Il cacciatore di anime – Romano De Marco

Angelo Crespi è uno dei maggiori esperti italiani di serial killer. Ne ha catturati tre, grazie alla capacità di entrare nelle loro menti e anticiparne le azioni criminali. La sua è stata una carriera straordinaria, fino a quel giorno maledetto. Il giorno in cui ha dovuto pagare un prezzo troppo alto per chiunque. Quando il dolore è impossibile da sopportare, l’unica alternativa al suicidio è scomparire dalla faccia della terra.

Addio al lavoro, ai legami, persino alla propria identità. Con un nuovo nome, da oltre vent’anni, Crespi vive un’esistenza diversa, cercando di venire a patti con i fantasmi del passato. Ha trovato rifugio in un paese defilato, avvolto nella placida atmosfera delle colline toscane, in provincia di Pisa. Peccioli sembra la meta ideale per il suo buen retiro, fino a quando anche in quel luogo ameno qualcuno inizia a uccidere. Delitti rituali, spietati, legati al patrimonio artistico cittadino.

L’uomo chiamato a indagare è il capitano Mauro Rambaldi del reparto operativo dei Carabinieri. Un uomo d’azione, pragmatico, un investigatore di talento. Ma quando la sua indagine si rivela più complessa del previsto, Rambaldi non può fare a meno di chiedere a Crespi di gettarsi ancora una volta nella mischia per aiutarlo a catturare l’assassino. Per il cacciatore di anime, dunque, si profila una nuova sfida…

E stavolta potrebbe essere l’ultima.

Recensione di “Il cacciatore di anime”:

Un nuovo appuntamento per il Gruppo di Lettura – L’assassino è il maggiordomo. Come iniziare bene l’anno se non con una novità? E’ stato proprio un bel inizio anno per quanto riguarda la lettura, almeno :P.

Il cacciatore di anime inizia subito con un colpo di scena, che ti porta subito a legarti al libro. In questo, Romano De Marco, è molto bravo. Il linguaggio che utilizza e le sue descrizioni fanno sì che si entri proprio all’interno della storia e si partecipi attivamente alle ricerche del colpevole. Il personaggio alla quale sono riuscita a legarmi di più è stato proprio Angelo Crespi. Il dolore accomuna le persone e le rende comprensibili. La sua tragedia fa sì che riesca a rintanarsi in un paesino sperduto e a tenere nascosta la sua vera identità. Forse fuggire dal dolore non è la cosa più saggia per dimenticarlo, ma almeno fa sì che si Angelo possa vivere in pace quello che gli resta della sua vita.

Mauro Rambaldi potrebbe essere un piccolo Angelo Crespi, è bravo e concentrato sul suo lavoro. Anche lui riesce a risolvere ogni caso che gli viene posto davanti. Ma in questo omicidio qualcosa gli sfugge proprio. Gli mancano dei dettagli e dei particolari per capire cosa si nasconde dietro a queste morti sospette e teatrali. Forse solo l’aiuto e il ritorno di Angelo farà sbloccare qualcosa.

Le descrizioni sono la parte più bella di questo libro. Non sono mai stata a Peccioli ma mi sembra di conoscerla a memoria. Romano è stato anche molto bravo a infondere in noi il sospetto su più personaggi e con le più svariate motivazioni, allontanandoci effettivamente dalla risoluzione del caso. Un espediente efficace e d’impatto che tiene legato il lettore fino all’ultima pagina per poi sorprenderti con il finale shock!

Il cacciatore di anime è super, mega – consigliato se vi piace il genere.

Libri consigliati: Ogni giorno ha il suo male, Il buio dentro.

2 Comments on Il cacciatore di anime

  1. Mi sento quasi cattiva, io a differenza tua ho trovato abbastanza punti deboli in questo thriller. Però sono d’accordo con te: Crespi è un personaggio con cui si riesce a empatizzare molto. Penso sia dovuto anche alla full immersion nella sua vita ottenuta dalla lettura del solo prologo.

    • E’ giusto che sia così ed è bello anche per questo. I libri sono opere soggettive e personali. Io ho trovato un po’ fiacca la parte romance e un po’ senza senso 😛

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