The Atlas paradox – Olivie Blake

Ai sei maghi più talentuosi della loro generazione è stata data l’opportunità della vita: entrare nella Società Alessandrina, la società più segreta ed elitaria del mondo magico. Cinque di loro, ora, ne sono membri, e basta poco perché si rendano conto che essa custodisce un potere in grado di sovvertire le regole dell’universo.

Non solo, l’uomo che ne è a capo progetta di mutare le leggi stesse dell’esistenza e i suoi piani sono già in atto. Ma un potere e una conoscenza tanto sconfinati hanno sempre un prezzo altissimo. I nuovi iniziati saranno disposti a pagarlo, pur sacrificando amicizie e alleanze all’apparenza solide?

The Atlas Paradox è il secondo, attesissimo volume della trilogia bestseller di The Atlas Six , divenuta un caso editoriale internazionale grazie a TikTok ancor prima della pubblicazione. Considerata un capolavoro del genere dark academia, l a saga diventerà una serie tv firmata Amazon Studios.

Recensione de “The Atlas Paradox”:

Questo è il classico caso del libro di mezzo di una trilogia. Non sai come allungare il brodo e allettare i lettori?! Scrivi una trilogia e il secondo libro rendilo inutile.

All’interno di questi capitoli andiamo a conoscere meglio i personaggi (che sono davvero tanti): le loro caratteristiche, i loro poteri e il loro potenziale. E quei pochi avvenimenti che sono stati descritti e che avrebbero meritato una nota di interesse sarebbero potuti essere racchiusi in un paio di capitoli aggiunti all’ultimo libro.

Tanti elementi nel primo libro sono stati sottoposti alla nostra attenzione e credo che nessuno di essi sia stato spiegato o abbia avuto un seguito. Le spiegazioni scientifiche (per chi come me non è per nulla ferrato in merito) sono articolate in modo non del tutto semplice e più volte sono tornata indietro con la lettura per cercare di capire. In più un sacco di note riflessive, a volte anche troppo eccessive.

Detto questo niente di altro è stato detto o raccontato, nulla spiegato ma solo reso ancora più confuso. Insomma la parola per definire questa lettura è stata deludente.