Harry Potter e il prigioniero di Azkaban – J.K. Rowling

Harry non ne può più e dopo aver fatto gonfiare la zia Marge, sorella di suo zio Vernon, decide di scappare per tornare nel suo mondo. Per raggiungere il Paiolo Magico, Harry fa la conoscenza del Nottetempo, un autobus particolare, invisibile all’occhio di un babbano e utilizzabile solo da un mago. Al suo arrivo però il Ministro della Magia sembra sollevato di averlo ritrovato e nessuna punizione verrà messa in atto per la magia utilizzata di Harry. Sul treno per Hogwarts, Harry però, ricollega tutti i pezzi del puzzle, dalle notizie lette sul giornale dei maghi, alla conversazione sentite dei Weasley fino alla comparsa dei Dissennatori sui confini di Hogwarts.

Un uomo è scappato dalla prigione dei maghi di Azkaban e il suo nome è Sirius Black. Quest’uomo sta cercando proprio lui, perché il giorno che i suoi genitori morirono Sirius era l’unico che sapeva dove si stessero nascondendo i Potter ma li vendette a Voldemort in cambio della vita. Ora Sirius vuole finire ciò che aveva iniziato tempo fa e uccidere Harry, di cui è anche padrino. Il nuovo professore di difesa delle arti oscure, il professor Lupin, aiuterà Harry con una magia in grado di allontanare i Dissennatori e nelle lezioni Harry scoprirà che il professore è un grande amico di suo padre e di Sirius.

Ma forse dietro a ciò che tutti credono c’è ben altro e Harry è deciso ad andare in fondo alla questione per scoprire la verità!

 

“Senza preavviso, le ali lunghe più di tre metri si spalancarono; Harry ebbe appena il tempo di afferrare il collo dell’Ippogrifo e già quello si librava nell’aria. Non era affatto come un manico di scopa, e Harry sapeva quale dei due preferiva; le ali dell’Ippogrifo battevano scomodamente, urtandogli le gambe e dandogli l’impressione di stare per cadere da un momento all’altro; le piume lucenti scivolavano sotto le sue dita e Harry d’altra parte non osava aggrapparsi più forte; abituato ai movimenti fluidi della sua Nimbus Duemila, ora beccheggiava avanti e indietro mentre i fianchi dell’Ippogrifo si alzavano e si abbassavano insieme alle ali. Fierobecco gli fece fare un giro del recinto e poi puntò di nuovo verso terra. Era questo il momento temuto da Harry: si ritrasse mentre il collo liscio si abbassava, certo di scivolare sul becco dell’animale; poi sentì un colpo secco mentre le quattro zampe male assortite toccavano terra, e riuscì a stento a reggersi e a raddrizzarsi.”

Commento:

Anche il terzo capitolo di questa saga ci lascia senza fiato. Ormai non viene più messa in dubbio la capacità dell’autrice di creare atmosfere e avventure sempre nuove e originali. Ma con questa vengono incastrati in maniera perfetta personaggi, momenti passati e presenti e situazioni. E’ davvero incredibile come sembra che fino ad ora i vari capitoli è come se fossero stati scritti insieme per essere un unico libro e poi successivamente separati per crearne una serie. Ora si che diventa difficile aspettare ancora per leggere i capitoli successivi. Siamo diventati anche noi parte della storia e dobbiamo sapere tutti come finirà questa avventura.

Credo di non sbagliarmi dicendo che l’arrivo del professor Lupin ha fatto si che noi trovassimo in lui una specie di tutore e protettore di Harry, data la sua sfortuna nel non poter avere una famiglia che lo ami. Ci siamo affezionati talmente tanto a lui che abbiamo sperato fin da subito che lo potesse in qualche modo adottare o portare via con se alla fine dell’anno scolastico. In effetti credo che questo capitolo sia dedicato molto al professore e a Sirius che impareremo a conoscere solo alla fine dei capitoli.

Cosa state aspettando? Correte a leggere questo libro fantastico.

Buona lettura a tutte/i voi!