Black Friars. L’ordine della penna #2 – Virginia De Winter

Altieres, una delle antiche dinastie regnanti del Vecchio Continente, si è estinta dopo la violenta morte di tutti i suoi discendenti, e a portare il nome della casata sono rimasti solo i vampiri Blackmore, creature immortali a cui regnare non è permesso.

Ma qualcosa ora è cambiato: Sophia, unica erede ancora in vita, creduta morta da anni, è stata ritrovata e le già fragili dinamiche del regno sono vicine a spezzarsi una volta per tutte. Gli oscuri segreti di Altieres stanno tornando a celare ombre sulla Vecchia Capitale, fulcro del potere politico e religioso, e spettri senza volto si aggirano per le strade terrorizzando cittadini e studenti.

Intanto Sophia sta imparando a conoscere la sua nuova vita. Essere una Blackmore infatti non significa solo indossare meravigliosi vestiti ed essere un giorno incoronata regina, come innocentemente credeva, ma evitare matrimoni politici e sfuggire a continui attentati alla sua vita, anche da parte degli stessi parenti.

Eloise Weiss deve affrontare invece forze che nemmeno i suoi poteri possono governare. I morti non riposano più in pace nella Vecchia Capitale, disturbati nel loro eterno sonno da forze oscure e implacabili, forse collegate al ritorno dell’erede di Altieres e alle sconvolgenti verità che i vampiri Blackmore nascondono da secoli e sono ora sfuggite al loro controllo.

Eloise, grazie al suo potere di dominare le forze oscure, sarà forse la chiave per riportare l’ordine là dove ormai esiste solo il caos.

Recensione di “Black Friars. L’ordine della penna”:

Sì, ci siamo! Ci siamo decisamente. Questo libro sì che è nelle mie corde. In questo capitolo vengono presentati altri personaggi, che nel primo libro erano stati solo marginali nella storia. Qui troviamo Sophia, che scopriamo essere una Blackmore e Gabriel Stuart Sinclair, primo cavaliere dell’Ordine della Croce.

Decisamente ho trovato questo capitolo diverso dai precedenti: innanzitutto viene dato molto più spazio agli altri personaggi e non siamo focalizzati solo sulla coppia Eloise e Axel (perdonatemi amanti di questa coppia). Questi due personaggi, in particolare rispetto a tutti gli altri, li ho adorati di più. Sophia si può ancora definire una bambina che purtroppo è cresciuta come orfana in un mondo più spartano dovendosi fare strade con il suo carattere e la sua sola voce. Risulta ancora un po’ acerba e ovviamente non pronta per il ruolo che le spetta e che le è stato attribuito da un giorno all’altro. Fortunatamente le viene affiancato un maestro di prim’ordine: Bryce Vanderberg.

Gabriel invece è un personaggio molto strano: è molto ligio alle regole ed è pronto a qualsiasi tipo di sacrificio per ottenere quello che vuole, che non gli è stato attribuito per ordine di nascita. Così ligio alle regole che sembra a volte esagerare in tal senso e non avere mezze misure (io amo questo tipo di carattere forte e crudo).

Questo libro parla principalmente di loro e del motivo del loro odio reciproco: Sophia sarà il centro di una disputa familiare e dovrebbe essere anche la soluzione per il contenimento della gente del Presidio che giorno dopo giorno sembra si stia dissolvendo. Anche Eloise avrà un ruolo fondamentale in questo capitolo e cioè quello di scoprire la grandezza, i limiti e l’origine dei suoi poteri.

Questo libro è assolutamente da leggere e da scoprire e ovviamente non potrete farlo se non leggendo tutta l’intera saga. Cosa state aspettando?

Libri consigliati: La chimera di Praga, Vertigine.