Enola Holmes. il caso della dama sinistra – Nancy Springer

Sfuggire al detective più brillante del mondo sembrerebbe un’impresa persa in partenza: nessuno ha abbastanza arguzia per superare Sherlock Holmes… Nessuno tranne sua sorella Enola. Che infatti non ha la minima intenzione di farsi rinchiudere in casa per diventare una signorina a modo, come vorrebbero Sherlock e Mycroft.

Del resto, Enola se la cava benissimo da sola. E adesso che ha iniziato a lavorare presso lo studio del dottor Ragostin, illustre detective di Londra, sa di aver trovato la sua strada. È proprio qui che per la prima volta sente parlare di lady Cecily. Bellissima e corteggiatissima giovane che dal giorno alla notte svanisce misteriosamente nel nulla. Che si tratti di fuga d’amore? O peggio… di omicidio?

Le tracce sono indecifrabili, le strade di Londra insicure, Scotland Yard brancola nel buio. Enola però non si perde d’animo: è pronta a prendere in mano le indagini e infrangere tutte le regole, pur di risolvere il caso. Sempre che questo non la trasformi nella prossima vittima… Tra incredibili travestimenti e fughe rocambolesche, continuano le avventure di Enola, un’eroina intelligente e caparbia, capace di farla sotto il naso dello stesso Sherlock Holmes.

Recensione di “Enola Holmes. Il caso della dama sinistra”

Continua a piacermi e a sorprendermi in positivo questa saga: l’autrice ha creato un personaggio fuori dagli schemi è degno di nota in un mondo dove le donne venivano considerate solo se nobili e pronte a sposarsi e a generare piccoli eredi.

Enola vive un momento difficile per il suo genere, soprattutto se si vuole vivere libere e indipendenti. La parte più spettacolare è vedere come lei riesca a destreggiarsi in tutte le situazioni attraverso travestimenti e nomi falsi. Anche se la sua attitudine la porta a trovarsi sempre in mezzo ai guai ed essere sul punto di rischiare la vita. Qui il rapporto con i fratelli Sherlock e Mycroft è ancora conflittuale, in effetti entrambi sono cresciuti in un mondo maschilista e patriarcale e modificare in maniera radicale un pensiero del genere è difficile, anche se nutro qualche speranza per almeno uno dei due.

Avendo letto e poi visto il film del libro ho voluto replicare l’esperienza e qui è cascato l’asino. Le due storie hanno delle differenze sostanziali, ovviamente perché il film dev’essere commerciale e più di spettacolo. Le due protagoniste scomparse (giuro non è spoiler, tanto si sa che Enola quello vuole fare di lavoro) hanno due nomi diversi e arrivano da due mondi diversi: una dalla nobiltà e l’altra da una classe povera.
In entrambi i casi il sottofondo parla della classe operaia che vuole ribellarsi e avere più diritti e delle fiammiferaie. Diciamo che nel film questo tema viene approfondito molto di più.

La cosa che mi è piaciuta molto del film è la collaborazione che c’è tra Enola e il fratello Sherlock. Nel libro la protagonista lo evita come fosse la peste perchè lo scopo del fratello è quella di lasciarla in un istituto che le insegne le buone maniere e ad essere una brava signorina pronta al matrimonio. Nel film invece S. Rispetta molto di più la vita della sorella e la sua libertà. Stranamente per me mi è piaciuta anche la parte della love story che nel libro non esiste proprio.

Vogliamo poi parlare del fatto che nel film sono presenti attori che amo? L’attrice di Enola secondo me è perfetta per quel ruolo ed è davvero brava ad interpretarla. L’attrice di Eudora, beh lei è una delle mie preferite e credo di aver visto praticamente tutti i suoi film (in effetti amo molto i film di Tim Burton quindi tutto combacia).

Diciamo che anche se hanno diversità sostanziali tra di loro ho amato entrambi in egual maniera ed è uno dei pochi casi in cui, anche se non si rispetta il testo, la cosa non mi disturba così tanto.
Insomma: provare per credere no?!