altervista

Io prima di te

Io prima di te – Jojo Moyes

Lousia Clark, chiamata da tutti Lou, è stata appena lasciata a casa dall’ennesimo lavoro, questa volta non per colpa sua, ma a causa del fallimento del locale. Come spiegarlo a casa, però, dato che la sua famiglia, il padre, la madre, la sorella,il nipotino ed il nonno, contano tutti su di lei e sull’aiuto che le sue entrate portavano a casa.

Il suo sconforto però viene moltiplicato all’ennesima potenza quando l’agenzia del lavoro le propone come unica alternativa quella di dare aiuto a un ragazzo paralizzato per sei mesi.

Accettando questo impiego come unica possibilità, Lou non sa ancora come questo le cambierà la vita. Infatti Will, un ragazzo che di lavoro faceva il banchiere, con una futuro stupendo davanti a se, stroncato a seguito di un incidente che lo renderà paralizzato, si dimostra all’inizio un po’ scontroso, ma solo come forma di difesa per il futuro che pensa lo aspetti.

Sarà il compito di Lou dimostrare che anche da paralizzato le possibilità di vivere appieno la sua vita non sono state ridotte. Ma questo funzionerà davvero a convincere Will e a renderlo felice appieno?

“Will era in mezzo alla stanza, seduto ben dritto sulla sedia, con un bastone da passeggio in bilico sui braccioli che sporgeva di circa mezzo metro alla sua sinistra, come una lancia da giostra medievale. Non era rimasta nemmeno una fotografia sui lunghi ripiani; le costose cornici ridotte in pezzi sparse su tutto il pavimento, il tappeto punteggiato di scintillanti frammenti di vetro. Le cosce di Will erano cosparse di una miriade di schegge taglienti e scaglie di legno. Osservai la scena di distruzione e sentii il cuore pian piano rallentare quando capii che lui non si era fatto niente. Respirava forte, come se qualsiasi cosa avesse fatto gli fosse costata uno sforzo. La sedia girò con un leggero scricchiolio sul vetro. Gli occhi di Will incrociarono i miei. Erano infinitamente stanchi. Mi sfidavano a offrirgli solidarietà.”

Commento:

Ormai credo che la storia di Will e Louisa abbia spopolato, grazie anche al successo straordinario ottenuto dal film, e che quindi sia una storia che conoscete tutti o di cui almeno avete sentito parlare. Devo dire che all’inizio la storia che mi era stata proposta non mi aveva entusiasmato.

Il mio pensiero era: “Ma nella vita reale non succede mai che una ragazza si innamori di un ragazzo disabile, non può essere una storia verosimile e quindi cedibile”. E invece ragazzi mi sono dovuta ricredere, ma tanto! La storia non può che essere molto originale ma anche molto verosimile, aiutata soprattutto dalla facilità di comprensione del testo e delle descrizioni e dalla semplicità della scrittura.

I protagonisti, anche se formano una coppia molto inverosimile, fanno pensare un po’ alle vecchie storie che ci raccontavano da piccole, dove ognuna di noi poteva sperare nell’arrivo del principe azzurro, anche se per Lou questa volta il principe azzurro non arriva su un cavalo bianco, ma su una carrozzina a motore.

Molto istruttiva, anche, perché ci insegna che ogni disabile è una persona con sentimenti uguali ai nostri e perché poi non si può pensare ad innamorarsi di lui?

Sono proprio stata una stupida a non credere in questa storia, ma sono contenta di essermi ricreduta. E se non avete ancora letto questa storia, cosa state aspettando?!

Una tazza di caffè, una Torre Eiffel alle spalle e…

Buona lettura a tutte/i voi!

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Il richiamo del cuculo

Il richiamo del cuculo – Robert Galbraith

Cormoran Strike è uno squattrinato agente investigativo che viene sedotto dai quattrini offerti da un avvocato per risolvere un omicidio avvenuto mesi prima; la top model Lula Landry viene trovata morta sul marciapiede sottostante il suo appartamento e dopo una serie di investigazioni la polizia lo dichiara un suicidio. Suo fratello però, John Bristow, non sa darsi pace e si offre di ingaggiare Cormoran, vecchio amico di suo fratello morto quando era ancora un ragazzino, per trovare l’assassino di sua sorella.

Cormoran nelle sue indagini scoprirà così che tutti e tre i fratelli erano stati adottati dalla nobile famiglia Landry e che proprio in quel periodo Lula, dopo aver ritrovato la madre naturale, si era messa alla ricerca del padre naturale. Il protagonista farà la conoscenza di un nuovo mondo, quello dell’alta moda, per riuscire a capire quali persone giravano intorno alla povera Lula e soprattutto chi lei poteva considerare amico o no.

Il nostro amico Cormoran riuscirà di certo a risolvere il caso, ma era il finale che ci saremmo aspettati tutti da questa storia?

“Il brusio si levava dalla strada come un ronzio di mosche. I fotografi erano ammassati contro le transenne presidiate della polizia. I lunghi zoom delle macchine fotografiche puntati, i respiri che si condensavano come vapore.La neve cadeva senza tregua su spalle e capelli; dita guantate dovevano continuamente pulire le lenti.”

Commento:

Eccoci di nuovo qui con un’altra recensione: oggi parleremo di questo libro che fa parte della serie di Gialli dell’autore Robert Galbraith (che penso saprete tutti essere lo pseudonimo della nostra amata J.K.Rowling.

Possiamo dire che a questa autrice la fantasia non manca di certo e di sicuro riesce a trasferire in noi la sua grande passione per Londra (città meravigliosa), ma (perché c’è sempre un ma) sarà davvero questo il genere di sua portata? Secondo il mio modestissimo parere posso dirvi che per quanto il libro l’abbia trovato di facile lettura e molto scorrevole, e per quanto nelle descrizioni e nel modo di produrre la storia si veda all’interno la mano della scrittrice che noi conosciamo, a questo libro manca un qualcosa.

La storia è bella e coinvolgente, ma credo che gli vada a mancare quel pizzico di suspence all’interno dei capitoli. Mi è diventato interessante, e da lì poi ho iniziato a divorarlo, solo alla fine purtroppo, quando si è ormai all’interno della storia e già quasi alla fine. Non sarò una scrittrice ma penso che avrei aggiunto qualche effetto speciale nei capitoli di mezzo giusto per tenere legato il lettore. Questo non vuol dire che il protagonista non faccia nemmeno un passo avanti nell’indagine fino all’ultimo, ma che le sue scoperte o le indagini risultino quasi banali. Forse tutto ciò è dovuto anche dal troppo entusiasmo che mi aspettavo da una nuova serie della Rowling. Nel caso provate a leggerli anche voi e fatemi sapere il vostro parere a riguardo!!

Per quanto riguarda i personaggi ovviamente io mi sono immedesimata nella figura della segretaria Robin: penso che ognuno di noi abbia sempre sognato prima o poi di andare a lavorare per un agente investigativo e di dover iniziare a stolkerare un po’ qualcuno pur essendo pagati o forse no?!

Comunque ho apprezzato molto questo personaggio che dimostra come dovrebbe essere una donna vera con la D maiuscola: bella, altruista e piena di talento, disposta a lasciare il lavoro che le da una stabilità economica per continuare a fare quello che le piace. Un dettaglio che ho apprezzato tanto è che solitamente in questi libri, quando uomo e donna lavorano insieme a stretto contatto su un caso, di sicuro nella trama nascerà una storia tra i due. In questo caso fin dall’inizio l’autrice ci lascia pensare che sia davvero così ma in realtà non succede mai nulla, sì lascia intendere una qualche gelosia tra i due, ma entrambi non fanno mai nessun passo per rovinare quel rapporto di lavoro-amicizia che si viene a creare nel tempo.

Ora ragazze e ragazzi sta a voi leggerlo e farmi sapere come lo avete trovato!

Buona lettura a tutti voi!

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Il bacio perduto

Il bacio perduto (#3) – Lara Adrian

In questo terzo capitolo come protagonista incontriamo Elise, che in cerca di vendetta per la recente scomparsa del figlio a causa della brama di sangue dovuta al Cremisi, passa le sue giornate inseguendo e prendendo informazioni sui ribelli e su come riuscire a scovarli uno per uno.

È proprio in una di queste battaglie che la compagna della stirpe incontrerà il misterioso e solitario Tegan, guerriero Gen Uno che combatte i ribelli al fianco dell’Ordine è sotto la guida di Lucan.

Ed è proprio la tenacia di questa donna, forte e coraggiosa che le permette di prendere posto nella testa di Tegan. E dopo aver conquistato la sua testa, il passo è davvero breve per arrivare subito al suo cuore.

Ma la battaglia che li aspetta è davvero molto lunga ed estenuante ed Elise di certo non vuole coinvolgere tutto l’Ordine, ma avrà un’altra scelta?
In una tormentata storia d’amore, fatta di prendi e fuggi i due riusciranno a scoprire il terribile piano di Marek, ma siamo sicuri che riusciranno anche a fermarlo?

“Elise si mise una mano in tasca per estrarre il pugnale. Lo tenne vicino al fianco, sospeso per colpire, ma nascosto dietro il lungo drappeggio della sua giacca a vento. Con la mano libera, afferrò il chiavistello e aprì la porta, che non era chiusa a chiave. Fiocchi di neve la precedettero turbinando nella buia anticamera che puzzava di muffa e fumo di sigarette stantio. Il Servo era in piedi vicino a una fila di cassette per la posta. Era appoggiato con una spalla contro la parete mentre con una mossa del polso apriva un cellulare come quelli che portavano tutti: la linea diretta dei Servi col loro Padrone vampiro. «Chiudi la fottuta porta, puttana!» ”

Commento:

Come tutta questa saga di libri le parole della Adrian sono sempre piene di passione e dettagliate descrizioni, ma quello che in questo libro viene reso molto più chiaro è la storia che è stata creata dietro a questi personaggi e alle loro love story, che nei primi libri prendevano la maggior parte dei capitoli.

Finalmente in questi libri già appassionanti troviamo qualcosa che ci lega ancora di più al voler finire l’intera saga, ed essendo molto lunga di fantasia ce n’è voluta davvero tanta. Non credo sia facile creare un filo logico che duri per oltre 12 capitoli: certo il fatto di far conoscere in ogni capitolo un membro della stirpe con la propria compagna e quindi di legare a storia di fondo a delle love story sempre diverse è un’idea molto originale e coinvolgente.

Come tutti i capitoli che precedono questo, la scrittura è molto semplice e fa sì che il libro lo si possa divorare in veramente pochissimo tempo.

Ci rivediamo al prossimo capitolo.

Buona lettura a tutte/i voi!

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Fellside

Fellside – M.R. Carey

Jess si sveglia in ospedale senza ricordarsi più nulla, nemmeno il suo nome. Le viene detto che si è addormentata in casa dopo essersi drogata per l’ennesima volta e una fiamma libera ha preso piede in casa sua creando un incendio in cui lei è rimasta gravemente ferite e ustionata nella maggior parte del corpo e il suo vicino di casa, il ragazzino che abitava sopra di lei, è rimasto ucciso.

Dopo che anche il suo ragazzo conferma in tribunale quella versione dei fatti, Jess si convince della sua colpevolezza e si fa rinchiudere nella prigione femminile di Fellside. Lì scopre che esiste una gerarchia da rispettare: Grace ha il controllo di tutto il carcere, grazie alla complicità della guarda Devlice e alle sue guardie del corpo Lizzie e Big Carol.

All’interno di Fellside, Grace riesce a far entrare e a spacciare droga tra le ragazze ma il processo di Jess potrebbe essere un buon modo per poter ampliare il giro ad altre carceri. Jess però riscopre un potere che aveva fin da quando era piccola e che aveva assopito. Lei riesce a muoversi nei sogni della gente, ed è così che scopre l’assassino, grazie all’aiuto dello spirito del ragazzino morto.

“Il giorno prima dell’udienza di Moulson, Big Carol e Liz Earnshaw andarono a trovarla nella sua cella. Era da un po’ che non si beccava un pestaggio e quindi non era più abituata. Si ritirò nell’angolo tra il letto e il muro, cercando di farsi piccola piccola, coprendosi la faccia con le mani e preparandosi per la tempesta. Earnshaw guardò la scena con la sua solita faccia impassibile, ma Big Carol trovò la cosa estremamente divertente. «Non siamo qui per farti male, scema», ridacchiò. «Esci di lì». Ma Jess rimase dove si trovava e Big Carol dovette chinarsi, sbuffando, per parlarle. «Domani vai in tribunale per la tua udienza», le disse. «Oxford Row a Leeds. Il giudice Foulkes. Annuisci se hai capito». Jess annuì. «Bene, mentre sei lì, ci potresti fare un piccolo favore. C’è un pacchetto che dovresti prendere e portare qui. Alzati. Su. Voglio farti vedere una cosa.»”

Commento:

Come dicevo al mio ragazzo qui vicino, che ha visto la mia faccia quando ho finito questo libro, sono rimasta davvero delusa e con l’amaro in bocca.

Colpa mia, lo ammetto: ma mi ero fatta delle illusioni di un libro completamente diverso da quello che in realtà ho letto. Mi prospettavo un giallo, un thriller, dove la risoluzione di un caso di omicidio veniva sudato e protratto fino all’ultimo capitolo.

Ho trovato invece un libro che inizialmente si spaccia per giallo e che diventa una specie di racconto fantasy, dove subentra all’interno un mondo non reale creato dalla fantasia/magia della protagonista e per merito di quel mondo i tasselli del puzzle vengono riassemblati per dare continuità logica al racconto. Ma il giallo? Ah si, l’assassino viene svelato così nel giro di qualche secondo, come fosse tutta una cosa così naturale da farla passare in secondo piano rispetto alla trama che era stata cambiata nel libro.

Mi spiego meglio: il libro inizia con la protagonista che viene accusata di omicidio e lei non si ricorda nulla, crede di essere colpevole e viene incarcerata. All’interno del carcere riscopre un suo potere innato di quando era piccola che le dava la facoltà di riuscire a muoversi nei sogni delle persone e a vedere quello che sono fantasmi e chi incontra in questo mondo? Il ragazzino che pensa di aver ucciso ed è proprio lui che la convincerà a non arrendersi e a trovare il vero colpevole del suo assassinio, convincendola di non essere stata lei ad ucciderlo.

Il libro finisce con la fine di un’altra storia che viene introdotta nei giorni di carcere della protagonista Jess: la storia di due carcerate che si sono innamorate all’interno di Fellside ma che vengono separate dalla morte sospetta e inaspettata di una delle due. L’assassino della prima storia confessa in un giorno qualunque verso la fine del libro, come nei migliori film di Jessica Fletcher.

La seconda storia va avanti fino agli ultimi capitoli del libro (e almeno quella parte ve la lascerò incognita).
Scusatemi, ma la continuità della storia? La logica di un “inizio, svolgimento e fine”?
Davvero sono senza parole!
Se volete iniziatelo pensando sia un fantasy, magari risulterà più leggibile (a parte qualche descrizione che risulta di difficile comprensione).
Vabbè, andiamo avanti al prossimo libro!

Buona lettura a tutte/i voi!

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La voce nascosta delle pietre

La voce nascosta delle pietre – Chiara Parenti

Luna ha un destino inciso nella roccia; suo nonno, un ricercatore di gemme, l’ha sempre cresciuta insegnandole che le gemme fossero l’unica cosa che l’avrebbe potuta aiutare sempre.

Ogni pietra preziosa aveva un suo significato e sarebbe servita ad uno scopo ben preciso. Vicino a lei c’è sempre stato lui, Leonardo, bello come l’agata e forte come il diamante.

Una notte, però tutto è cambiato: dopo aver passato la prima notte insieme, Luna si sveglia e al suo fianco Leo non c’è più. Al suo posto un solo biglietto che dice: “ Mi dispiace”. Il suo cuore si spezza in quel momento per non riunirsi mai più fino a che 13 anni dopo Leonardo entra nel negozio di gemme del nonno, dove Luna lavora e tutto piano piano si rimette a posto.

Ma Luna ha già sofferto tanto l’ultima volta che Leonardo è sparito e riaprire il suo cuore è davvero molto difficile, in più adesso suo nonno si sta spegnendo piano piano e lei non sa davvero più cosa ascoltare: il cuore contro la ragione.

“Leonardo aiuta la hostess a risistemare i bagagli nella cappelliera, poi in silenzio si siede nel posto vuoto al mio fianco. Io non distolgo lo sguardo dallo schermo di fronte a me, fisso la linea tratteggiata che unisce Milano a Bangkok e penso che questo sarà il volo più lungo della storia dell’aeronautica. Da questo momento, oltre ai cellulari e ai dispositivi elettronici, si spengono anche le comunicazioni tra noi e nella fila 16 cala un silenzio glaciale. Non riesco ancora a capire come mio nonno abbia potuto farmi questo. Ho deciso che farò, ignorerò Leonardo per tutto il tempo, farò finta che non esista. D’altronde, per me è morto. La promessa prevedeva che anche lui fosse qui, ma non che gli rivolgessi la parola.”

Commento:

Partiamo dal presupposto che questo libro ha con me molto in comune: ho iniziato la facoltà di geologia perchè avevo una passione spropositata per le pietre preziose. I loro colori e le loro forme particolari mi hanno sempre attirato molto e da piccola sognavo anch’io di andare alla ricerca di pietre in tutto il mondo.

In più anche mio nonno si chiamava Pietro, questo ha fatto si che il nonno di Luna diventasse un po’ anche il mio e mi ha riportato alla mente tanti ricordi di quando da piccola giocavo con lui.

Come ultima cosa la Sardegna, visto che mio nonno era sardo!

E’ stato un libro molto intenso per me: volevo che la storia prendesse una certa piega e un certo finale, ma a volte sembrava andare su una via diversa e la sua lettura mi diventava difficile. Quasi non volevo leggere il finale, che ammetto, alla fine non mi ha proprio deluso.

Le storie belle sono le uniche che ci donano speranza e ci fanno capire che le cose belle succedono, ma non perchè sia il destino a farle andare così, ma perchè siamo noi a governare il nostro destino e le nostre scelte ci portano al risultato che vogliamo ottenere.

Un libro leggero, con una scrittura semplice, ma pieno davvero di significati e di emozioni contrastanti. Ammetto che mi è piaciuto molto perchè ho capito che dietro alla storia d’amore c’è molto di più.

Alla fine della storia vorrete bene a tutti: ad Ambra e ai suoi errori, a Giada e al suo amore incondizionato e paziente, a Luna e a Leonardo, i protagonisti, ma soprattutto a Pietro (grande e piccolo).

Ps. Mio figlio si chiamerà Leonardo a prescindere da questo libro!

Buona lettura a tutte/i voi!

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WWW Wednesday

WWW Wednesday #3

Buongiorno a tutti, quest’ oggi voglio svegliarvi con la bellissima rubrica del WWW Wednesday, che ci permette di scambiarci idee e opinioni sui vari libri letti nell’ultimo periodo e che siamo in procinto di leggere.

sono molto curiosa di sapere le vostre opinioni in merito quindi RISPONDETE facendomi sapere quali sono le vostre risposte!

Ed ecco le 3 fatidiche domande che caratterizeranno la rubrica.

1. Cosa hai appena finito di leggere?

Ecco gli ultimi due libri che ho letto: il primo , ovviamente, è stato all’altezza delle aspettative. Avendo già letto il prim conoscevo già la scrittura e un po’ anche la protagonista della serie. La sua seconda avventura è stata molto affscinante e ve lo consiglio. Il secondo al contrario mi ha lasciata un po’ così: mi aspettavo il finale diverso. Ma ne saprete di più leggendo le recensioni.

2. Cosa leggi attualmente?

LA VOCE NASCOSTA DELLE PIETRE – CHIARA PARENTI

Questa volta mi ritrovo a leggere solo un libro. Un libro che, non pensavo, ma che ha davvero tanto in comune con me: per esempio la passione per le pietre preziose, il fatto che sia ambientato in Sardegna (terra che mi rappresenta anche se un po’ alla lontana) e per il fatto che il nonno della protagonista si chiama come il mio, Pietro! Come posso già non amarlo?

3. Cosa leggerai prossimamente?

Queste due saranno le mie prossime scelte di lettura: il primo parla di un ragazzo affetto da Asperger e la sinossi mi ha ricordato un po’ un libro della Picoult che ho amato, quindi questo non potevo non leggerlo. Il secondo invece è un classico per chi come me ha seguito tutte le saghe vecchie tratte dai libri di Agatha Christiee poi, come sapete, amo l’Egitto. Perfetto direi!

E voi cosa ne pensate? Quali sono le vostre risposte alle 3 domande?

Alla prossima avventura e nel frattempo…

Buona lettura a tutte/i voi!

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ToBeRead January ’18

ToBeRead January ’18

Eccoci di nuovo qua, miei cari lettori.

Un’altro mese è passato e siamo giunti nell’anno nuovo, con tanti buoni propositi e tante cose nuove che vogliamo cominciare. I miei buoni propositi sono quelli di leggere di piùù ovviamente.

Non c’è e non ci sarà mai abbastanza tempo e non basterà una vita intera per poter leggere tutti i libri che sono stati scritti, però provarci non cista nulla :P!

Vi sono stati regalati dei libri per Natale? Io direi che iniziare da quelli non sarebbe male, a meno che non ne abbiate in arretrato.

Fortunatamente grazie alla mia WishList i miei libri di Natale sono stati tutti azzeccati!

Io come al solito in arretrato ne ho tanti ma per questo mese mi piacerebbe leggere questi che vi mostro qua sotto, fatemi sapere i vostri acquisti e i vostri regali. Sono molto curiosa!

 

Scrivere è un mestiere pericoloso

Scrivere è un mestiere pericoloso – Alice Basso

Vani si ritrova al punto di partenza, di nuovo single dopo che la sua storia con uno degli scrittori più in voga e più sexy di Torino è finita in maniera drastica (o almeno Vani l’ha fatta finire in maniera drastica) e sempre a fare la ghostwriter, anche se con un aumento dello stipendio.

Una cosa però nella sua vita è cambiata: ora lavora per il commissario Berganza come consulente. La sua empatia e la sua deduzione nella risoluzione del primo caso l’ha messa sotto una luce particolare agli occhi del commissario che l’ha voluto subito al suo fianco. E questa volta i due si ritrovano a dover far luce su un caso molto particolare che coinvolge una delle famiglie più famose e conosciute di tutta Torino: i Giay Marin.

Berganza e Vani devono risolvere un caso che sembrava aver trovato un colpevole molto tempo prima: durante un’intervista per un libro di cucina l’anziana cuoca della famiglia dichiara di essere stata lei ad uccidere uno dei figli di Armando Giay Marin, l’erede dell’azienda Alberto Giay Marin, quando invece era stato accusato il fratello Aldo.

Come si sono svolti davvero i fatti?

“«Lei dice sempre che io non capisco un accidenti di quello che provo, e dunque potrei sbagliarmi come mio solito, ma no, stavolta non credo. Sono piuttosto certa di non volere più tra i piedi quel bastardo. Il problema è che mi accorgo che non mi sarebbe dispiaciuto se anziché poco più di due settimane d’inferno gli fosse toccata , che so, l’eternità. O se non si fosse mostrato così ostentatamente felice poco fa per strada. O se non avesse fatto uso delle mie teorie per riabilitarsi – quel testadicazzo, non sa proprio fare un accidente senza un ghostwriter, a quanto pare. Però, lo sa? La cosa che mi piace di meno è che queste cose mi secchino. Il fatto che mi secchino è la cosa che mi secca di più…»”

Commento:

Ed eccoci di nuovo dentro una nuova avventura della nostra Vani, e come dicevo del primo, mi stupisce quanto mi possa piacere un libro ambientato nella mia città e nei luoghi che conosco.

Le descrizioni questa volta, anche se sono precise e perfette, non le devo immaginare, ma sono luoghi che conosco davvero e nella quale sono stata anche io di persona. Devo ammettere, però, che anche se torinese, la prima cosa che ho fatto iniziando a leggere questo libro è stata andare a cercare su internet se la famiglia Giay Marin fosse esistita davvero (ahahahahah)!

Il suo modo di parlare semplice poi è strabiliante: ha fatto si che il libro me lo sia davvero mangiato in poco tempo e la storia non è per nulla banale.

C’è la suspance, il desiderio di conoscere la verità e i colpi di scena si trovano nel punto esatto per far riaprire gli occhi e mettere di nuovo attenzione al racconto.

Vani poi è un personaggio che sa essere molto saccente con il giusto mix di umorismo, caratteristiche che vorremo vedere tutti nelle nostre amicizie: purtroppo Vani odia tutti e quindi odierebbe anche noi a prescindere. Ottima lettura, piacevole nella quale perdersi, e mi hanno detto che il terzo capitolo di questa autrice e anche meglio.

Nell’attesa di di leggerlo,

Buona lettura a tutte/i voi!

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La vedova

La vedova – Fiona Barton

Vi siete mai chiesti cosa può passare nella mente di un assassino? Com’è può essere stata la sua vita comune prima di arrivare a commettere un orrore così? E se vi dicessi che quell’assassino ha abusato della sua piccola vittima prima di ucciderla?

Jean e Glen Taylor sono una coppia di giovani sposini tormentati dalla vita quotidiana di tutti i giorni: lavoro per lui, e badare alla casa per lei. Quando un giorno un fatto terribile inizierà a perseguitare entrambi in modi diversi. In un quartiere non molto lontano dal loro una piccola bambina di soli 3 anni scompare nel nulla senza lasciare traccia di se.

Glen viene interrogato come possibile sospettato della scomparsa della bimba, poiché per puro caso il giorno della scomparsa di Bella lui si trovava in quel luogo per una consegna di lavoro, ma con il passare del tempo tutti gli indizi sembrano portare a lui come unico sospettato e quindi come colpevole.

Jean invece è perseguitata dall’idea che lei non potrà mai avere un bambino a causa dell’infertilità di suo marito e quella donna è riuscita a farsi portare via il bene più prezioso che esista. Ma davvero suo marito può essere arrivato a tanto? Glen è davvero l’uomo che pensava di aver sposato o un’altra personalità si trovava nascosta in lui?

“E’ stato allora che ha smesso di sentirsi in colpa perché era sterile e ha cominciato a dire che in realtà eravamo fortunati, perché se non altro io avevo lui,e lui me. Io cercavo di sentirmi fortunata, ma non ci riuscivo. Però nella fortuna ci credo, da sempre. Mi piace pensare che la vita delle persone possa cambiare in un attimo. Come quelli che vincono al lotto o a Chi vuol essere milionario?: prima sei una donna come tante, e un minuto dopo, zac! sei ricca. Ogni settimana compro un biglietto della lotteria, e sono capace di passare una mattina intera a fantasticare su cosa farei se vincessi. In effetti lo so già, cosa farei: mi comprerei una grande casa in riva al mare – un posto pieno di sole, magari all’estero – e adotterei degli orfanelli.”

Commento:

E’ un libro molto particolare: raramente mi capita di leggere la storia narrata passo dopo passo ma da più persone che raccontano fatti da punti di vista diversi e tutto ciò risulta molto interessante.

La scrittura è semplice da leggere e le descrizioni rimangono facilmente in testa, questo fa si che il libro risulti molto scorrevole e si possa leggere in modo abbastanza veloce. La storia poi, se pur può risultare un argomento pesante, è davvero originale e quindi da premiare.

Un paio di cose non mi sono piaciute particolarmente: in primo luogo i personaggi ( a parte Jean e Glen che sono i protagonisti) non vengono quasi mai descritti e non si può capire chi siano realmente, il loro carattere e ciò rende difficile potersi immedesimare in loro.

In secondo luogo la storia è molto lineare. Più che un thriller con suspance e momenti di tensione a me sembra una semplice ricostruzione dei fatti da parte dell’ispettore con l’aiuto della giornalista.

Non c’è all’interno del racconto nessun alto e basso che tenga i nostri sensi all’erta; nessun colpo di scena che possa farci ridestare un po’ e cambiare idea sull’identità dell’assassino. Mi aspettavo davvero che nelle ultime pagine si scoprisse che ciò che si era creduto vero fino a quel momento fosse in realtà un enorme bugia. E invece no.

Mi spiace perché la storia dietro era davvero bella, ma forse l’avrei sviluppata in modo diverso.

Buona lettura a tutte/i voi!

 

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December Monthly Recap ’17

December Monthly Recap ’17

Buongiorno a tutti ragazze e ragazzi, lettrici e lettori.

Sono passati altri 30 giorni, ma questi li abbiamo vissuti più intensamente. Finalmente è passato Natale e, sia che i regali siano stati graditi o meno, spero che ognuno di noi si sia divertito.

Un po’ meno quando dopo i giorni di festa ci siamo pesati vero? Tranquilli che da Gennaio, con l’anno nuovo, iniziano i buoni propositi: andremo tutti a correre e ci metteremo tutti a dieta.

Ne siamo proprio sicuri? 😛

Una cosa che però non smetteremo mai di fare, però, sarà leggere! E così vi presento le mie letture fatte nel mese di dicembre. Voi invece cosa avete letto?

 

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