I battiti dell’amore – Jewel E. Ann

Flint Hopkins è convinto di aver trovato la persona ideale a cui affittare lo spazio sopra il suo studio legale a Minneapolis. Spera ardentemente che la proposta di Ellen Rodgers vada a buon fine: le sue referenze sono ottime ed è persino di bell’aspetto. Ma quando Flint scopre che la ragazza passa le sue giornate a suonare… tutte le sue attese crollano. Ellen, infatti, è una terapeuta che usa la musica per aiutare i suoi pazienti. Tamburi, chitarre, persino urli a squarciagola.

Flint è sul punto di scriverle una di quelle lettere degne di un avvocato d’assalto come lui, quando si accorge che a suo figlio, Harrison, affetto da una forma di autismo, Ellen sembra piacere molto. Un padre single non può certo competere con l’allegria contagiosa di una ragazza che suona la chitarra, ammaestra topolini e ha sempre il sorriso stampato sul viso. Purtroppo tende anche a invadere gli spazi di Flint…

A sistemargli la cravatta, ad abbottonargli la camicia… Una cosa è certa: deve starle lontano!

Recensione di ” I battiti dell’amore”:

Buongiorno a tutti e buon inizio settimana. Ci credete che anche Maggio sta giungendo al termine? Sarà stata per colpa di queste restrizioni ma a me sembra che due mesi siano proprio volati. Siamo passati dal cappotto quando si usciva, alle insalate e alle diete per smaltire i chili accumulati in questa quarantena. Ma nel frattempo i libri ci hanno aiutato a sopportare meglio questa latitanza :).

Per parlare de I battiti dell’amore inizierò stroncando la copertina: non c’entra nulla con il racconto. La protagonista ha lunghi capelli rossi fluenti e occhi azzurri e direi che ha decisamente più anni della ragazza della copertina. Quanto non sopporto quando le due cose non combaciano per nulla. Mi sento quasi presa in giro. E il titolo? Scontatissimo! Per poi narrare qualcosa di divertente e spensierato e non un romance puro, ma ricco di note particolari.

Da questa premessa sembrerà che mi sia piaciuto il libro: non è del tutto così in effetti. La storia racconta la vita di un avvocato di successo con un passato da alcolista che, proprio a causa di questo problema, in un incidente stradale perde la moglie mentre lui era al volante. Sottomesso dal rimorso continua a vivere la sua vita escludendo qualsiasi tipo di gioia. Ma incontra Ellen, una ragazza che si occupa di musicoterapia, piena di vita e di gioia ma che nasconde anche lei un passato di tristezza dalla quale sta cercando di scappare.

Volete sapere come descriverei Ellen? Fastidiosa all’ennesima potenza! Se solo l’avessi conosciuta di persona l’avrei davvero detestata. Non rispetta gli spazi altrui e le regole altrui. Pensa di poter fare come vuole e di poter decidere le vite degli altri senza chiedere. E tocca. Tocca tutto: le persone, le cose, come se fosse tutto possibile perché le regole le detta lei.

Anche se nutro questa antipatia nei suoi confronti è stata una lettura piacevole e divertente e mi ha fatto impazzire il lessico schietto e quotidiano della nostra età. Non so se lo consiglierei a delle ragazzine, dipende dall’età e dalla maturità. La nota dolentissima è stato il finale. Un cliché dopo l’altro e una tiratura di forza per far sì che la storia avesse un lieto fine. Scontato e ritrito.

Sarei curiosa però di leggere altre opere dell’autrice. A patto che non siano troppo, troppo romance :p!

Libri Consigliati: Io prima di te, La moglie del califfo.