Il cielo di pietra – N. K. Jemisin

La Luna sta per sfiorare di nuovo l’Immoto. Se porterà la salvezza o la distruzione dell’umanità dipende da due donne.

Essun ha ereditato il potere di Alabaster Diecianelli. Vuole usarlo per ritrovare la figlia Nassun e tentare di costruire un mondo migliore, dando una seconda occasione all’umanità. Ma aprire il Portale degli Obelischi non basta. Bisogna far tornare la Luna. Nassun ha sperimentato tutto il male possibile ed è giunta a una conclusione che sua madre non accetta: il mondo è troppo guasto per poterlo riparare. Meglio distruggerlo per sempre.

Madre e figlia si ritroveranno l’una contro l’altra nell’ultima, decisiva lotta per la sopravvivenza o la fine dell’Immoto.

Recensione di “Il cielo di pietra”:

Siamo arrivati alla fine del lungo ciclo di questa trilogia. L’intera lettura è stata davvero molto lunga ed estenuante. La scelta dell’autrice è stata quella di catapultarci fin da subito in un nuovo mondo senza darci alcun dettaglio di quello che era e di cosa fosse successo precedentemente. Si dava per scontato che il lettore carpisse piccoli dettagli dalle conversazioni avvenute dai personaggi e dai dettagli delle descrizioni.

Arrivati al terzo capitolo infatti questo mondo ci sembrava meno nebuloso ma la storia che ci aveva portato fin lì, in realtà, era davvero poco chiara. Abbiamo imparato a conoscere i personaggi e ad alcuni ci siamo affezionati tanto da comprenderli e volerli veder crescere. Ma molto era ancora avvolto nell’ombra. Ancora una volta la scelta dell’autrice è stata quella di far esplodere tutti i dettagli solo nelle ultime pagine, mettendo tutti i puntini sulle “i” e rispondendo a “quasi” tutte le domande che il lettore aveva accumulato durante tutta la trilogia.

Proprio per questa ragione la lettura risulta un po’ pesante e lunga, tanto da portarti a sentirti proprio stanco e soddisfatto alla fine della trilogia. Appagato si, ma contento che tutto sia finito.

I personaggi alla fine hanno rispettato le mie aspettative: non è avvenuto solo la scontro diretto, che avevo ipotizzato, tra madre e figlia, ma comunque sono rimasta soddisfatta di quella che è stata la scelta del finale. Mi dispiace solo non aver rincontrato il personaggio di Alabaster. Si vede comparire nelle lettere e nelle pagine di diario che Nassun legge, ma pensavo (e soprattutto speravo) che sarebbe proprio ricomparso per un’ultima volta.

Bella anche la parte tra Essun e Hoa (qui non posso darvi ulteriori dettagli senza dover fare spoiler, quindi non resta a voi che scoprire di cosa sto parlando).

Bisogna prendersi il proprio tempo per leggere questa trilogia, ma ne è valsa davvero la pena. Sono contenta di aver condiviso questa mia lettura con le lettrici e amiche Chiara, Rosy e Alessia.

Libri Consigliati: Illuminae, Cavie.