altervista

Le assaggiatrici

Le assaggiatrici – Rosella Postorino

Durante la Seconda Guerra Mondiale la vita in Germania, come in tutta l’Europa, sta ormai valicando un limite mai raggiunto: il cibo scarseggia e le persone cercano di arrangiarsi con il poco che hanno e l’umore è molto basso dato che gli uomini, partiti per il fronte, sembrano non tornare mai a casa. Ma dieci donne vengono scelte per un compito importante. Queste dieci donne diventeranno le assaggiatrici ufficiali di Hitler. Coloro alla quale verrà sottoposto il cibo prima che arrivi alla tavola del Fürher. Dieci vite diverse che si incontrano nel momento del terrore: un solo boccone potrebbe ucciderle, ma la fame è tanta e l’ingordigia ancora di più davanti a tutto quel cibo per un solo uomo.

Rosa Sauer, dopo aver perso entrambi i genitori a causa delle bombe, decide di trasferirsi a casa dei suoceri, almeno finchè suo marito Gregor sarà sul fronte a combattere. E’ in quella casa che viene scelta come assaggiatrice di Hitler ed è nel quartier generale nascosto nella foresta che incontra e conosce le sue compagne con la quale si stringeranno amicizie, alleanze o rivalità. Ma alla fine il loro destino è lo stesso: vivere o morire per Hitler.

Dopo la supposta scomparsa di suo marito, Rosa è sempre più pessimista sul finale della guerra e sulla fine che faranno tutti loro. Solo una cosa tiene ancora attiva la sua mente. Lui riesce a fare breccia nel suo cuore; anche se così diversi e con vite diverse, anche se sanno entrambi che mai ci sarà un seguito per loro, i loro incontri risvegliano lo spirito di Rosa, ma lui chi è? Lui è il nemico!

La vita di queste dieci donne cambierà radicalmente fino al giorno della resa della Germania.

“Ero vedova. No, non lo ero. Gregor non era morto: solo,non sapevano dove fosse, e se sarebbe mai tornato. Quanti dispersi erano tornati dalla Russia? Non avevo nemmeno una croce su cui lasciare fiori freschi ogni settimana. Avevo la foto di quand’era bambino, gli occhi strizzati dal sole, non sorrideva. Me lo immaginavo steso su un fianco in mezzo alla neve, il braccio allungato e il mio polso lontano, assente: la mano stringeva l’aria; me lo immaginavo addormentato, non aveva resistito alla stanchezza, i commilitoni non avevano voluto aspettarlo, neanche il cacasotto, che irriconoscenza, e lui si era assiderato. Quando fosse arrivato il caldo, la lastra di ghiaccio che una volta era mio marito si sarebbe sciolta, e forse una fanciulla con le gote rosse da matrioska l’avrebbe risvegliato baciandolo.”

Commento:

Ho pensato tanto a cosa avrei dovuto scrivere come commento. Il libro è molto bello ma è davvero tanto complicato, ci sarebbero tante cose da dire per commentarlo nel migliore dei modi.

Per iniziare la sua scrittura è molto particolare: riesce a spaziare da scene del momento a scene del passato facendo capire come può essere confusa una mentalità che ha subito così tanti dolori e che comunque va avanti, perché altro non può fare.

Rosa Sauer è di sicuro una ragazza dal carattere forte e vigoroso, che si è rialzata ogni volta che la vita l’ha fatta cadere, ma dopo un po’ la mente ne subisce le conseguenze e in questo libro si vede la costante pressione del dover fare per forza quello che le viene detto di fare da chiunque.

Per sopravvivere in quei tempi era così: Rosa ubbidisce alle SS, a Ziegler, alle sue compagne e addirittura a quello che le chiede la baronessa. Ma in un solo momento lei ha la meglio sul suo assenso costante: quando è il suo corpo a comandare e quindi nel rapporto tra lei e Ziegler la notte, nel fienile.

E’ un libro strano, non si riesce ad immedesimarsi nella protagonista, ma mentre leggevo il libro mi sembrava di essere seduta davanti a Rosa Sauer, ormai anziana e si ascoltare tutti i suoi racconti. Un po’ come fanno e facevano con me i miei nonni. Solo che le sue esperienze sono al di là di ogni immaginazione.

E’ un misto tra sogno e realtà, tra racconto e storia.

L’autrice ha saputo riportare davvero una storia inimmaginabile che ha cambiato davvero l’immagine della guerra, poiché non avevo mai letto un libro sulla Seconda Guerra Mondiale che parlasse e che raccontasse la guerra dal punto di vista di un qualsiasi cittadino tedesco (nel caso di Rosa un po’ più particolare dato il lavoro strano affidatale).

Un libro indimenticabile, da leggere assolutamente. Ma consiglio personale, leggetelo prendendovi tutto il tempo che serve.

Buona lettura a tutte/i voi!

 

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Salone Internazionale del Libro

Buon giorno a tutti carissimi lettori,

come state? E soprattutto cosa state leggendo di bello?

Vi scrivo oggi per informarvi che questo blog avrà un piccolo stop che durerà una settimana circa. Vi starete chiedendo sicuramente come mai: beh, questa settimana a Torino ci sarà il Salone Internazionale del Libro e noi blogger avramo un sacco di cose da fare, preparare ed organizzare.

Anche se ho provato a prepararmi tutto per tempo non è stato possibile trovare il tempo per tutto, quindi con molto dispiacere vi informo che sparirò per una settimana. Ma vi prometto, e vi assicuro, che quando tornerò avrete la possibilità di scoprire tantissime novità e giochi a cui partecipre.

Per ora ragazzi, continuate a leggere e a parlare di libri.

A prestissimo lettori!!

Il bacio eterno

Il bacio eterno (#6) – Lara Adrian

Andreas Reichen ha perso tutto e ora sta perdendo anche se stesso nella disperata ricerca di vendetta. Il suo unico obiettivo è quello di sterminare tutte le persone che sono state coinvolte nello sterminio della sua famiglia. Questo, però, per Reichen vuol dire perdere se stesso del tutto: ogni volta che il fuoco distruttore si sprigiona dal suo corpo, per lui segna un passo in più verso il punto di non ritorno. In quel momento il fuoco si impossessa di lui e prende il sopravvento sulla sua mente: rabbia, morte e sete di sangue e tutto ciò alla quale riesce a pensare.

Ma c’è una sola cosa, o in questa caso una sola persona, che può fermare tutto questo ed il suo decorso: Claire Roth. Sfortunatamente lei è anche la moglie e compagna della stirpe del mandante del disastro che ha ucciso la famiglia di Andreas.

Al primo loro tragico incontro il filo sottile che li ha sempre legati, torna a farsi più spesso e ogni momento passato insieme va a riconfermare l’amore che c’è stato, c’è e ci sarà sempre tra di loro. Ma come farà? Lei comunque ha già un legame che la stringe ad un’altra persona e lui si farà invadere dall’incendio della vendetta che lo pervade.

Nel frattempo i progressi dell’Ordine stanno andando a buon fine e l’aiuto di Andreas con le nuove informazioni su Dragos e sui suoi piani permettono a Lucas e alla sua squadra di individuare il luogo e i piani originari di Dragos.

Come faranno a fermarlo? E Andreas riuscirà a lasciare andare Claire al suo destino o lo cambierà radicalmente?

“I passi di Claire rieccheggiavano sordi sui pavimenti spogli della casa di sua nonna. Era da molto che non veniva nella sua vecchia casa vittoriana sulla riva tempestosa della Narragansett Bay, ma era rimasta uguale. Aveva sempre lo stesso odore, un misto di legno vecchio, lucido per mobili e frizzante aria salmastra. Certo, molto era cambiato dall’ultima volta che era stata qui, prima che, ragazza, si trasferisse in Germania per studiare. Sua nonna era morta nel frattempo e adesso la proprietà era intestata a Claire,unica erede e ultima discendente in linea materna.”

Commento:

E dopo questo libro posso dire di aver finalmente aggiunto un altro capitolo a questa saga particolare e alla cui lettura mi sono appassionata molto. La saga, come potrete leggere dalle precedenti recensioni, è un misto di fantasy, che parla della vita di vampiri alieni, e un misto anche di sensualità. Diciamo che non sono fatti proprio per essere letti da ragazzini e diciamo anche che questa saga non ha assolutamente nulla da invidiare a quei romanzetti chiamati “50 sfumature di…”.

Qui dentro si può vedere passione, una trama ben studiata e congeniata e soprattutto delle descrizioni che fanno si che lettrici come noi possano viaggiare da Boston all’Europa (come nel caso di questo racconto) senza fare nessuna fatica.

La scrittura, poi, risulta molto semplice e scorrevole e il libro si fa divorare molto velocemente.

Per quanto riguarda il racconto, devo dire, che forse questo capitolo è quello che mi ha colpito di più. La storia, a differenza delle precedenti, ha dei risvolti in più: per esempio il fatto che Claire abbia già un legame che però non la soddisfa appieno, la rende di sicuro molto più umana comprensibile alla nostra mente, visto che è una storia già vista e rivista, ma non per questo banale. In più scoprirà che la persone che le è accanto non è quella che lei pensava di avere, ma è cattiva e fredda. Anche questa situazione quante volta l’abbiamo letta e vissuta.

Se avete già iniziato la saga, continuatela pure con questo capitolo, che è assolutamente consigliato (anche se non per tutte le età).

Buona lettura a tutte/i voi!

 

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April Monthly Recap ’18

April Monthly Recap ’18

Buongiorno care e fedeli lettrici, in questo giorno di festa cosa c’è di meglio di un piccolo recap di Aprile?!

Adesso che è arrivata la primavera e sono spuntati i fiori nei parchi, si può tranquillamente andare a leggere ben sdraiate su coperte sui prati, o su panchine all’ombra, ma comunque e sempre respirando aria buona e, si spera, pulita!

Maggio si presenta un mese molto lungo ed indaffarato, ma nulla mi allontanerà dai libri, anzi. Tra poco qui a Torino arriverà il Salone Internazionale, sparirò quella settimana, ma tornerò con tante novità e tanti nuovi libri da leggere, recensire e consigliarvi!

E ora passiamo alla rubrica. Cosa avete letto voi questo mese? Vi sono piaciute le vostre lettura? Volete consigliarmene qualcuna?

Fatemelo sapere scrivendo nei commenti o messaggi privati.

E ora via al Monthly Recap!!!

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La sarta di Dachau

La sarta di Dachau – Mary Chamberlain

Ada Vaughan ha un sogno che vuole a tutti i costi portare avanti e realizzare: lei vuole diventare una sarta famosa, aprire un’atelier tutto suo e iniziare a creare abiti bellissimi per le donne che fanno parte dell’elite della sua città. Ha solo diciotto quando inizia a lavorare per una sartoria a Londra, in Dover Street, ma una speranza fa breccia nel suo cuore.

La possibilità di andare a Parigi per lei è l’inizio di una grande avventura e di una grande possibilità di crescere e vedere con mano la vera moda francese. Ma sono gli anni di inizio della guerra e Ada si ritrova bloccata in un posto che non accetta diversità di culto. E’ intrappolata in Francia quando inizia la caccia nazista e ovviamente scappare è fuori questione.

Ada viene catturata e deportata immediatamente nel campo di concentramento di Dachau dove viene a contatto con la fame, il freddo e la paura costante delle SS e soprattutto di morire. Ma c’è una sola cosa che la salva: il suo sogno le permette di iniziare a cucire abiti per la moglie del comandante del campo e la bellezza delle sue creazioni le permette di essere sempre più conosciuta nei piani alti.

Fino al giorno in cui le viene commissionato l’abito più bello che potesse mai esistere: nero con una rosa rossa. L’abito sarà quello da sposa di Eva Braun, l’amante del Führer.

“Percorse senza fretta lo Strand, facendo dondolare la borsetta. Gli uomini la guardavano. Era da molto tempo che non si sentiva addosso quello sguardo. Mentre camminava, sorrise. Era come ai vecchi tempi. Ada Vaughan. Modella. Stilista. Era ancora magica: un tocco della sua bacchetta e ciò che era scialbo diventava sensazionale, il corpo un paesaggio di sogni e desiderio. Svoltò a destra allontanandosi dallo Strand e si avvicinò all’ingresso dell’hotel Smith’s. Gli uscieri chinarono la testa e le fecero strada all’interno. Ada scivolò nella hall come una leggiadra farfalla blu nel nettare.”

Commento:

Un libro davvero straordinario. Credo che sia a cosa più bella quella di raccontare la guerra partendo da vite di persone comuni, questo di sicuro ci può far capire quanto è stata tremenda la seconda guerra mondiale e cosa davvero ha distrutto. Non parlo di città ma parlo di vite e famiglie, spezzate e dilaniate dalla tirannia di uno psicopatico.

Solo in questo modo e attraverso le parole possiamo portare avanti ricordi che presto andranno distrutti per sempre, ma mai dimenticati.

Le descrizioni del libro poi sono proprio in grado di riportarci in quei luoghi e in quei tempi tanto da farci credere di essere davvero noi Ada in quel momento.

Adesso che ve ne descrivo i ricordi ancora mi vengono i brividi sulle braccia.

Per scrivere una racconto del genere, prima di tutto ci vuole un sacco di coraggio per scrivere nero su bianco cosa è successo, ma soprattutto ci vuole tanto studio sulla storia, sui fatti e soprattutto sui luoghi.

Un libro molto bello e molto empatico. E’ giusto leggere libri come questi, un po’ dolorosi ma che portano tanta conoscenza.

Buona lettura a tutte/i voi!

 

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Extraunione e la fortezza di Nugari

Extraunione e la fortezza di Nugari – Michele Raniero

Il vice generale Met Gresten e il fedele amico Sam Douson non hanno fallito la missione: l’inaspettata quanto improbabile alleanza fra Unione e la Società degli Uomini Morti è stata stretta, ed è quindi giunto il tempo di mettere da parte gli antichi dissapori e combattere fianco a fianco.

Gli invasori neutoniani hanno ormai in pugno oltre metà del pianeta e, spintisi fino alle porte della Fortezza di Nugari, progettano la conquista dei territori di ExtraUnione. Met farà tutto ciò che è in suo potere per impedirlo e difendere la città degli Uomini Morti dall’assalto dell’esercito del Primarca, leader di Neuton.

Sarà in grado di convincere gli Uomini Morti a combattere al suo comando? Di trovare le parole giusto per persuaderli che, al di là delle diverse decisioni e delle divise indossate, il fine perseguito è lo stesso?

“La Unione Tower era l’edificio più imponente di tutti i Territori Sud-Est diExtraUnione e, probabilmente, dell’intero pianeta. Un mostro di cemento e acciaio, rivestito da vetri azzurri, che si innalzava nel cielo per oltre 700 metri. Zivor Ullman in persona aveva voluto e commissionato quella costruzione grandiosa, nata sulle macerie del Palazzo Imperiale della dinastia dei Cheimer. La Union Tower era e sarebbe stata per sempre un monumento era e sarebbe stata per sempre un monumento alla gloria di Unione, la testimonianza de potere assoluto di Ullman sulla regione. Il grattacielo sorgeva nello Union Center, un’area di quaranta chilometri quadrati nel cuore della città dove, in situazioni normali, risiedevano i militari della Seconda Armata con le loro famiglie.”

Commento:

Uno strano ma particolare fantasy: si nota in ogni parola o studio dettagliato dell’autore nei minimi particolari raccontati. E’ stata creata da zero la storia di un popolo con una lotta interna come è stata creata da zero l’ambientazione usata. Questo è denotazione di una grande testa ed una grande fantasia, come di un dettagliato studio.

La storia e la narrazione sono ricche di dettagli ed è fenomenale leggere ed entrare a far parte di un mondo tutto nuovo. Non si fa fatica a comprendere quale sia il carattere dei personaggi, poiché sono descritti molto bene.

Met così fiero e possente, capo di questa organizzazione, riesce sempre a trovare le parole giuste per trovare il rispetto e l’ascolto delle persone che lo circondano. Ottima caratteristica per quello che sarà un grande capo.

E’ una lettura certamente consigliata soprattutto per un pubblico giovane o in fase di adolescenza. Una lettura divertente e molto ispirata.

Buona lettura a tutte/i voi!

 

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Il linguaggio segreto dei fiori

Il linguaggio segreto dei fiori – Vanessa Diffenbaugh

Victoria è una ragazza dal passato complicato: passò la sua infanzia ad essere spedita di famiglia in famiglia e ad essere rimandata indietro con la scusa che lei era una ragazza troppo difficile. Il suo unico problema era quello di avere un carattere molto freddo e razionale, allergica al contatto umano e a chi aveva sempre provato a dimostrarle affetto.

Fino a quando però incontrò la sua nuova mamma Elisabeth, lei non si era mai arresa nonostante il carattere dispettoso di Victoria, fino a quando lei non iniziò a fidarsi e poi? Cosa ha cambiato tutto? Cosa ha portato a tutto questo?

Vittoria adesso è maggiorenne e dorme in un giardino della città, come fosse una barbona qualsiasi. Ma qualcuno riuscirà a fare breccia nel suo cuore adesso e forse a farle vivere quelle emozioni che lei cercava di celare dietro a quell’enorme muro che si era creata per allontanare il dolore ed il rifiuto.

“Quando Grant bussò alla porta alle dieci e mezzo del mattino, stavo ancora dormendo sotto il tavolo. Ero in quella posizione da dodici ore e avevo il corpo irrigidito. Attraversai la stanza carponi, con la coperta che mi dondolava intorno ai fianchi. Mi appoggiai al legno solido della porta per alzarmi in piedi e mi strofinai gli occhi, le guance e la nuca. Poi aprii.”

Commento:

È stato davvero difficile iniziare questo libro; non conosco il perché ma non riuscivo a superare le prime dieci pagine, la storia forse all’inizio mi sembrava banale e raccontata anche male, ma fatto quel passo non sono più riuscita a staccare gli occhi da quelle parole.

Ragazze dovete leggere questo libro! È stato davvero difficile identificarsi nel personaggio di Victoria all’inizio, ma più lo leggevo è più mi rendevo conto che volevo continuare a sapere cosa sarebbe successo e come sarebbe andata a finire la sua vita e devo dire che il finale è stato molto bello e inaspettato e sicuramente in linea con il personaggio creato diffidente e solitario.

La scrittura del racconto poi è molto lineare e semplice e risulta molto facile poi entrare all’interno di Victoria; come dicevo magari non sono riuscita ad identificarmi con il suo personaggio, ma almeno l’ho capita.

Ho capito quale potesse essere la sua situazione e i suoi sentimenti e le motivazioni che l’hanno portata a comportarsi in un certo modo. Storia soprattutto inusuale, particolare e molto bella.

Tocca a voi ora scoprirlo!

Buona lettura a tutte/i voi!

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Il bistrò dei libri e dei sogni

Il bistrò dei libri e dei sogni – Rossella Calabrò

Che cosa hanno in comune un anziano, una libraia, una bambinaia, un artista di pareti e un giornalista? No, non è come pensate! Questo non è l’inizio di una barzelletta ma qualcosa in comune queste persone ce l’hanno davvero: i libri ed i sogni nascosti.

Petra è la proprietaria di un bistrò particolare ed originale, dove si possono acquistare libri e leggerli sorseggiando una bibita fresca. Armando è un anziano stravagante che ha passato la sua vita a nascondere la sua vera natura di ballerino eccentrico dietro ad una maschera di famiglia perfetta e felice.

Poi c’è Blanche, una giovanissima ragazza che ha trovato la sua vera strada. Lei si occupa di dare un colore a quelle pareti che la chiamano perché incomprese, e in questo è molto brava.

Linda invece è una bambinaia accurata e molto amorevole che nel tempo libero riesce a ridare vita alle stoffe che sono state gettate e considerate inutili, creando delle bambole piene di vita e di amore.

E infine c’è Dylan, uno scrittore affetto da una malattia poco conosciuta che non gli permette di riconoscere i volti. Ecco perché lui si abitua ai gesti, al tono di voce e addirittura ai profumi delle persone per poter dar loro un nome e quindi un volto preciso. Questo però non lo rende capace di capire cosa vuole ottenere nella sua vita.

Tutti loro però riusciranno, con il tempo e imparando ad ascoltare i libri chiusi, ad aprire il cuore ai loro sogni e a renderli reali come mai nessuno prima era riuscito.

“Quella mattina pioveva. Toh, le previsioni del tempo erano state attendibili. Faceva freddo, e c’era anche un gran vento che spostava le gocce di pioggia di lato, come tende di un sipario. Armando entrò in bagno. Con la spazzola (detestava i pettini) si riavviò i capelli da leonessa albina. Fece pipì, mettendoci un sacco di tempo perché le prostate anziane sono lente e pigre e capricciose. Entrò nella doccia. L’acqua calda dissetò il suo corpo arido. Shampoo. Alla fragola, il suo preferito. Anche se gli faceva un po’ piangere gli occhi. Gli occhi piansero, quindi, ma quelli dei vecchi sono sempre un po’ lacrimosi, non si sa se per dispiacere o per eccesso di fragole nei pensieri.”

Commento:

Che strano libro questo! La storia non è particolarmente articolata, anzi la considererei piuttosto banale e quasi scontata, ma un qualcosa dentro di sicuro te lo lascia. Attraverso il personaggio di Armando soprattutto, si possono capire davvero tante cose.

Armando ha passato la sua intera vita a nascondere la sua vera identità, forse per vergogna, ma io credo che più di tutti prevalga il senso del giusto. Avere una famiglia, un lavoro autorevole e una vita scontata era più giusto che perseguire il suo sogno di ballare vestito da donna. Quale essere umano considererebbe ballare vestito da donna una cosa da sani di mente?

L’insegnamento del libro è proprio quello di spronare ognuno di noi a realizzare i nostri sogni anche se ci sembrano assurdi e anche se non pensiamo di avere più l’età di farlo. L’importante è fare ciò che ci rende felici sempre!

Trovo davvero fenomenale la scrittura: il racconto viene narrato da Petra, donna uscita da un divorzio a causa di un tradimento e da un susseguirsi di bugie, che la rendono quindi cinica e incapace di prendere sul serio le situazioni. Questo però rende il racconto leggero e divertente anche quando l’argomento da trattare è un lutto.

Sempre pieno di metafore particolari e che se non ti fanno sorridere la faccia allora forse non è stato ancora compreso l’umorismo.

Mi ha fatto molto sorridere e ridere e in alcune cose di Petra mi ci sono ritrovata, anche se la distanza di anni è notevole. Siamo comunque due donne!

Consiglio questo libro per una lettura da spiaggia, soffice e leggera come dovrebbe essere la nostra mente in periodo di relax.

Buona lettura a tutte/i voi!

 

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L’ombra del vento

L’ombra del vento – Carlos Ruiz Zafon

Ogni amante della lettura sa che c’è quell’unico libro capace di rappresentarci sempre in ogni istane della nostra vita e Daniel, che da sempre a vissuto immerso nei libri come suo padre gli ha sempre insegnato, ha trovato il suo.

All’interno del Cimitero dei Libri Dimenticati, Daniel trova un libro maledetto scritto da un certo Julian Carax. La sua scrittura e il suo racconto fanno innamorare quel giovane ragazzino in poco tempo e così nasce dentro la voglia di saperne di più, di cercare altre sue opere e collezionarle tutte. Ma qualcuno prima di lui si è inoltrato alla scoperta dei libri di Carax ma con un intento diverso da quello di leggerli: Il soggetto ha fatto si che tutti quei libri furono persi nel fuoco.

Che storia è questa? Chi è quell’uomo che si fa chiamare con il nome di uno dei personaggi dei libri di Carax? E chi è davvero Carax?

A Daniel non rimane che andare alla scoperta che nascondono Carax e i suoi libri. Ma quei segreti iniziano a diventare anche i suoi. Intrighi e sotterfugi ormai sono il suo pane quotidiano tanto che lo porteranno ad un punto di non ritorno.

“L’immagine di Penélope Aldaya sullo scalone gli tenne compagnia durante le prime settimane al San Gabriel. Quella nuova realtà era piena di contraddizioni e non tutto gli piaceva. Gli allievi si comportano come principi mentre i loro colti insegnanti parevano servi deferenti. Il primo ragazzo con cui Julian fece amicizia, a parte Jorge Aldaya, fu Fernando Ramos, figlio di uno dei cuochi del collegio, che mai avrebbe immaginato che un giorno avrebbe indossato la tonaca e avrebbe insegnato in quelle stesse aule. Fernando, a cui i compagni avevano dato il nome di Fornelletto, trattandolo alla stregua di un domestico, era sveglio ed intelligente e aveva un solo amico, Miquel Moliner, un ragazzo un po’ strano che in seguito sarebbe diventato il miglior amico di julian.”

Commento:

La scrittura di questo romanzo è uno spettacolo. Il racconto sembra rispecchiare in pieno, in ogni punto, il vero carattere del protagonista Daniel, sempre un po’ introverso e schivo con le persone quando si parla di sentimenti.

Le parole che vengono utilizzate per raccontare i fatti sembrano misurate con il contagocce come se essendo lo stesso Daniel che racconta i fatti, determinate cose siano proprio scontate perché ognuno conosce se stesso. Ma nonostante questo nessun particolare della storia viene lasciato al caso e la storia è davvero comprensibile e amabile. Questo autore è stato capace di trasmettermi pensieri ed emozioni solo descrivendomi dei semplici gesti. Nulla è stato lasciato al caso. Ogni parola è stata pensata e ponderata nei minimi dettagli.

Ci si ambienta subito nella Barcellona del dopo guerra e nell’ambientazione essenziale e soprattutto non si fa fatica ad immedesimarsi co i personaggi. Devo essere sincera qui il mio preferito è stato di sicuro Fermìn (quanto mi ha fatto ridere) così particolare e tenero ma anche molto leale verso chi lo ha salvato. Si vede subito che ha un cuore grande ma che tiene segregato dietro ad un alto muro molto spesso. E come invece non si fa ad odiare Fumero: un pazzo psicopatico che gira libero per la città armato e libero di fare quello che vuole perché protetto dalla legge. Questo si che mi fa paura.

La storia, poi, è piena di imprevisti e colpi di scena che ti tengono legati alla storia. L’unica minuscola pecca è stata che all’inizio ho fatto un po’ fatica a legarmi alla storia, ma appena si entra nel clou vi giuro che staccarvi da lui sarà difficile. Un po’ come Daniel con il suo “Ombra del vento”.

Buona lettura a tutte/i voi!

 

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Hunger Games. Il canto della rivolta

Hunger Games. Il canto della rivolta – Suzanne Collins

Katniss viene salvata dai ribelli e trasportata nelle segrete del Distretto 13, dove le vite di tutti sono organizzate nei minimi dettagli in ogni momento della giornata e ognuno di loro svolge un compito ben preciso all’interno del Distretto. Katniss si lascia convincere da Alma, a capo del Distretto 13, a girare dei video, che saranno mandati in onda in tutta Panem, che siano di incitamento per tutti i ribelli e che possano mostrare che la Ghiandaia Imitatrice, simbolo della rivolta, è dalla loro parte nella guerra contro Capital City e contro Snow.

In tutto questo Peeta era stato catturato da Capital City e aveva subito un lavaggio del cervello, così, quando una squadra di soccorso riesce a liberarlo, viene tenuto in una camera segregato in modo da poterlo aiutare a riacquistare la memoria.

Vengono organizzate diverse squadre per prendere d’assalto Capital City, e la squadra di Katniss è quella incaricata di scovare ed entrare nella residenza del presidente Snow.

Finalmente Capital City viene liberata e il presidente Snow catturato, ma il finale è davvero quello che tutti ci aspettavamo e volevamo?

“Quello che vogliono è che io assuma il ruolo che loro hanno concepito per me. Il simbolo della rivoluzione. La Ghiandaia Imitatrice. Non basta ciò che ho fatto in passato, sfidando Capitol City ai Giochi e offrendo loro un motivo di aggregazione. Adesso bisogna che diventi il vero leader, il volto, la voce, l’incarnazione della rivoluzione. La persona su cui i distretti – gran parte dei quali è ormai apertamente in guerra con Capitol City – potranno contare perché indichi loro la via della vittoria. Non dovrò farlo da sola. Hanno un’intera équipe di specialisti pronti a trasformarmi, vestirmi, scrivere i miei discorsi, coordinare le mie apparizioni – come se questo non mi fosse orrendamente noto – e tutto quello che dovrei fare io è recitare la mia parte. A volte li ascolto e a volte mi limito a osservare la linea perfetta dei capelli della Coin, cercando di decidere se si tratta o no di una parrucca.”

Commento:

Con questo capitolo si conclude una grande saga di avventura e azione capitanata dalla nostra eroina Katniss. E’ una saga molto particolare, lo devo ammettere; anche se racconta una storia di pura fantasia, l’argomento principale, cioè la lotta contro il potere cattivo, è sempre molto attuale. Almeno nei libri sappiamo che il bene vince sempre e che le cose, anche se pur difficili, si possono sempre risolvere, con il tempo e con la testa.

Credo che sia un’ottima saga da far leggere a dei ragazzi in fase di adolescenza: possono essere utili a sviluppare un pensiero deduttivo, ma soprattutto far capire cosa vuol dire fare del male alle persone e cosa ne scaturisce tutto ciò. Ti insegna a credere sempre nelle tue idee anche quando vanno contro tutto e tutti, ma se le credi giuste devi portarle avanti. Mi piace sapere che un giorno i miei figli potranno leggere questi libri e potranno imparare molto oltre che a divertirsi.

Non so se si era capito, ma è super consigliato!

Buona lettura a tutte/i voi!

 

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