mondo accade di male? E’ colpa di un sorriso mancato o di un grazie non detto se la normalità delle cose degenera in pazzia?

Il commissario Casabona si ritrova davanti alla scena raccapricciante di un omicidio. Una donna nuda, con solo le mutandine addosso, viene ritrovata morta in una posizione innaturale e con il volto e le mani bruciate da un acido che ha reso irriconoscibile la sua persona. Ma non è finita qui: altri omicidi vengono commessi sulla stessa serie del primo e nella stessa città. Viene trovata una donna vestita da angelo con una corona di alloro nella mano e una siringa nascosta sotto le vesti che le iniettava un acido a base di benzene, quello di un trans bruciato in un’auto qualche mese prima e quello di un professore dentro alla vasca della propria abitazione dove, tramite processi chimici, è stata resa resa indecifrabile l’ora del delitto.

La firma che viene trovata è sempre la stessa: una “W”. Cosa vorrà dire tutto questo? Chi potrà mai volere tutto questo male? E a che scopo?

Sarà compito del commissario Casabona trovare una risposta a tutte queste domande. Dovrà trovare l’assassino e capire il suo movente, ma ancora più difficile sarà tenere al sicuro la sua famiglia e rendere innocuo questo essere.

“Quando rientrò ebbe per un attimo la tentazione di non rivelare alla collega la nuova scoperta. Per fare il colpo di scena davanti al questore. Ma quando la vide, seduta alla scrivania del suo ufficio, immersa nelle carte a studiarsi i fascicoli, non se la sentì di farle una carognata del genere. In fondo si stava comportando bene. Aveva tenuto fede al suo impegno di non intromettersi durante la riunione. Se n’era stata in silenzio ad ascoltare. Anche davanti ai suoi uomini aveva avuto un atteggiamento rispettoso e non invasivo. Gli aveva dato l’impressione di essere una persona intelligente e in gamba dal punto di vista professionale. A questo univa anche una frizzante vitalità.”

Commento:

Wow che libro avvincente! Già dalle prime pagine e dalle prime parole l’autore ha la straordinaria capacità di tenerci incollati allo scritto per continuare a leggere di questo commissario. Questo è il primo di una serie e, come al mio solito, mi sono legata ad una serie che voglio continuare nel tempo.

La storia è molto particolare e molto articolata, si vede che è stato fatto uno studio approfondito sulle tecniche e sui fili che dovevano legare tutta la storia in un’unica trama e questa è una cosa che apprezzo moltissimo quando si parla di libri.

Rispecchia davvero l’impegno e la passione che uno scrittore inserisce nelle sue opere.

Per quanto riguarda il commissario, come si fa a non affezionarsi ad un uomo che fin dal primo momento fa davvero vedere il lato umano delle persone?! Non è solo un personaggio finto creato dalla fantasia e descritto in un libro in modo che diventi tutto ciò che noi idealizziamo di un commissario, ma è davvero un uomo come tutti noi, con pregi, difetti e i problemi di tutti i giorni.

In questo caso però il mio personaggio preferito è la moglie: una donna devota a suo marito, che lo contende con il lavoro sempre presente, ma che con pazienza sa destreggiarsi e sa capire quanto il suo uomo e il suo matrimonio siano importanti. Ha i suoi momenti di debolezza, certo come tutte, ma capisce l’importanza di un matrimonio e dell’amore incondizionato.

In poche parole posso dire che questo libro lo si legge davvero bene perché sembra il racconto vero di un uomo di tutti i giorni.

Non l’avete ancora capito? Questo libro è davvero consigliato!!

Buona lettura a tutte/i voi!

 

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Ben tornata a me!!!

Ben tornata a me, ragazze!!!

Come state ragazze? Passate bene le vostre vacanze?

Le mie purtroppo sono già finite e già mi manca l’aria calma e tranquilla del mare. Voi cosa avete fatto di bello? Mare, montagna o città?

Prima di tutto volevo chiedere scusa per la mia latitanza, purtroppo avendo trovato tempo fa un secondo lavoro, ho dovuto sacrificare un po’ di tempo che prima utilizzavo per fare ciò che amo fare: cioè leggere!

Ora ho ripreso possesso della mia vita e soprattutto del mio tempo libero e quindi sono tornata qui da voi, piena di sorprese e di iniziative a cui dare il via.

Quindi che altro dire?! Si riparte alla grande!!!

Scrivetemi subito qua sotto nei commenti come sono andate le vostre vacanze, dove siete andate di bello e soprattutto quali libri avete portato con voi.

Buone letture!!!

Giacomo Casanova

Giacomo Casanova – Matteo Strukul

Casanova è tornato in città, nella sua Venezia, e nessuno lascia che questo fatto passi in osservato. La sua vita un po’ libertina ed eccentrica ha fatto si, nel corso degli anni, che Giacomo abbia potuto crearsi inimicizie proprio all’interno dei piani alti di Venezia. Casanova incontra una contessa proveniente dall’Austria, Margarethe Von Steinberg, decide di allietare le giornate di Giacomo con una sfida: egli dovrà sedurre ed abbandonare la giovane Francesca Erizzo, piccola rampolla di una delle famiglia ricche di Venezia.

Se Giacomo riuscirà in questa impresa, potrà godersi una notte di meraviglie proprio con la contessa austriaca. Come può un uomo senza alcun ritegno negarsi ad una sfida così avvincente e giocosa? Ovviamente per lui la sfida sarà ancora più difficile poiché tutto ciò dovrà essere fatto senza farsi troppo notare dai piani alti che cercano proprio una scusa per cacciarlo.

Ma Giacomo non ha capito che da ogni parte si guardi, intorno ha solo persone che lo vogliono fuori dai piedi, e proprio questa sfida è stata architettata per un motivo ben preciso. Lui fuori dai piedi darà prestigio a Pietro Garzoni che mire proprio a prendere il posto del Doge con l’aiuto e l’alleanza dell’Austria.

Ma qualcosa va storto e dopo che Giacomo fu imprigionato ai Piombi e la giovane Erizzo murata in un convento, Casanova cambierà le sorti di Venezia.

“Mio caro Casanova, mi amareggia dover constatare che la Vostra lentezza è seconda solo alla vostra superbia. E, quel che è peggio, da più parti mi giunge voce che Vi sareste arreso al più sciocco degli amori. Non vi riconosco più! Basta dunque il volto fresco di una ragazzina per ridurVi allo stato di larva? Poiché è un fatto che da due giorni ormai io attenda buone nuove e invece, lungi dal darmene, Ve ne state nascosto come un ladro fra le calli senza degnarVi di fornirmi neppure il più misero dei ragguagli. Che delusione!”

Commento:

Partirei subito col dirvi che il libro mi è piaciuto un sacco, fin dalle prime righe: la scrittura è davvero stupenda e il modo di raccontare i fatti ti fa entrate subito nella Venezia del 1750. La storia di per sé è molto semplice ma la narrazione dettagliata te la fa rivivere come se fossimo davvero tutti a Venezia mentre avviene il tutto.

E’ stato tutto molto coinvolgente ed appassionante!

Questo libro, in più, mi ha fatto conoscere un personaggio tanto narrato e da sempre sulle bocche di tutti, ma che in realtà non si consce davvero. Avevate mai pensato ad un “Casanova” innamorato? Da sempre il suo personaggio è stato conosciuto come il libertino di turno, ma sapevate quali fossero le sue abilità? Anche se di natura non ricca Casanova ha sempre trovato il modo per sopravvivere con arti chimiche, che gli hanno permesso di raccimolare qualche quattrino e la simpatia delle giovani dame.

C’è stato un personaggio che mi ha colpito di più, in negativo: quello della contessa! Non immaginavo che una donna, soprattutto di quell’epoca, potesse avere un carattere così freddo e manipolatore, tanto da poter rovinare delle vite a caso solo per il suo bisogno di vendetta e per la pianificazione di qualcosa di più grande. In più alla fine viene fuori la sua vera natura di donna calcolatrice e dedita all’egoismo. Che persona odiosa!!!

Il personaggio preferito invece è stato, ovviamente, il Casanova innamorato che ti fa avere una speranza sulla natura di tutti gli uomini (ahahahah!).

E poi Venezia descritti con quelle parole mi hanno fatto venire voglia di tornarci e fare una passeggiata tra le sue calli, ma di sicuro non andrò a visitare “ i Piombi” :P.

Cosa state aspettando, quindi?!

Buona lettura a tutte/i voi!

 

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Le solite sospette

Le solite sospette – John Niven

La vita a Wroxham, nel Dorset, scorreva tranquilla e abitudinaria. Susan, sposata con lo stesso uomo un po’ noioso e con nessuna attitudine in particolare, preparava gli oggetti di scena per il suo gruppo di teatro serale, la sua unica passione e il suo unico svago al di fuori della sua vita normale.

Julie, dopo una vita stupenda fatta di soldi e di lusso, si ritrovava a lavorare come addetta alle pulizie in una casa di cura per quattro soldi a causa di quell’uomo che le aveva portato via tutto.

Jill, una fervente cattolica, pregava ogni giorno che il suo dolce piccolo nipotino potesse sopravvivere a quella malattia che pian piano se lo stava portando via. E Ethel, beh, lei semplicemente continuava a godersi la vita facendo e dicendo tutto ciò che le passava per la testa senza badare a nessuno, ma la vita era stata tanto crudele anche con lei.

Ma quando anche la vita di Susan venne sconvolta e stravolta con la scoperta della morte del marito in circostante ben particolari, allora non restava che un’unica cosa da fare e mettere in atto. Organizzare una rapina in banca, portare tutti quei soldi fuori dall’Inghilterra e vivere di rendita tutta la vita. Peccato che di mezzo ci sia sempre di mezzo la polizia. Ma chi vincerà questa volta?

“ – Tu sei fuori di testa, – disse Julie. – Sul serio, sarà mica così difficile… – Il dolore. Sarà questo. Il trauma a scoppio ritardato. Ti si è fusa la testolina per colpa del dolore e del trauma. – Dai, recuperi una pistola da… da chi ti pare, entri dentro e dici: «Tira fuori quei soldi del cazzo». Mica ci vuole una laurea in Astrofisica -. Adesso Susan stava facendo avanti e indietro. Era sbronza marcia, certo, eppure sembrava molto convinta, come se facesse quasi sul serio.”

Commento:

Adesso fermatevi e provate a immaginare le vostre madri che ad un certo punto spariscono e voi che la sera stessa ve le ritrovate in tv perché ricercate in giro per l’Europa per una rapina in banca. Del tutto surreale. Ma questo libro narra proprio di questo: 4 donne molto diverse che per una ragione o per l’altra decidono di unire le proprie forze per cercare di rapinare una banca e fregare così il sistema che ha cercato di fregarle tempo prima.

Ovviamente è una storia di pura fantascienza: ormai nemmeno più i rapinatori professionisti possono pensare di mettere in atto una rapina a mano “semi”armata nel giro di qualche giorno e di poter sfuggire alla legge. Ma cosa vuole fare il lettore? Molto semplice: divertire! E vi posso giurare che ci è riuscito alla grande. Il libro risulta molto semplice alla lettura e molto scorrevole. Lo si legge davvero in breve tempo (a patto che ne si abbia).

Ma sapete cosa mi ha coinvolto molto di più? I personaggi!

Ovviamente ho la mia preferita: Susan, una nonnina che ha passato tutta la sua vita a sacrificare se stessa e le sue passioni per il bene e per portare avanti la cosa giusta da fare sempre, ma che alla fine viene sempre fregata (e un po’ in lei mi sono immedesimata). Ma credo che la storia non avrebbe avuto senso senza la presenza anche di Ethel, colei che porta il buon umore e le risate lungo tutto il libro, senza Jill, la bigotta di turno che nemmeno si osa a dire parolacce, ma soprattutto senza l’ispettore Boscombe, senza la quale non mi sarei fatta tutte le risate che tenevo dentro grazie al suo essere maldestro e, diciamolo pure, grazie alla sua immensa SFIGA (ahahahahahah).

Riesce a trovarsi sempre nel posto giusto al momento sbagliato, e questo fa molto ridere.

Davvero mai mi sono divertita così tanto durante la lettura di un libro e la fine infatti me la sono mangiata, rinunciando così ad una notte di riposo.

Quindi ragazze ora vi lascio leggere e vado a recuperare ore di sonno.

Buone letture a tutte/i voi!

 

May Monthly Recap ’18

May Monthly recap ’18

Buongiorno a tutte e a tutti, finalmente era arrivato il sole e un po’ di caldo e invece il nostro sogno della primavera a maggio è finito molto velocemente, così com’era arrivato! Ma cosa c’è di meglio di un po’ di pioggia per leggere al calduccio in casa e al coperto?!

Vi devo tra l’altro chiedere scusa: a causa di un piccolo secondo lavoro sto unpochino trascurando voi e la mia piccola creazione de La Biblioteca dei Desideri. Ma non vi preoccupate: la cosa è momentanea e tornerò a sorprendervi con le mie recensioni.

Tra l’altro vi anticipo già che oltre al gioco partito qualche giorno fa, sto pensando di organizzare altri nuovissimi e particolari giochi per coinvolgervi tutti nelle letture sempre di più.

Che cosa siete riusciti a leggere voi questo mese? e come li avete trovati? Spero per voi che siano state letture piacevoli ed entusiasmanti. Le mie, se non siete riusciti a seguirle in questo mese, ve le riassumo tutte qui!

Buone letture a tutte voi e ci rivediamo al prossimo mese con il prossimo Monthly Recap di Giugno.

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Indovina il libro

Indovina il libro!

Buongiorno a tutti miei cari lettori e mie care lettrici,

qua a Torino era spuntato il sole, ma non esaltiamoci troppo visto che tra poco è prevista di nuovo una settimana di pioggia. Ma si sa, un vero lettore non si fa scoraggiare dal tempo e continua a leggere che ci sia il sole o che ci sia pioggia.

Che lettura avete scelto per il mese di giugno? Io ancora non ho scelto e la mia lista, in effetti, si sta allungando sempre di più. Ora sono alle prese con due libri: uno di narrativa ambientato in brasile e un giallo invece che avevo nello scaffale ormai da anni.

Per oggi invece volevo proporvi un piccolo gioco, preso in prestito da un altro blog Niente di personale!

Il gioco si svolgerà in questa maniera: per i prossimi 4 lunedì posterò degli indizi che riguardano un libro in particolare. Ovviamente il vostro compito sarà quello di cercare di indovinare di che libro si tratti.

Le regole poi sono molto semplici; per rimanere attivi nella lista dei possibili vincitori dovrete:

  1. Dovrete commentare questo e tutti gli altri post della rubrica;

  2. Mettere mi piace alla pagina facebook;

  3. Condividerlo sulle vostre pagine faceboook e taggare almeno una persona;

Potrete condividere con tutte noi il titolo che secondo voi è citato dagli indizi o decidere di tenerlo per voi fino alla fine del gioco; potrete inoltre cambiare idea ad ogni indizio ma sappiate che verrà ritenuto valido solo l’ultimo titolo che avrete postato.

Alla fine delle quattro settimane saprete chi è il vincitore/vincitrice di questo gioco, che ovviamente riceverà il libro in regalo. Se il libro dovesse già essere stato acquistato la vincitrice potrà sceglierne uno dello stesso autore come regalo alternativo.

Allora cosa ve ne pare dell’idea? Se volete partecipare non vi resta che commentare e seguire le istruzioni riportare qui sopra.

Ci risentiamo al prossimo articolo di Indovina il Libro!

La festa dei limoni

La festa dei limoni – Marco Braico

Gabriele Longo è un professore di matematica in un liceo e la sua vita è tranquilla e quasi abitudinaria insieme a sua moglie Stefania e a suo figlio Roberto. Lavoro, famiglia e qualche giornata di relax a Mentone e come sempre gli acciacchi che arrivano con l’età. Eppure quel piccolo dolorino al fianco sembrava essere più fastidioso del solito. Appena possibile avrebbe fatto un controllo. Tra compiti di matematica da correggere e un bambino alla quale insegnare il senso della vita, la visita viene fatta ma il responso non è quello che ci si poteva aspettare: nessun accertamento da fare e nessuna guarigione con qualche pillola da prendere. La causa di quel semplice e fastidioso dolorino è una leucemia.

E’ da qui che la sua vita cambierà radicalmente e l’abitudinaria vita da professore sposato cambia notevolmente, diventando il centro delle attenzioni di tutte quelle persone buone che lo hanno sempre circondato. Vivere in ospedale è una cosa difficile, tanto per le cure che inizialmente sembrano ucciderti più della malattia, tanto per le persone che hai accanto che sembrano sparire giorno per giorno. Ma Gabriele è uno tosto e la malattia se la mangia a colazione ed è l’anima della festa in un ospedale che non conosce più il significato della parola speranza.

Ma la forza di sua moglie, dei suoi amici, dei suoi amati studenti e soprattutto di suo figlio sono ciò che gli da forza ogni giorno fino al giorno in cui tutto cambierà di nuovo!

“La vestizione del malato è un’operazione buffa e chissà, per quale motivo, frettolosa. Si deve fare tutto subito, anche perché ci si sente osservati dai compagni di stanza, esperti del ruolo, che non perdono l’occasione per darti suggerimenti sul layout dell’abitacolo e, se ci sta, ci buttano già un embrione di racconto della loro malattia di cui in fondo sono molto orgogliosi, soprattutto se è più grave della tua. «…Eh, la mia è quella mieloide, la peggiore!» mi dice il compagno di destra. Vuole screditare la mia Leucemia linfoide acuta, detta LLA, di cui sono proprietario e a questo punto pure acerrimo difensore. E’ peggio la mia, e che cavolo! Mi vesto velocemente e ricevo altrettanto velocemente il pigiama dispiegato con amore e garbo da Stefania.”

Commento:

Quando ho iniziato a leggere questo libro avevo tanta paura: conosco l’autore ed entrare così nei dettagli di una vita privata è sempre strano. Tutto è reso ancora più difficile dal fatto che la sua, in questo caso, non sia stata una vita semplice, normale e tranquilla. Ma è stata davvero una sorpresa leggere di questo personaggio particolare che riusciva a far ridere tutto l’ospedale nonostante quello che gli stava succedendo.

Mi ha fatto vivere emozioni contrastanti: ero angosciata perché queste cose brutte capitano sempre alle persone migliori e allo stesso tempo ridevo a crepapelle tutto il tempo. Come si può ridere della malattia?

E’ questa la cura identificata da Marco; proprio ridere della malattia e cercare di far ridere tutti, prendere forse anche un po’ in modo esagerato, sotto gamba la malattia lo ha fatto sopravvivere in un luogo cupo e annientato dalla malattia. Il reparto oncologico.

L’insegnamento di questo libro è enorme e forse farebbe bene leggerlo per capire cosa vuol dire avere paura e vincere sulla paura e su tutto, perché si Gabriele non ha vinto solo sulla malattia ma ha vinto sulla VITA!

L’ambientazione del liceo, poi, mi ha fatto immedesimare molto in quello che avveniva nella mia scuola a quell’età e, anche se nessuno di noi fortunatamente, ha dovuto vivere un’esperienza del genere, il legame che si crea per i 5 anni di liceo con i professori è forte tanto da pensare di poter essere noi a sostenere lui nel bisogno e non sempre e solo viceversa.

Un libro bellissimo che meriterebbe di essere letto più e più volte da ognuno di noi.

Cosa state aspettando? Andate subito a comprarlo (anche perché parte del suo ricavato viene donato in beneficenza proprio negli ospedali) e leggetelo seduta stante!

Buona lettura a tutte/i voi!

 

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