Il regno di cenere #7 – Sarah J. Maas

Aelin ha rischiato tutto per salvare il suo popolo, ma ha pagato un prezzo altissimo: è stata rinchiusa in una bara di ferro dalla regina Maeve, costretta a sopportare mesi di torture se non vuole condannare coloro che ama.

Ma anche la sua forza e la sua determinazione iniziano a incrinarsi.

Non è l’unica a dover combattere per assicurarsi un futuro, mentre i fili del destino dei vari personaggi si intrecciano inesorabilmente.

Recensione di “Il regno di cenere”:

Con non poca fatica siamo arrivati al finale di serie, insieme alle mie amiche del gruppo i lettura con la quale abbiamo seguito tutta la saga e senza la quale, quasi sicuramente, avrei abbandonato molto tempo fa questi libri.

Tutto finisce in un insieme di battaglie ovunque, su ogni lato, su ogni fronte: un tutti contro tutti che effettivamente ci si aspettava fin dall’inizio. E volete sapere cosa risulta? Queste battaglie non sono credibili. Sono epiche nelle loro descrizioni, portano morti e feriti in ogni dove e su ogni fronte, ma è davvero così? Io sinceramente mi aspettavo qualcosa di più realistico, anche se avrei dovuto tirare giù qualche lacrima.

(SPOILER DELLE NOVELLE:  eppure quando c’è stato da uccidere Sam, non si è fatta così tanti problemi)

L’unico pensiero della Maas sembrano essere i matrimoni: nel senso che alla fine di tutto l’importante è che tutti i protagonisti o co-protagonisti abbiamo un partner con la quale passare il resto della propria vita. Io forse tutta questa parte romance all’interno di quello che voleva essere un epico fantasy non l’avrei messa, o forse non gli avrei dato così tanta importanza. Anche perché teoricamente lo scopo della storia non era quella di trovare marito/mogli a tutti, ma quella di raccontare di popoli, mondi, re e regine, riscatto, amicizia e fedeltà.

In effetti, per quanto mi aspettassi qualcosa di diverso, tutto quello che è stato raccontato è perfettamente nel suo stile e ci aveva preparato a ciò fin dal principio. Devo ammettere, come nota positiva, che almeno lo stile di scrittura è migliorato e anche se le descrizioni a volte sono sembrate fin troppe, almeno qui il libro è risultato più scorrevole e comprensibile – cosa che veniva difficile in alcuni dei suoi testi o in alcune parti.

Dopo questa saga non so se riuscirò a dare un’altra chance a questa autrice, o forse mi basterà un bel lungo periodo di lontananza dalla sua scrittura.

Libri consilgiati: Hunger Games. Illuminae.