Artia di Camelot

Artia di Camelot – Cecilia Randall

La leggenda più famosa del fantasy ha una nuova protagonista! Per Artia, sedici anni, il futuro sembra già scritto: un matrimonio che altri hanno deciso per lei, come si conviene a una ragazza di buona famiglia.

Solo che lei non ci sta: rivendica il diritto di scegliere la propria strada, opponendosi alle convenzioni e alle forze contrapposte che conoscono il segreto della sua nascita e che vorrebbero usarla nel grande gioco di potere che ruota attorno al trono. Nella lotta tra chi la vorrebbe eliminare e chi invece vorrebbe spingerla verso una misteriosa spada infilata in una roccia, Artia dovrà decidere chi è davvero.

La sua risposta può cambiare il futuro della Britannia. Una storia coinvolgente con protagonisti a cui è impossibile non affezionarsi.

Recensione di “Artia di Camelot”:

Non sono un’appassionata della storia di re Artù e Mago Merlino (anche se ammetto che i nomi usati mi sono sempre piaciuti, anche quelli del cartone, e che mia figlia ha rischiato di chiamarsi Morgana e la prossima non si sa se si salverà).

Devo dire che questo retelling in versione al femminile, però mi è piaciuto parecchio. I personaggi sono studiati e strutturati molto bene: ammiro molto quegli autori che più che i personaggi positivi, sanno descrivere e rendere bene quelli negativi o anche solo antipatici.

La trama risulta molto originale ed è stata studiata molto bene tanto da rendere credibile e accurato ogni passaggio. Niente viene lasciato al caso nemmeno le più piccole descrizioni.

Lo stile dell’autrice mi piace molto: certo il lessico usato non è quello storicamente giusto, ma devo dire che nel complesso non si nota nemmeno. Anzi rende molto attuale una storia che vanta più di 1500 anni (a detta di alcuni studiosi).

Per alcuni sembrerà strano, ma ho anche molto apprezzato la parte romance e la storia d’amore tra Artia e Drien (quest’ultimo personaggio preferito) e in particolare quel pezzo del libro dove lui dice che si sarebbe innamorato di lei, qualsiasi forma lei avesse avuto è decisamente il mio pezzo preferito.

Assolutamente apprezzato e leggerò sicuramente con molto piacere altri suoi romanzi.

Libri Consigliati: Jack. La spia di Richelieu.

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C’era una volta un cuore spezzato

C’era una volta un cuore spezzato – Stephanie Garber

Evangeline Volpe ha sempre creduto nell’amore e nel lieto fine… Fino al giorno in cui scopre che quello che credeva essere il ragazzo della sua vita sta per sposare un’altra.
Nel disperato tentativo di impedire le nozze, Evangeline stringe un patto con il Fatidico Principe di Cuori, affascinante quanto malvagio. In cambio del suo aiuto, il Fato chiede a Evangeline tre baci, che dovrà dare quando e a chi deciderà lui.
Ma già al primo dei tre baci promessi, Evangeline impara a sue spese che mettersi in affari con un immortale può rivelarsi un gioco molto pericoloso, e che ciò che il Principe di Cuori vuole da lei è più di quanto si è fatto promettere. I piani che ha fatto per Evangeline potrebbero portare al più straordinario dei lieto fine o alla più spettacolare delle tragedie…

Recensione di “C’era una volta un cuore spezzato”:

Ho letto questo primo capitolo tutto d’un fiato e senza quasi staccare gli occhi dal libro, come non mi capitava ormai da tempo.

La scrittura dell’autrice riesce davvero ad attanagliasti alle pagine e a non farti pensare ad altro durante tutta la giornata. Le sue descrizioni di questi mondi incantati sono così realistiche che appena chiuse le pagine del libro ti sembra di aver appena concluso la visione di un bellissimo film. Potrà non piacere la natura delle storie che racconta ma trovo che la sua scrittura sia davvero talentuosa.

In questo capitolo la protagonista è Evangeline che si vede portar via il suo amato dalla sorellastra. Per scongiurare le nozze si rivolge al nostro amato Principe Di Cuori, che promette di non far verificare le nozze in cambio di tre baci che richiederà lui a tempo debito. È così che Evangeline si immerge in una serie di avventure dolorose che la porteranno nel magico Nord, mondo che aveva imparato a conoscere solo tramite le storie mia finite raccontate da sua madre.

Ancora una volta i personaggi descritti sono ben caratterizzati è pieno di fascino. La matrigna cinica e la sorellastra bisognosa di amore e poi Evangeline, una povera ragazza che ha perso tutto e continuerà a perdere tutto ciò che le è più caro. Ho amato veder ripresi piccoli particolari della vecchia saga. Una nuova saga ma ambientato nello stesso mondo. In più adoro più di ogni cosa il modo in cui l’autrice abbia creato dei piccoli dettagli magici che rendono la usato mondo ancora più incredibile.

Falla storie dei castelli, alle carte dei fati. Dai libri magico nascosti in ricettari alle fiabe senza un finale. Trovo davvero che la fantasia di questa autrice sia infinita e piena di originalità.

Non sto quindi a precisare che attendo con mooooolta ansia l’arrivo del nuovo capitolo.

Libri Consigliati: Caraval, La chimera di Praga.

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Il regno di cenere

Il regno di cenere #7 – Sarah J. Maas

Aelin ha rischiato tutto per salvare il suo popolo, ma ha pagato un prezzo altissimo: è stata rinchiusa in una bara di ferro dalla regina Maeve, costretta a sopportare mesi di torture se non vuole condannare coloro che ama.

Ma anche la sua forza e la sua determinazione iniziano a incrinarsi.

Non è l’unica a dover combattere per assicurarsi un futuro, mentre i fili del destino dei vari personaggi si intrecciano inesorabilmente.

Recensione di “Il regno di cenere”:

Con non poca fatica siamo arrivati al finale di serie, insieme alle mie amiche del gruppo i lettura con la quale abbiamo seguito tutta la saga e senza la quale, quasi sicuramente, avrei abbandonato molto tempo fa questi libri.

Tutto finisce in un insieme di battaglie ovunque, su ogni lato, su ogni fronte: un tutti contro tutti che effettivamente ci si aspettava fin dall’inizio. E volete sapere cosa risulta? Queste battaglie non sono credibili. Sono epiche nelle loro descrizioni, portano morti e feriti in ogni dove e su ogni fronte, ma è davvero così? Io sinceramente mi aspettavo qualcosa di più realistico, anche se avrei dovuto tirare giù qualche lacrima.

(SPOILER DELLE NOVELLE:  eppure quando c’è stato da uccidere Sam, non si è fatta così tanti problemi)

L’unico pensiero della Maas sembrano essere i matrimoni: nel senso che alla fine di tutto l’importante è che tutti i protagonisti o co-protagonisti abbiamo un partner con la quale passare il resto della propria vita. Io forse tutta questa parte romance all’interno di quello che voleva essere un epico fantasy non l’avrei messa, o forse non gli avrei dato così tanta importanza. Anche perché teoricamente lo scopo della storia non era quella di trovare marito/mogli a tutti, ma quella di raccontare di popoli, mondi, re e regine, riscatto, amicizia e fedeltà.

In effetti, per quanto mi aspettassi qualcosa di diverso, tutto quello che è stato raccontato è perfettamente nel suo stile e ci aveva preparato a ciò fin dal principio. Devo ammettere, come nota positiva, che almeno lo stile di scrittura è migliorato e anche se le descrizioni a volte sono sembrate fin troppe, almeno qui il libro è risultato più scorrevole e comprensibile – cosa che veniva difficile in alcuni dei suoi testi o in alcune parti.

Dopo questa saga non so se riuscirò a dare un’altra chance a questa autrice, o forse mi basterà un bel lungo periodo di lontananza dalla sua scrittura.

Libri consilgiati: Hunger Games. Illuminae.

Cinque falci di luna. Missing Moment

Cinque falci di luna. Missing Moment – Virginia De Winter

Cinque frammenti di vita dei personaggi di Black Friars, cinque momenti originati dall’Ordine della Spada e dall’Ordine della Chiave, approfonditi e ampliati per un nuovo, breve viaggio nella Vecchia Capitale.

Edizione arricchita di Black Friars. Outtakes

Recensione di “Cinque falci di luna. Missing Moment”:

Non c’è davvero molto da dire su questa piccola novella, anzi, non diamo false speranze. Questa è tutto fuorché una novella. Molti, quando si innamorano di un autore o un’autrice, leggerebbero di suo anche le liste della spesa :P.

Questo in effetti è quello che succede con questo estratto. Qui vengono raccolti tutti quei capitoli che erano stati eliminati dalla saga originaria, poiché non significanti per la riuscita della storia complessiva, immagino. A me sinceramente non ha fatto impazzire, mi è sembrata una trovata fin troppo commerciale. Avrei preferito leggere qualche piccola storiella divertente con Bryce, o qualche scorcio della vita di coppia di S. e G., o magari quel matrimonio mancato tra E. e A. o anche quello della coppia nominata precedentemente.

Così purtroppo non mi ha saputo né di carne né di pesce. Voi, che novelle preferite? In che gruppo rientrare: quello dei piccoli scorci o delle liste della spesa?

Libri consigliati: Notte di marionette e torte.

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Black Friars. L’ordine della croce

Black Friars. L’ordine della croce #3 – Virginia De Winter

La Vecchia Capitale non ha pace. Scossa dai tumulti del Presidio, avvelenata dai malefici di Belladore de Lanchale, l’antica città dovrà ora affrontare un nemico senza eguali. L’ultima erede della dinastia Blackmore, garante della tregua con le creature del Presidio, è stata ritrovata, ma le malvagie entità accetteranno che sia proprio la giovane Sophia a custodire un armistizio suggellato dalla sua antenata migliaia di anni prima?

Le forze del male hanno destato dal suo riposo l’Ordine della Croce e i cavalieri sono pronti a imbracciare le mitologiche spade per difendere il genere umano dalla minaccia delle nebbie demoniache. Intanto, ancora ignara del pericolo, Eloise Weiss è alle prese con il misterioso ritrovamento dello scheletro di uno studente dell’ Università. Questa volta i suoi poteri di Evocatrice sono vani, ma grazie alle sole conoscenze mediche giunge a una verità inquietante: le ossa rinvenute sono le chiavi di uno scrigno che sigilla i segreti più oscuri della Vecchia Capitale, segreti di personaggi potenti disposti a tutto perché non siano svelati.

Eppure, come in un labirinto di delitti e apparizioni dal passato, ogni filo di questa storia passionale e avvincente sembra destinato a ricongiungersi.

Recensione di “Black Friars. L’ordine della croce”:

Siamo arrivati alla conclusione di questa serie, devo ammettere, molto bella. La cosa che mi ha colpito più di tutto, e forse andrò a ripetere qualche commento fatto nelle precedenti recensioni, è stata la caratterizzazione dei personaggi. All’inizio, ammetto, che facevo fatica a ricordarmi i nomi e chi fossero, in più essendoci ordini diversi, per me era davvero complicato. Arrivati a questo punto però, non solo i nomi non sono più un problema, ma si riesce ad intuire da una sola piccola frase chi sta dicendo cosa e perché.

Questo è stato il mio capitolo preferito: qui non ci si focalizza su una coppia e basta ma vengono portati avanti tutti i personaggi contemporaneamente con le proprie storie e le proprie crescite. Capite bene che avere in testa così tanti personaggi diversi e farli parlare e interagire ognuno a modo loro potrebbe portare alla follia chiunque. Invece, soprattutto in questo capitolo, qui l’autrice fa un uso magistrale del suo talento.

Forse avrei dedicato un capitolo a parte proprio per il matrimonio di Axel ed Eloise – si la loro coppia non mi fa impazzire e ce n’è una in particolare che ho amato molto di più, ma magari quell’avvenimento l’avrei sottolineato un po’ di più, visto che i fan tanto lo aspettavano. Gli avvenimenti in questo capitolo sono tantissimi e descriverli provocherebbe qualche spoiler involontario. Sappiate solo che alla fine tutti i nodi vengono al pettine e che riusciremo a dare un significato in quello che è successo nei tre libri precedenti. Avremo anche qualche scena più commovente e sicuramente non mancheranno quelle divertenti, dove Bryce ne è assolutamente il protagonista.

Direi che a differenza di altri libri il finale di questa saga è stato tanto atteso e le aspettative non sono state deluse. Ottimo libro in todo e nel finale.

Libri Consigliati: La chimera di Praga, Caraval.

La torre dell’alba

La torre dell’alba #6 – Sarah J. Maas

Chaol Westfall e Nesryn Faliq sono giunti nella sfolgorante città di Antica per stringere un’alleanza con il khagan del Continente meridionale: le sue possenti armate sono l’ultima speranza per l’Erilea.

Ma questo non è il loro unico scopo: nella famosa Torre Cesme cercheranno una guaritrice che possa far tornare Chaol a camminare. Una come Yrene Towers, sopravvissuta agli orrori delle persecuzioni di Adarlan contro chi, come la sua famiglia, usava la magia per curare. Yrene non ha alcun desiderio di aiutare il giovane un tempo nemico.

Tuttavia ha giurato di assistere chi ha bisogno, e onorerà la sua promessa. Stretti tra gli intrighi del khaganato, Chaol, Nesryn e Yrene stanno per ottenere le risposte di cui sono in cerca. Risposte che potrebbero salvare il loro mondo. O distruggerlo.

Recensione di “La torre dell’alba”:

Questa saga sta iniziando a diventare pesante e inconcludente, non è che forse si potevano tagliare molte parti e far sì che il tutto finisse in massimo quattro libri? Risposta molto ovvia: Sì, assolutamente! Ma alla Maas sembra piacere questo gioco di portare avanti con descrizioni e fatti inutili ai fini della storia finale interminabili capitoli. Aggiungiamo a tutto questo che questo capitolo è incentrato tutto su Lagnaol. Ops! Scusate. Intendevo Chaol. Una bimba viziata e petulante che passa il suo tempo a ripetere che lui non si piange addosso, mentre si sta piangendo addosso.

È stato davvero insopportabile e interminabile questa lettura e sono contenta che sia finita e che sia il penultimo della serie. Sì, che nel frattempo sono stati portati alla luce fatti nuovi e che forse aiuteranno i protagonisti a risolvere il grande casino, ma davvero non era possibile inserirli in un altro modo e doverci portare a sopportare un libro intero sulle lagne di Chaol?

Forse sarò troppo negativa in questa mia recensione, ma vi giuro che tutto ciò sta portando all’esasperazione e se non fosse stato per il gruppo di lettura forse avrei interrotto al primo capitolo di questo libro.

Purtroppo della storia non vi posso dire molto, perché effettivamente non capita nulla che ci aiuti a capire come può andare avanti la storia. Arrivata fin qui il mio unico consiglio è quello di non leggere questa saga i cui unici aggettivi che mi vengono in mente per descriverla sono: interminabile e frustrante.

Almeno voi salvatevi! Alla prossima.

Libri consigliati: qualsiasi altro fantasy.

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Black Friars. L’ordine della penna

Black Friars. L’ordine della penna #2 – Virginia De Winter

Altieres, una delle antiche dinastie regnanti del Vecchio Continente, si è estinta dopo la violenta morte di tutti i suoi discendenti, e a portare il nome della casata sono rimasti solo i vampiri Blackmore, creature immortali a cui regnare non è permesso.

Ma qualcosa ora è cambiato: Sophia, unica erede ancora in vita, creduta morta da anni, è stata ritrovata e le già fragili dinamiche del regno sono vicine a spezzarsi una volta per tutte. Gli oscuri segreti di Altieres stanno tornando a celare ombre sulla Vecchia Capitale, fulcro del potere politico e religioso, e spettri senza volto si aggirano per le strade terrorizzando cittadini e studenti.

Intanto Sophia sta imparando a conoscere la sua nuova vita. Essere una Blackmore infatti non significa solo indossare meravigliosi vestiti ed essere un giorno incoronata regina, come innocentemente credeva, ma evitare matrimoni politici e sfuggire a continui attentati alla sua vita, anche da parte degli stessi parenti.

Eloise Weiss deve affrontare invece forze che nemmeno i suoi poteri possono governare. I morti non riposano più in pace nella Vecchia Capitale, disturbati nel loro eterno sonno da forze oscure e implacabili, forse collegate al ritorno dell’erede di Altieres e alle sconvolgenti verità che i vampiri Blackmore nascondono da secoli e sono ora sfuggite al loro controllo.

Eloise, grazie al suo potere di dominare le forze oscure, sarà forse la chiave per riportare l’ordine là dove ormai esiste solo il caos.

Recensione di “Black Friars. L’ordine della penna”:

Sì, ci siamo! Ci siamo decisamente. Questo libro sì che è nelle mie corde. In questo capitolo vengono presentati altri personaggi, che nel primo libro erano stati solo marginali nella storia. Qui troviamo Sophia, che scopriamo essere una Blackmore e Gabriel Stuart Sinclair, primo cavaliere dell’Ordine della Croce.

Decisamente ho trovato questo capitolo diverso dai precedenti: innanzitutto viene dato molto più spazio agli altri personaggi e non siamo focalizzati solo sulla coppia Eloise e Axel (perdonatemi amanti di questa coppia). Questi due personaggi, in particolare rispetto a tutti gli altri, li ho adorati di più. Sophia si può ancora definire una bambina che purtroppo è cresciuta come orfana in un mondo più spartano dovendosi fare strade con il suo carattere e la sua sola voce. Risulta ancora un po’ acerba e ovviamente non pronta per il ruolo che le spetta e che le è stato attribuito da un giorno all’altro. Fortunatamente le viene affiancato un maestro di prim’ordine: Bryce Vanderberg.

Gabriel invece è un personaggio molto strano: è molto ligio alle regole ed è pronto a qualsiasi tipo di sacrificio per ottenere quello che vuole, che non gli è stato attribuito per ordine di nascita. Così ligio alle regole che sembra a volte esagerare in tal senso e non avere mezze misure (io amo questo tipo di carattere forte e crudo).

Questo libro parla principalmente di loro e del motivo del loro odio reciproco: Sophia sarà il centro di una disputa familiare e dovrebbe essere anche la soluzione per il contenimento della gente del Presidio che giorno dopo giorno sembra si stia dissolvendo. Anche Eloise avrà un ruolo fondamentale in questo capitolo e cioè quello di scoprire la grandezza, i limiti e l’origine dei suoi poteri.

Questo libro è assolutamente da leggere e da scoprire e ovviamente non potrete farlo se non leggendo tutta l’intera saga. Cosa state aspettando?

Libri consigliati: La chimera di Praga, Vertigine.

Black Friars. L’ordine della chiave

Black Friars. L’ordine della chiave #0.5 – Virginia De Winter

Axel Vandemberg, giovane erede al trono del regno più importante del Vecchio Continente, farebbe qualsiasi cosa per amore, anche picchiare uno dei suoi migliori amici. Imprigionato nel carcere degli studenti per una rissa, il suo unico, struggente pensiero è dedicato a Eloise Weiss, la ragazza cui ha consacrato la vita fin dall’infanzia.

Axel non sa che il suo mondo sta per essere sconvolto dal fatale incontro con Belladore de Lanchale, una cortigiana dal fascino oscuro che ben presto imprigiona il ragazzo in una trama fitta di bugie e ricatti. Mentre Axel lotta contro la seduzione del male, la città pare farsi specchio dei suoi tormenti, trasformandosi in uno scenario di efferati delitti.

Protetto dalla notte, tra i vicoli non ancora illuminati dalla luce a gas di una città ammantata di atmosfere gotiche, un assassino inafferrabile uccide giovani umane e bellissime vampire. Unica traccia utile alla Magistratura incaricata delle indagini è il macabro e accurato gioco dell’omicida, che ricompone i corpi delle vittime ispirandosi a celebri fiabe: Raperonzolo strangolata dalle sue lunghe trecce, la Bella Addormentata dilaniata dal morso del principe. Biancaneve avvelenata dalla mela…

Recensione di “Black Friars. L’ordine della chiave”:

Si torna indietro nella storia per andare a conoscere un po’ di più il nostro giovane Axel Vanderberg, erede al trono di Aldenor. Fin da subito possiamo ben inquadrare il suo carattere: molto ambizioso, tanto che il suo obiettivo ultimo è diventare Duca dell’Ordine della Chiave, volto a conquistare prestigio e rispetto. In pratica titoli degni del suo lignaggio.

Purtroppo viene adocchiato da una vampira molto antica di nome Belladore, nota per aver portato nel suo letto e ai suoi ordini chiunque avesse voluto e puntato. Un misto di antichità e malvagità che sembrano non scalfire il giovane Axel, che cerca in tutti i modi di starne alla larga. Ma purtroppo i suoi poteri sono molto antiche e molto più forti e subdoli di quello che lui poteva credere, tanto che si ritroverà immerso nella sua ragnatela di inganni.

Questo personaggio non mi ha mai fatto impazzire, ormai lo sapete, perché credo che il suo carattere estremamente possessivo e geloso sia una macchia da estirpare e non condividere (ovviamente se paragonato alla società odierna). Ma in questo capitolo l’autrice vuole regalargli delle attenuanti andando a condividere con noi le motivazioni di alcune sue azioni “crudeli” nei confronti di Eloise. Ci sarà riuscita?

Sni. Purtroppo non mi ha convinto del tutto perché credo che le cose potessero essere affrontate in maniera diversa: sono una fan sfegatata della comunicazione in una coppia, che sicuramente avrebbe portato a risultati diversi. Per non parlare del fatto che raccontare fin da subito ad Eloise cosa stava succedendo le avrebbe dato diritto di poter scegliere da sola cosa fare per il suo bene. Questa eccessiva protezione nei suoi confronti alla fine ha portato ad incasinare ulteriormente la faccenda.

Nonostante questo la scrittura della De Winter è davvero magica e, ulteriormente ci dimostra con che magistrali riesce a tenere le redini di così tanti personaggi insieme, rendendoli sempre credibili in ogni azione e parola pronunciata. Credo che questa sia una dote di pochi e andrebbe elogiata in ogni modo. Alla fine di tutto non mi resta che aspettarvi al prossimo capitolo.

Libri consigliati: Illuminae; Caraval.

Black Friars. L’ordine della spada

Black Friars. L’ordine della spada #1 – Virginia De Winter

Libro primo: la saga Black Friars è composta da tre libri in formato ebook e cartaceo.
La Vecchia Capitale si prepara alla Vigilia di Ognissanti e il coprifuoco è vicino perché il Presidio sta per aprire le sue porte. Il lento salmodiare delle orde di penitenti che si riversano per le vie, in cerca di anime da punire, è il segnale per gli abitanti di affrettarsi nelle proprie case, ma per Eloise Weiss è già troppo tardi.

Scambiata per una vampira, cade vittima dell’irrazionalità di una fede che brucia ogni cosa al suo passaggio. In fin di vita esala una richiesta d’aiuto che giunge alle soglie della tomba dove Ashton Blackmore, un redivivo secolare, riposa protetto dalle ombre della Cattedrale di Black Friars. Il richiamo della ragazza è un sussurro che si trasforma in ordine, irrompe nella sua mente e lo riporta alla vita.

Nobili vampiri di vecchie casate, spiriti reclusi e guerrieri, eroici umani e passioni che il tempo non è riuscito a cancellare: Black Friars – L’ordine della Spada è un mondo nuovo che profuma di antico, un romanzo che si ammanta di gotico per condurre il lettore tra i vicoli della Vecchia Capitale o negli antri del Presidio, in un viaggio che continua oltre la carta e non finisce con l’ultima pagina.

Recensione di “Black Friars. L’ordine della spada”:

In questo primo volume si capisce già che la penna della De Winter sarà incalzante e sarà difficile fermarsi ad ogni tappa. Sì, se ve lo stavate chiedendo, mi sono incastrata in un altro Gruppo di Lettura, questa volta di fans sfegatate di questa autrice.

Eloise Weiss incombe in un pericolo mortale, ma fortunatamente verrà salvata da un essere che si credeva scomparso per sempre: Ashton Blackmore. Dopo averla portata in salvo, sembra essere ossessionato da lei e dal salvarla da qualsiasi pericolo in cui viene coinvolta (e sembrano non essere pochi). Sarà per questo che l’affascinante Axel, ragazzo storico di Eloise, sembra esserne così geloso. Ma forse ciò che si nasconde questa improbabile coppia è ben altro.

Ci troviamo in un mondo antico, anche se non viene definita una vera e propria epoca storica, ma lo possiamo dedurre dagli abiti che vengono descritti in modo così magistrale, dal lessico e da alcune usanze un po’ retrò. Un mondo fatto di vampiri e umani che coesistono e coabitano: gli uni sono a conoscenza della vita degli altri e viceversa e sembrano accettare la cosa. Solo la gente del presidio, esseri che vivono nel male, vengono allontanati e relegati e lasciati liberi solo una sera all’anno. Ma questo equilibrio sembra che pian piano si stia dissolvendo, perché la gente del presidio è sempre più presente nella vita quotidiana della Vecchia Capitale.

Finalmente ci troviamo in un contesto nuovo. Siamo sempre stati abituati a vedere mondi in cui i vampiri dovevano nascondersi dagli umani perché la paura dominava quest’ultimi. Sono contenta che finalmente si sia usciti da questo cliché e si sia provato qualcosa di nuovo e sono contenta che l’autrice aggiunga dei dettagli rilevanti (in questo caso in favore delle donne) in un’epoca storica così difficile da descrivere in maniera giusta.

Il racconto scorre come fosse acqua fresca in una giornata di sole: la caratterizzazione dei personaggi credo che sia la cosa più incredibile creata da Virginia. Sembra che ognuno di essi goda di vita propria e che lei si sia solo limitata a riportarne e a tenere traccia delle loro conversazione (che risultano del tutto credibili).

Sono molto felice di aver iniziato questa nuova avventura. Mi dispiace solo che non riesco ad accettare la coppia Axel – Eloise. Lui è davvero troppo possessivo e maniacale, sull’orlo dell’ossessivo compulsivo. Questa tipologia di carattere proprio non la tollero. Ultima cosa: sto facendo una fatica assurda a ricordarmi nomi, cognomi, personaggi, ordini e chi ne ha più ne metta. Ma voi come fate a ricordarvi tutto?

Libri consigliati: Magic. La sesta opera.

L’impero delle tempeste

L’impero delle tempeste #5 – Sarah J. Maas

La lunga strada dall’omicidio al trono è appena cominciata per Aelin Galathynius, l’ultima discendente della sua casata, la principessa perduta di Terrasen che in molti conoscono come Celaena Sardothien. I regni di Erilea stanno andando in frantumi attorno a lei.

Per salvare coloro che ama dalle forze dell’oscurità, dovrà allearsi con i suoi nemici. Mentre la guerra incombe all’orizzonte, l’unica speranza di salvezza risiede in una tenace ricerca che potrebbe mettere fine a quanto Aelin ha di più caro.

Recensione di “L’impero delle tempeste”:

La storia procede e seguo il suo filo in maniera lenta, lentissima, come tutto il loro percorso fino a qui. I personaggi stanno diventando sempre più incoerenti e sembra che l’unico intento della Maas sia quello di trovare un marito o una moglie ad ogni personaggio. C’è una guerra che incombe, il mondo sta distruggendosi pian piano per merito di forze oscure e noi pensiamo ad accoppiarci, che in previsione di una morte imminente del mondo è sempre meglio non morire da soli. Trovo davvero assurda questa impostazione della storia. Forse i fantasy di questo contesto non sono proprio il suo.

Aelin sta cercando alleati per la sua guerra e sembra che tutti i conti in sospeso che aveva avuto nella sua vita si stiano riavvicinando per pareggiare i conti, riesce ad avere la fiducia anche dei suoi nemici, e nel frattempo tutto dev’essere fatto per ritrovare la porta da chiudere e l’ultima chiave di Wird. Praticamente un gran casino di intrecci di storie e fili che si devono ricongiungere.

A questo punto della storia, diventa tutto così assurdo che dare un vero e proprio commento non è indicato. Probabilmente se non fosse per il gruppo di lettura creato per questa saga, avrei rinunciato alla lettura di questa saga dopo il terzo libro. Sembra davvero che non siano mai stati visionati da nessuno: nessun editor né correttore di bozze ha mai letto questi libri o non credo che li avrebbero lasciati così.

Molto probabilmente avrebbero tagliato la saga e ne avrebbero fatti massimo 4 libri: anche perché si notano tantissime descrizioni inutili che vanno solo ad allungare un brodo già molto lungo e intricato. Mi spiace ma non riesco proprio a farmelo piacere. Anche la scrittura sembra troppo ridondante da poter essere considerata godibile. Continuerò la saga solo per il GdL e per finire questa tortura.

Libri consigliati: La guerra dei papaveri. Hunger Games.

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