Enola Holmes. Il caso del bouquet misterioso – Nancy Springer

Fiori bianchi, fiori rossi: un bouquet di indizi e di inganni recapitato senza mittente segna l’inizio di un nuovo mistero… niente paura, sta per arrivare Enola Holmes. Quando il dottor Watson svanisce senza lasciare alcuna traccia, Enola Holmes, che ancora si nasconde dai fratelli, crede che sia una messinscena orchestrata da Sherlock e Mycroft per farla uscire allo scoperto.

Enola sa che pur di ritrovarla, rinchiuderla in collegio e non averla più tra i piedi, Sherlock saprebbe usare perfino il proprio migliore amico come esca. Per questo Enola è più determinata che mai a non farsi coinvolgere. Almeno fino a quando in casa Watson non viene recapitato un bouquet composto unicamente da fiori che simboleggiano… la morte.

Fiori bianchi, fiori rossi. Il mittente è anonimo, il messaggio è chiaro. Il dottor John Watson è in pericolo. E forse è già troppo tardi… Questa volta non c’è spazio per i litigi dei fratelli Holmes: se vogliono salvare il braccio destro di Sherlock, devono trovare il modo di collaborare e dar retta all’investigatrice più furba della famiglia.

Tra nuove identità e messaggi in codice, continuano le avventure di Enola, un’eroina intelligente e caparbia, capace di farla sotto il naso dello stesso Sherlock Holmes.

Recensione di “Enola Holmes. Il caso del bouquet misterioso”:

E siamo giunti al terzo capitolo di questa saga. Un capitolo un po’ controverso, lo devo ammettere. A differenza dello scorso qui abbiamo metà testo che parla della vita privata di Enola e metà che tratta il caso della scomparsa di Watson.

La parte che tratta la storia personale di Enola mi è piaciuta molto. Il suo eterno conflitto con la madre per esempio che le ha sempre insegnato come cavarsela da sola e a cui Enola è molto grata in contrapposizione alla sensazione di sentirsi abbandonata proprio dall’ultima persona che lei avrebbe sospettato. La continua fuga dai suoi fratelli che la vorrebbero vedere educata e sistemata come una brava signorina di quel tempo ma che lei proprio non accetta. In questo punto ho apprezzato molto la parte finale che riguarda suo fratello Sherlock. Forse di lui mi sono sempre fidata e spero che alla fine di questa saga, si dimostri il fratello buono e comprensivo che immagino.

La parte del caso invece non mi ha soddisfatto del tutto. Forse nei libri precedenti mi ero abituata a risoluzioni un po’ più macchinose ed ingegnose e qui invece mi è sembrato tutto troppo semplice. Si, certo, arrivare al risultato finale per Enola, da sola, non è stato semplice. Ma qui non c’è stato proprio mistero nello scoprire il colpevole: ci vengono dati elementi per scoprire la sua identità nello stesso momento in cui ci viene svelata effettivamente la sua identità. Bello però il linguaggio dei fiori che viene ulteriormente citato è utilizzato in questo capitolo.

La scrittura come sempre è molto accattivante e le descrizioni sono davvero incredibilmente realistiche, ogni volta mi sembra di essere a Londra in quel momento storico. Adoro questa scrittura: semplice e diretta, efficace e scrupolosa. Davvero da magistrale.