Scopri il tuo destino

Scopri il tuo destino – Robin Sharma

Dar Sanderson ha ottenuto tutto dalla vita: soldi e successo e fino a qualche momento prima anche la famiglia che adesso si sta per sgretolare e con lui tutta la sua esistenza. Si sente così perduto da pensare di tentare il suicidio, ma qualcosa lo ferma. Il destino gli farà incontrare sul suo cammino Julian Mantle, ex avvocato di successo che ha deciso di abbandonare tutto per cercare la felicità interiore e trovare se stesso.

Dopo aver affrontato questo percorso da solo, Julian decide di tornare da quelle persone che hanno bisogno del suo aiuto nel capire davvero se stessi e qual’è la strada per la felicità. E’ così che Julian incontra Dar nel suo momento peggiore e grazie ad i suoi insegnamenti, passo dopo passo, l’uomo di successo che era, incentrato sempre e solo suoi soldi, imparerà a mettere se stesso, la sua felicità e quella dei suoi figli, prima dei soldi e a vivere meglio la sua vita.

Dar capire come dare senso alla sua vita e cosa sono davvero le cose importanti: non i soldi e la ricchezza, ma la felicità interiore fatta di piccoli gesti e di serenità.

 

“«Buongiorno, amico, entra pure – disse con slancio. – Stavo ascoltando un po’ di musica. E’ Dave Matthews, Gravedigger. La adoro. Trovo che esprima l’importanza di vivere con pienezza quando ne abbiamo la possibilità. Godersi ogni istante, anche quelli meno allegri. Perché presto la vita avrà fine: prima che ce ne rendiamo conto, finiremo tre metri sotto terra e i piccoli piaceri che davamo per scontati, come sentire la pioggia sul viso, vedere i nostri figli ridere o guardare l’alba, apparterranno al passato. Ascoltami, Dar: di solito le cose a cui diamo più importanza a 20, 30 o 40 anni sono quelle che al termine dei nostri giorni assumono meno valore.”

Commento:

E’ stata davvero una lettura illuminante questo libro. Mi ha fatto capire davvero che per volere arrivare alla fine di una strada, basterebbe solo mettere un piede di fronte all’altro e pian piano camminare. Invece, nel nostro cammino della vita, troppo spesso decidiamo di fermarci sul primo masso che troviamo per riposarci un po’ e alla fin fine su quel masso ci rimaniamo anche troppo, credendo di essere già arrivati a destinazione o di poterci accontentare di quella poca strada percorsa.

La nostra vita va ben oltre al puro e semplice materiale. Se riesci a metabolizzare che dietro ad una grande difficoltà c’è un grande risultato per noi stessi, capisci davvero come vanno affrontate le cose della vita e quei grandi massi che vedevi di fronte a te, diventano dei piccoli sassolini da prendere a calci come gioco.

Questo libro è pieno di grandi insegnamenti da leggere e seguire.

Sono sincera: non sono riuscita a seguire tutte le regole per imparare a stare bene con te stessa. Non riesco a svegliarmi presto, non sono costante nella scrittura di un diario e non sono in grado di ritagliarmi del tempo per fare del bene al prossimo.

Una cosa però l’ho imparata: per riuscire a stare bene nel mondo, devi imparare a stare bene con te stessa. Questo ti porterà di conseguenza a stare bene con le persone che ti circondano. Detto questo:

Buona lettura a tutte/i voi!

 

Posted in Review | Commenti disabilitati su Scopri il tuo destino

La ragazza del treno

La ragazza del treno – Paula Hawkins

A Rachel rimane solo una cosa che le da conforta: il bere fino a stordirsi del tutto e poter dimenticare. Il fatto di non poter avere figli l’ha mandata in depressione e l’ha fatta diventare un alcolista fino a rovinare per sempre il suo matrimonio. Ora non le rimane che il suo lavoro e l’alcool.

Così ogni mattina ed ogni sera quando prende il treno per arrivare a Londra, si mette a fantasticare su quella coppia che abita nella villa di fronte alle rotaie dove il treno si ferma allo stop. Jess e Jason sono una vera coppia felice: lei è un’artista e lui un tecnico informatico e ogni mattina fanno colazione sul terrazzino di casa loro (casa che si trova a qualche passo di distanza da dove lei abitava con l’ex marito e da dove adesso lui, Tom, abita con la nuova moglie Anna e la figlia piccola Evie).

Un giorno però Rahcel, passando con il treno, vede Jess mentre bacia un altro uomo e il suo rammarico diventa troppo grande. Ma il peggio non è ancora arrivato. Jess scompare nel nulla senza lasciare traccia di sé e le accuse ricadono subito sul marito, Scott (Jason). Rachel, però, ne è certa: non può essere stato il marito che amava così tanto la sua Megan (Jess). Così Rach si reca alla polizia per raccontare tutto ciò che sa, ma la polizia non le creda; lei in fondo è una vecchia ubriacona pazza che ancora molesta il suo ex marito per convincerlo a tornare con lei, come potrebbe essere attendibile una sua dichiarazione. Non le resta che cercare di contattare direttamente Scott, incontrarlo e raccontargli che l’assassino è sicuramente l’uomo con la quale sua moglie lo tradiva.

Ma questa notizia sconvolge Scott, come si poteva immaginare, tanto da farlo andare fuori di testa e far cambiare a Rachel l’opinione che aveva di lui. Forse è davvero stato Scott ad ammazzare sua moglie per pura gelosia?

Ovviamente le cose si complicano quando, con l’aiuto di uno psicologo, Rachel inizia a fare luci su quei momenti che l’hanno sempre tormentata, poiché ogni volta che si ubriacava, diventava violenta, aggressiva e ingestibile, ma la mattina poi dimenticava tutto. Nessuno però riesce a capire come stanno le cose, nemmeno la polizia e la tragedia di Megan rimane un mistero. Fino a quando…

“Come ho fatto a cadere così in basso? Mi chiedo quando sia iniziato il mio declino e in quale punto avrei potuto invertire la tendenza. Quando ho preso la strada sbagliata? Non è stato quando ho incontrato Tom, perché lui mi ha salvata dal mio dolore per la morte di papà, E neanche quando ci siamo sposati, sette anni fa: era un giorno di maggio, faceva freddo e noi eravamo spensierati ed ebbri di felicità. Io ero soddisfatta, mi sentivo realizzata, guadagnavo bene. Non è stato neppure quando abbiamo traslocato al civico 23: mai avrei pensato di ritrovarmi a vivere in una casa così bella e grande, a soli ventisei anni. […] Dev’essere stato allora, è stato quello il momento in cui le cose hanno iniziato ad andare male: quando ho cominciato a pensare a noi non come una coppia, ma come una famiglia.”

Commento:

Vorrei far partire il mio commento con delle sincere scuse. Ho provato a rileggere più volte ciò che aveva scritto come presentazione e trama del libro e sembra tutto molto confuso. A mia discolpa vorrei però dire che la trama è davvero molto intricata e nel mezzo vengono contemplati molti personaggi che c’entrano o meno con il racconto della storia. Ho cercato quindi di riassumere, mettendo in risalto ciò che centrava davvero con la storia e di lasciare in secondo piano cosa poteva essere dimenticato almeno ad una prima lettura. Spero comunque che sia risultata un pochino chiara la storia.

La lettura di questo libro è stata davvero strana. All’inizio, è stato un po’ lento: l’autore si è soffermato molto a raccontare e a descrivere la storia e il passato di Rachel, che è la protagonista. Tantomeno la parte centrale, che dopo aver raccontato la scomparsa di Megan, ci ha portati subito nella direzione più ovvia di pensiero. E’ stato strabiliante, arrivati a un centinaio di pagine dalla fine, capire che l’autore ci aveva fatto credere esattamente quello che voleva lui e che alla fine si sia rivelata tutta soltanto una bugia e il finale è stato davvero qualcosa di inaspettato sotto tutti i punti di vista.

La scrittura del racconto, poi, mi è piaciuta particolarmente perché molto fluida e semplice,  e le descrizioni sono state chiare e facili da immaginare nella propria mente perché ricche dei dettagli giusti. Anche se, da come era partito il libro non l’avrei mai detto, per gli amanti dei thriller questo potrebbe risultare un libro molto ma molto piacevole. Quindi stra-consigliato e fate attenzione ai vostri vicini di casa, che magari ogni tanto buttano l’occhio alla finestra per spiarvi un po’!

Buona lettura a tutte/i voi!

 

Posted in Review | Commenti disabilitati su La ragazza del treno

Il mio nome è Sissi

Il mio nome è Sissi – Allison Pataki

Sissi è una giovane duchessa di Baviera, vissuta sempre nella libertà delle sue terre cavalcando e facendo lunghe passeggiate per i boschi. La sua vita, però, cambiò il giorno che i suoi occhi incrociarono quelli di Franz Joseph, imperatore d’Austria, e promesso sposo di sua sorella Helene. Sfidando la sorte, e soprattutto la zia Sophie, i due ragazzi decidono di sposarsi perché si amano follemente e alla fine l’arciduchessa è costretta ad accettare il fatto. Finalmente Sissi è libera di essere felice, o forse no?

In effetti, la vita non è come se la sarebbe immaginata: il suo Franz non ha il tempo di stare con la sua giovane moglie e dedicarle le attenzioni che merita perché una guerra rischia di esplodere in Europa. Elisabeth è costretta tutto il giorno con la zia Sophie che non fa altro che criticarla per i suoi modi, la sua mancanza di educazione e così via. Finalmente Sissi riesce a rimanere incinta e il suo volto si illumina di nuovo per nove mesi, fino a che al momento della nascita non scopre che per usanza alle imperatrici non è permesso educare le proprie figlie.

La felicità di Sissi si spegne ogni giorno sempre di più: Franz è sempre più occupato e sempre più distante anche a causa delle sue molteplici amanti, la zia Sophie è sempre più assillante e Sissi vuole solo fuggire.

Una luce negli occhi, però, le si accende di nuovo in quel fatidico giorno in Ungheria, ma la sua vita è molto più complicata di quello che si crederebbe.

“Era la sua prima notte da imperatrice, la sua prima notte nelle sue stanze imperiali. Si guardò intorno, osservando il letto gigantesco, coperto di cuscini di piume sotto l’immacolato baldacchino di seta: tutto era grande, imponente, lussuoso. Così diverso da Possi, dai divani logori e dalle ceramiche sbeccate. Qui sulle pareti, tappezzate di broccato, si aprivano vetrate altissime che si affacciavano sui giardini imperiali. Il mobilio era lucido e impeccabile, le suppellettili piccoli tesori. Lei aveva sempre l’impressione di stare per rompere qualcosa. Sedie e tavolini erano stati sistemati di fronte alle grandi finestre a bovindo e un armoire gigantesco era stato stipato all’inverosimile di tutti i vestiti che Sissi si era portata con sé, insieme ai tanti abiti nuovi che aveva ricevuto.”

Commento:

Leggere questo libro è stato come fare una doccia fredda in pieno inverno fuori al freddo. Sono nata, vissuta e cresciuta con i film di Ernst Marischka sulla vita di Sissi (per intenderci quelli creati nel 1955 con protagonista Romy Schneider) e la sua storia è stata la più sognata. A partire dagli abiti dell’epoca (si scusate ma sono una mia fissazione) per finire con la sua vita perfetta, piena d’amore, di vitalità e di vittorie vinte con l’arciduchessa che la mettevano sempre in risalto nel popolo. Ovviamente tutti sappiamo che la sua storia, anche dovuta alla condizione delle donne dell’epoca, è completamente diversa, Ma diciamo che è stato bello sognare.

La realtà della sua vita triste e solitaria mi ha colpito molto. Credo che siano molto più da rispettare le donne di una volta, anche se subivano trattamenti inaccettabili dagli uomini. Erano donne con una forza interiore senza pari e questo libro ne è la prova. Anche se alla fine del libro l’amore iniziale da parte di Sissi è esaurito poiché la realtà dei fatti l’ha colpita in pieno volto, dobbiamo dare atto a quella donna che ha sempre cercato di fare la cosa giusta, mettendo sempre i propri bisogni dopo quelli degli altri e del suo popolo.

Il libro è stato straordinario. Cercavo qualcosa che descrivesse bene la sua vita ma romanzandolo un po’ (non mi piacciono troppo i libri puramente storici che si limitano a narrare i fatti). Mi piace leggere di emozioni e sentimenti, di passioni e di rabbia e questo libro è stato uno spettacolo. Un libro di più di 500 pagine letto in pochi giorni. Non riuscivo più a staccarmi da lui, dovevo sapere cosa avrebbe fatto Sissi, come sarebbe uscita dalla solitudine, dalla depressione e dalla tristezza che l’hanno colta in età così giovane solo perché trascinata dall’amore inconsapevole.

Sono una fan di Sissi, è vero, e sono di parte, ma questo libro dev’essere letto punto e basta!

Buona lettura a tutte/i voi!

 

Posted in Review | Commenti disabilitati su Il mio nome è Sissi

Piccole grandi cose

Piccole grandi cose – Jodi Picoult

Ruth Jefferson è una donna nera in un mondo in cui il colore della sua pelle è un problema. La metà delle persone la tiene alla larga e l’altra metà è troppo occupata a far finta di non essere razzista per accorgersi che il loro comportamento abituale invece dimostra il contrario. Ma lei ha passato la vita a cercare di rendere normale il suo mondo, di integrarsi con il mondo dei bianchi e di dimostrare che il suo colore non faceva di lei una persona meno rispettosa. Si è laureata ed è diventata infermiera e dopo vent’anni di carriera pensava di averle già viste e passate di ogni.

Una coppia di skinhead fa si che Ruth venga allontanata dal loro bambino e che per nulla al mondo lei lo possa toccare: loro non gradiscono la gente di colore. Ma Ruth è l’unica in turno quando il bimbo della coppia inizia ad avere una sofferenza cardiaca e a smettere di respirare. E ora cosa fare?

Nonostante le cure fornitegli, il bimbo non riesce a sopravvivere e Ruth viene accusata di omicidio e processata. La ragione è una questione difficile e si trova sempre nel mezzo, o no?! Ruth viene incarcerata e subisce un processo; il suo avvocato Kennedy la mette subito in guardia. Sarà un qualcosa di estenuante ma dovrà dimostrare forza e coraggio. La differenza di colore non dovrà essere menzionata durante il processo, perché le persone non sono ancora in grado di capire cosa vuol dire e l’argomento astioso rischierebbe di compromettere tutto il processo e la sua libertà. Ma Ruth non è mai stata libera è l’unica cosa che chiede è di poter salire sul banco dei testimoni per poter dire la sua verità. Ma qual’è la verità?

“Ho sempre promesso a Edison che, se lavora sodo, e se lo fa bene, riuscirà a conquistarsi il suo posto. Gli ho sempre detto che non siamo impostori; che se lottiamo per qualcosa e finiamo per ottenerlo ce lo siamo meritato. Ma ho tralasciato di dirgli che in qualsiasi momento queste conquiste potrebbero essergli strappate via. Per quanto sembri incredibile, puoi guardarti in uno specchio per tutta la vita e credere di vederti chiaramente. Poi, un giorno, strappi via un confuso, grigio strato di ipocrisia e ti rendi conto di non esserti mai visto sul serio. Faccio fatica a trovare la parola giusta, in questo caso: dire a Edison che la sua reazione era comprensibile, ma che, anche se picchiasse tutti i ragazzi di quella scuola, nel lungo periodo non farebbe nessuna differenza.”

Commento:

L’argomento è davvero molto complicato da leggere e da commentare. Mi sono resa conto di quanto i miei comportamenti nel non far sentire a disagio una persona di colore, al contrario avrebbero potuto metterlo a disagio perché sottoposto ad uno sguardo diverso che poteva sembrare quasi compassione. Siamo sempre stati cresciuti vedendo negli altri prima il colore della loro pelle e poi quello che c’è dentro il loro cuore. Eppure quando siamo bambini a nessuno importa di che colore sia la tua pelle o di quali difetti fisici tu possa avere. Dovremmo imparare a vivere sempre così: nell’innocenza più totale della quale sono dotati i bambini.

Nonostante l’argomento, è un libro che si fa leggere molto volentieri. E’ straordinario come la bravura dell’autore si possa vedere nella capacità di trattare situazioni difficili rendendole facili invece da comprendere.

E’ stata invece più dura entrare nella testa dei personaggi: le donne descritte hanno una forza innata in loro e questo mi ha fatto molto piacere. Amo leggere quei libri che dimostrano e rendono chiaro che le donne sono delle vere e proprie forze della natura. Con caratteri diversi, entrambe però hanno molto di più dentro di quanto venga descritto, ma questa l’autore lo fa capire con molta maestria da loro atteggiamenti o sguardi descritti. Credo di essermi immedesimata meglio in Kennedy, poiché come lei amo la ricerca della giustizia.

Ovviamente consiglio a tutti la lettura del libro, come consiglio sempre le letture di questa autrice. Non riesce mai a lasciarmi indifferente alle storie che racconta. Sembra essere un’ esperta in esperienze drammatiche, come quelle che narra nei suoi libri. E il modo in cui le racconta, la nitidezza dei dettagli, è davvero straordinaria.

Super consigliato a tutti.

Buona lettura a tutte/i voi!

Posted in Review | Commenti disabilitati su Piccole grandi cose

Uomini che restano

Uomini che restano – Sara Rattaro

Due donne all’apparenza molto diverse ma con un qualcosa in comune: entrambe sono state lasciate da sole ad affrontare la vita. Fosca è stata abbandonata dal marito dopo anni e anni di matrimonio perché suo marito non ha mai avuto il coraggio di ammettere la sua omosessualità. Valeria invece è stata lasciata da sola a far fronte ad un tumore al seno.

La vita non è stata troppo giusta con loro. Queste due donne non avevano fatto altro che dare la loro vita per un’altra persona e indietro era stata donata loro solo sofferenza. Quindi adesso cosa fare? Valeria e Fosca incroceranno le loro vite sopra il tetto di casa a Genova, diventeranno amiche e l’una il supporto dell’altra, mentre entrambe cercheranno di farsi forza e rimettere in piedi le loro vite ripartendo da zero.

Valeria al suo fianco troverà un altro uomo pronto a farle provare l’amore vero e puro che tanto le è mancato e Fosca imparerà a capire che forse la persona che aveva al suo fianco e che tanto l’aveva fatta soffrire forse sta soffrendo più di quanto lei credesse e troverà un altro modo per affrontare la propria vita.

“Sono rimasta lì seduta da sola. Stavo meglio e forse proprio per questo ho deciso di fare una cosa. Una di quelle cose stupide ma inevitabili. Mi sono collegata ad internet, ho aperto Facebook e sono andata in cerca di quello che, fino a pochi giorni prima, era l’uomo con cui pensavo di condividere il resto della mia vita. Ho spulciato le sue amicizie una a una. Centottantatré amici di cui sessantotto in comune. Lei doveva essere una dei centoquindici rimasti, ma non ricordavo il suo nome. Così sono andata in camera a prendere l’atto della casa. Sabrina. L’ho trovata. La foto era attuale. Ho fatto scorrere la sua pagina. Non c’era niente di particolare. Solo immagini che la ritraevano da sola. Lei in riva al mare con i capelli al vento, lei al bancone di un bar con un bicchiere in mano, lei all’uscita di un albergo di lusso. Chissà quante di quelle foto erano scattate da lui? Forse tutte. Poi, l’ho visto.”

Commento:

Sarò sincera, come sempre, è purtroppo questo libro non mi ha entusiasmato troppo. Forse non sono riuscita ad immedesimarmi in nessuna delle due figure femminile per apprezzare bene le due storie. Forse, e dico fortunatamente, la sofferenza in ambito di cuore, in questo momento non mi appartiene e mi viene difficile capire i sentimenti delle due protagoniste, ma la storia mi è sembrata un po’ fiacca. Non sono riuscita a trovare un punto che mi facesse prendere a tal punto da non staccare più gli occhi dalle pagine.

Peccato!

La scrittura però, devo ammettere, che è molto scorrevole, semplice e le descrizioni sono perfette, tanto da riuscire sempre a capire dove ci troviamo e a poterlo immaginare alla perfezione. Secondo me l’autrice ha un ottimo talento nella scrittura e forse l’unica “pecca” è stata proprio la mancanza di fantasia in alcuni punti.

Nonostante tutto consigliato come lettura molto leggera.

Buona lettura a tutte/i voi!

 

 

Posted in Review | Commenti disabilitati su Uomini che restano

La strada in fondo al mare

La strada in fondo al mare – Leah Fleming

Noi tutti conosciamo ormai la storia del Titanic grazie a Rose e Jack, ma quante altre vite sono state spezzate in quella terribile notte? May Smith insieme la marito Joe e alla figlia Ellen si imbarcano per inseguire il sogno americano e trovare una nuova vita sull’altra sponda del mondo.

Celeste Parkes sta tornando a casa dopo una visita alla sua famiglia; ma quella notte segnò per sempre le loro vite in maniera irrevocabile. May quella notte perse suo marito e per un puro miracolo la sua bimba fu salvata dalle acque e restituita a lei, Ellen si salvò su una delle scialuppe ma quella tragedia le diede un coraggio che mai avrebbe pensato di avere in sé. Ma qualcosa non andò bene. Ellen era diversa, sembrava più piccola della sua bimba e soprattutto qualche dettaglio del suo viso sembrava non coincidere.

Lei non era sua figlia. Sua figlia era morta, ma il destino le aveva messo tra le mani quella bimba che non aveva più una famiglia e lei se ne sarebbe presa cura. Ellen invece prese tutto il suo coraggio e se ne andò di casa: da quella casa che la vedeva sottomessa e picchiata da suo marito. Correndo via salvò se stessa e suo figlio. Ma le due donne continuarono a rimanere legate oltre quella tragedia.

“Molto prima che facesse buio, le persone iniziarono a raccogliersi a migliaia presso il molo 54, aspettando che si consumasse la tragedia: gli spettatori volevano un posto in prima fila. La polizia aveva messo delle barriere. Solo chi aveva dei parenti a bordo ricevette dei foglietti con il permesso di aspettare più vicino. Con in mano il suo bigliettino giallo, tremante sotto la pioggia, Angelo fu condotto con gli altri verso i moli d’attracco del porto. Le strade, che già scoppiavano di gente, curiosa e ansiosa di assistere al rientro della nave, si riempirono ancora di più. Ricchi e poveri se ne stavano spalla a spalla, tutti ugualmente bramosi di vedere la nave con i superstiti, mentre ambulanze, limousine e taxi parcheggiavano vicino ai carri funebri. La vista dei veicoli neri fece rabbrividire Angelo fin nelle ossa. Insieme a infermiere e dottori c’erano le Suore della Carità vestite di nero e i preti della vecchia cattedrale – Old St Patrick – che Angelo ben conosceva, con gesti di sostegno e conforto per tutti.”

 

Commento:

E’ stato un libro particolare da leggere e molto intenso. La vastità delle situazioni che vengono descritte è immensa, ma cercano in breve di racchiudere quello che può succedere nell’arco di una vita. Siamo sempre stati abituati a identificare nel Titanic quella storia d’amore che ci perseguita da anni, senza pensare che quella notte tante e troppe vite sono state spezzate e che ci sarebbero centinaia di libri da scrivere sulle storie che hanno circondato i passeggeri di quel transatlantico.

Ma Leah ci fa immergere nelle vite intense di due donne molto diverse che quella notte ha unito e reso speciali. Nel bene e nel male, le due donne portano avanti il loro grande potere: quello di poter crescere una famiglia solo con la propria forza e di andare avanti oltre a tutto ciò che sembra ostacolarle. Come reagireste voi se durante un naufragio vi mettessero tra le braccia una bimba orfana che non è la vostra? O se vivere un’esperienza del genere vi facesse capire che siete una donna forte che potrebbe avere di più di un matrimonio di comodo con una persona che passa le sue giornate a picchiarvi?

Non è semplice da pensare quando non ci si trova in quella situazione e le parole di Leah sono state scritte per provare a spiegare che dietro ad un semplice gesto o pensiero c’è molto di più.

Consigliato a tutte le donne e soprattutto alle mamme!

Buona lettura a tutte le forze della natura: LE DONNE!

Posted in Review | Commenti disabilitati su La strada in fondo al mare

Orgoglio e pregiudizio

Orgoglio e pregiudizio – Jane Austen

Elizabeth Bennet è la seconda tra cinque sorelle. Non vivendo nella ricchezza lo scopo della madre è quello di cercare di trovare dei matrimoni di comodo nel più breve tempo possibile. Questo pensiero, ormai assorbito anche dalle figlie, fa diventare la loro famiglia ridicola e grottesca agli occhi della gente. Ma Lizzy no.

Lizzy legge tanto e amplia la sua mente in ogni modo e ha un’idea chiara nella sua testa: lei si sposerà solo per amore, e visto che, per lei, tutti gli uomini sono stupidi, Lizzy è convinta che mai e poi mai si sposerà. Ma poi incontra lui, il misterioso e tenebroso Mr. Darcy, tremendamente ricco ma altrettanto austero, scontroso e pieno di se. Lizzy proprio non lo sopporta e la cosa sembra abbastanza reciproca. O forse lei per la prima volta non ha capito nulla. Lei che è sempre stata così brava ad interpretare le persone forse questa volta si è fatta ingannare proprio dal suo orgoglio e dal suo pregiudizio.

E proprio quando le sue sorelle trovano la felicità con matrimoni all’insegna della felicità, Lizzy decide di darsi una possibilità. Ma forse troppo tardi.

“Più di una volta durante le sue passeggiate nel parco, Elizabeth si era imbattuta improvvisamente in Mr. Darcy. Era il colmo della sfortuna incontrarlo proprio negli angoli più riposti e più tranquilli, e, per impedire che la cosa si rinnovasse, ebbe cura di informarlo che quella era la sua passeggiata favorita. Le parve quindi strano che l’incontro si ripetesse, non solo una seconda volta, ma anche una terza. Sembrava che lo facesse per dispetto, o per infliggere a se stesso una strana punizione, perché, non contento delle poche e banali frasi scambiate insieme e intercalate da pause imbarazzanti, riteneva opportuno tornare indietro e accompagnarla. Darcy non diceva gran che e lei non si curava di parlare o di ascoltare con molta attenzione; ma al loro terzo incontro fu colpita nell’osservare che lui le rivolgeva domande piuttosto strane su come si trovava a Hunsford, sulla sua preferenza per le passeggiate solitarie, su quello che pensava della felicità di Mr. Collins e di sua moglie; e, parlando di Rosings, che lei non conosceva ancora bene, le dava l’impressione di credere che la prossima volta che sarebbe tornata nel Kent, avrebbe abitato lei pure lì. Questo era ciò che le sue parole sembravano far supporre. Possibile che pensasse al colonnello Fitzwilliam? Se le sue erano allusioni, non potevano avere altro riferimento.”

Commento:

Partendo dal presupposto che questo è uno dei miei libri preferiti, quindi sarò assolutamente di parte nel mio commento, vi dirò che questo libro è stupendo. Amo follemente i classici peerchè mi permettono di vivere in epoche ormai troppo lontane. E anche se del tutto falso, amo quel loro modo di essere eleganti in ogni cosa che si dica o che si faccia. E vogliamo poi parlare dei balli? Se avessi una macchina del tempo mi piacerebbe, forse anche troppo, rivivere quell’epoca. Poi sono dannatamente fissata anche con i loro vestiti.

Parlando della libro, invece, credo che il mi sia piaciuto così tanto perché mi sono immedesimata subito in Elizabeth. Ho sempre amato leggere e odiato quelle ragazze che cercavano di attirare l’attenzione solo attraverso l’aspetto, risultando poi sciocche e senza cervello. Per questo motivo ho sempre cercato di vestirmi di cultura e bellezza interna. Lizzy per me è la ragazza che mi avrebbe rappresentato al meglio in quell’epoca, che più di tutte rendeva le ragazze frivole e in cerca solo di matrimonio. Sono felice che per la Me Stessa del passato ci sia un lieto fine!

Buona lettura a tutte/i voi!

Posted in Review | Commenti disabilitati su Orgoglio e pregiudizio

ToBeRead March ’18

ToBeRead March ’18

Ed eccoci di nuovo qua, miei cari lettori.

Innanzitutto volevo come prima cosa chiedere scusa a tutti per la mia assenza dalle recensione per una settimana. Stavo cercando di aggiornare le vecchie recensioni e insieme al lavoro mi ha preso un bel po’ di tempo, più di quello che immaginavo.

In effetti non ho ancora finito, ma comunque oggi si riparte!!

Qui ancora nevica forte e anche i miei cuccioli preferiscono passare la loro giornata sotto le coperte; e con la neve e il freddo fuori, cosa c’è di meglio di un bel libro sotto il pile e una tazza di tisana bollente?!

Quindi ecco a voi la mia ToBeRead del mese di Febbraio! Per questo mese mi sono data un numero di obiettivi importante, dovuto anche al fatto che partecipo a 3 challenge diverse, ma dovrei farcela al meglio per leggere tutte le proposte. E voi cosa avete in mente di leggere per sfruttare al meglio questi giorni innevati???

 

Posted in ToBeRead | Commenti disabilitati su ToBeRead March ’18

Il bacio del risveglio

Il bacio del risveglio (#4) – Lara Adrian

Appena uscito da una storia che lo ha sconvolto, Rio è segnato sia dentro che fuori, il tradimento della sua compagna della stirpe che li ha attirati in un agguato e vicino ad un esplosione che ha sfigurato Rio e ucciso un loro fratello lo ha portato a non volersi fidare più di nessuno e a sottoporre se stesso a un riabilitazione lunga ed estenuante. Rio pensa di non poter continuare a vivere come un ostacolo per l’ordine e decide di farsi esplodere insieme alla camera di ibernazione trovata a Praga.

E’ lì che incontrerà la stupenda Dylan che lo salverà da quel lungo tunnel buio; lei giornalista a Manhattan con un piccolo segreto, ogni tanto dei fantasmi di donne le appaiono per metterla in guardia o avvertirla di quello che le accadrà.

Si incontreranno e da quel momento qualcosa li terrà legati fino a farli innamorare.
Nel frattempo l’ordine scopre quali sono i piani dei cattivi: dopo aver risvegliato l’antico il piano sarà quello di generare una nuova stirpe del male. Ci riusciranno?

“Dylan evitò il punto poco più avanti dove l’immagine della donna morta tremolava. Invece tagliò il sentiero battuto e si avviò per il pendio ricoperto da fitti boschi. Camminò per qualche minuto, godendo semplicemente della tranquillità del posto. C’era un che di antico e selvaggiamente misterioso in quei picchi sporgenti di arenaria e di basalto. Dylan si soffermò a scattare delle foto, sperando di riuscire a catturare parte di quella bellezza perché anche sua madre ne potesse godere. Sentimi. Sulle prime Dylan non vide la donna, ma sentì solo il suono disturbato della sua voce spettrale. Poi, però, un lampo bianco catturò la sua attenzione. Era più in alto lungo il pendio, su un rilievo di roccia a metà di una delle ripide balze. ”

Commento:

La nascita di questo amore sembra diverso dagli altri che siamo abituate a leggere in questa saga: la differenza sta appunto nel nascere nella tenerezza e nell’insicurezza di Rio piuttosto che nella sola e pura passione alla quale la Adrian ci aveva abituato.

Ragazze se volete passare un week end a leggere e a rilassarvi questo è il libro giusto: le storie di questa saga sono davvero originali e piene di passione, trovo inoltre che l’idea di dedicare ad ognuno dei membri della stirpe un libro sia davvero fantastico: il tuo Io interiore sa cosa si dovrà aspettare, ma la curiosità di vedere di chi si tratterà nel prossimo libro e cosa succederà nella storia fa si che ognuna/o di noi non riesca a smettere di leggere questa splendida saga. In più la sua scrittura così semplice e schietta, che arriva direttamente alla testa vi terrà legate alle pagine dal primo all’ultimo capitolo, soprattutto per chi ama il genere fantasy e le storie di vampiri (cioè io).

La domanda dopo aver letto questo libro sorge spontanea: chi sarà il prossimo ad innamorarsi?

Buona lettura a tutti/e voi!

Posted in Review | Commenti disabilitati su Il bacio del risveglio

Il diario di Bridget Jones

Il diario di Bridget Jones – Helen Fielding

Bridget Jones è una ragazza che ormai ha superato i trent’anni: vive da sola, ha un lavoro che non la soddisfa a pieno, tanti amici che le stanno attorno ma ancora nessuna relazione fissa. Per una donna il tempismo diventa tutto superata una certa età soprattutto se si vuole mettere su famiglia e la pressione aumenta ogni anno.

Bridget decide di darsi degli obiettivi per l’anno nuovo: perdere peso, smettere di fumare e di bere alcolici e trovare un fidanzato. Riesce finalmente a mettere le mani sul suo capo, bello da mozzare il fiato e incredibilmente sexy, ma soprattutto uno stronzo incallito e sciupa femmine. Dopo mesi di relazione trovarlo a letto con un’avvocatessa di New York le farà aprire gli occhi.

Cambierà lavoro e andrà a lavorare per una trasmissione in TV, ma riuscirà entro l’anno a raggiungere i suoi obiettivi e soprattutto a trovare un uomo dolce e sexy per lei?

“Ore 10. Bene. Scriverò una risposta all’invito di Mark Darcy e gli dirò chiaro e tondo che sarò impossibilitata ad andare. Non ho motivo di accettare. Non sono né un’amica intima né una parente, e mi perderei sia “Appuntamento al buio” si “I casi della vita”. Però, insomma. E’ uno di quegli assurdi inviti scritti in terza persona, come se tutti fossero così chic che ammettere direttamente in prima persona di aver organizzato una festa e chiedersi se ti piacerebbe venire fosse un po’ come chiamare cesso la toilette delle signore.”

Commento:

Bellissimo libro che fa entrare tutti nella testa di una donna per qualche breve capitolo, la scrittura è molto scorrevole e facile alla comprensione e infatti il libro lo si riesce a leggere in breve tempo, ma soprattutto la similitudine che c’è con una possibile storia vera fa si che si legga il libro molto volentieri e già da subito la curiosità aumenta parola dopo parola. In più aggiungiamoci la sfiga che perseguita questa ragazza e le varie brutte figure che la sua poca femminilità la costringe ad affrontare in modo quasi quotidiano.

Diciamo che non è molto dissimile dalla vita di ognuna di noi e ci fa capire che la sfiga ci perseguita tutte.

Mood del libro: Mai una gioia! Per questo ci viene molto semplice immedesimarci nella protagonista: è essenzialmente ciò che una donna vive tutti i giorni nel suo quotidiano, ma che tenta di nascondere in ogni modo per cercare di dare un immagine perfetta di lei. Ma alla fine, quante di noi ci riescono?
Assolutamente consigliato, magari sulla spiaggia con un cocktail in mano, proprio in stile Bridget Jones.

Buona lettura a tutte/i voi!

Posted in Review | Commenti disabilitati su Il diario di Bridget Jones